L’hotel a Varese e l’ombra su Bertolaso
16 Febbraio 2010Stefano Golfari per www.affaritaliani.it
Un’altra tegola potrebbe cascare sulla testa di Bertolaso, e la tegola arriva dal tetto di un albergo di Varese. Siamo riusciti a procurarci l’Ordinanza firmata nello scorso luglio dal Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Battarino, e inspiegabilmente lasciata a prender polvere per mesi. “La vicenda – riassume l’ordinanza n.5062/08 RG Gip – è quella della realizzazione di un grande albergo e di strutture di servizio nella zona Capolago di Varese, edificazioni insistenti in aree sottoposte a protezione particolare, nonchè in zona agricola”. Eppure quell’ Hotel di gran lusso venne autorizzato in volata, inserito fra quelle “Grandi opere” necessarie e urgenti per i Mondiali di Ciclismo 2008, corsi proprio a Varese.
La macchina organizzativa made in Padania era coordinata e supervisionata dalla Protezione Civile di Guido Bertolaso, e fu un grande successo sportivo celebrato (con Umberto Bossi e la Lega in prima fila) in un meritato tripudio di applausi. Piccolo particolare: la costruzione del Grand Hotel Capolago fu terminata dopo, quando medaglie e coppe erano già state già assegnate da un pezzo. A Mondiali finiti. Cioè quando il motivo che motivava le procedure d’urgenza era assai meno urgente. Che strano. L’ albergo, però, resta. Eccome: “A pochi metri dal lago di Varese e immerso in un parco verde di 35.000 m², il nuovo Hotel Capolago vanta proprio una posizione strategica.
Il Capolago si trova a soli 2 km dalla rete autostradale, vicino al centro di Varese, al confine con la Svizzera, all’eroporto di Malpensa e alla nuova fiera, a sola mezz’ora di auto. La struttura dispone di 78 camere dotate di ogni comfort, compresa le connessione Wi-Fi e la TV satellitare al plasma. Il Capolago presenta anche un Internet point, un accogliente bar e due sale riunioni. Una sentiero ciclabile collega l’hotel al lago di Varese. Le biciclette si possono prendere in prestito gratuitamente presso l’albergo mentre le canoe si noleggiano. Lasciate l’auto presso il parcheggio custodito e usufruite del servizio navetta dell’albergo, disponibile su richiesta.
Due campi da golf sono situati a meno di 3 km di distanza: il green fee e il servizio navetta per il circolo di golf sono disponibili su richiesta. Il nuovo maniero Spazio Capolago può ospitare fino a 400 persone ed è ideale per eventi speciali, conferenze, matrimoni, spettacoli di moda e feste eleganti.” Quattro stelle luccicanti e belle fotografie sciccose, inoltre, sul sito Hotelcapolago.it. Tutto secondo lo stile raffinato che è l’orgoglio di Sandro Polita, costruttore e titolare di un’impresa che va a gonfie vele. Sembrano lontani i giorni nei quali Legambiente presentò un esposto alla Procura denunciando come la struttura in via per Bodio 74 veniva eretta su un terreno agricolo e sottoposto a vincolo ambientale.
Del resto il Pubblico Ministero incaricato della cosa la risolse in una richiesta di archiviazione e sul registro degli indagati non iscrisse proprio nessuno. Ma purtroppo (per alcuni) o per fortuna c’è un giudice anche a Varese: il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Battarino riparte da dove il PM si è fermato, ordina di indagare ancora. Nell’ordinanza da lui firmata il 16 luglio 2009 si dispone che “il Pubblico Ministero, entro il termine di novanta giorni, svolga le indagini di cui in motivazione.
“Sono passati 7 mesi, che fa il PM? E riguardo alle motivazioni Battarino dà conto dell’udienza fissata a seguito del mancato accoglimento della richiesta di archiviazione in questo modo: “potendosi al contrario, ictu oculi, ipotizzare violazioni di norme urbanistiche, deturpamento di bellezze naturali, delitto di abuso di ufficio ovvero ulteriori delitti contro la Pubblica Amministrazione”. Sospetti gravi, ictu oculi, su un progetto portato avanti nonostante i primi pareri contrari anche del Comune e della Provincia di Varese. “Emerge tuttavia dagli atti – scrive il GIP – che il progettista dell’ intervento edilizio è l’architetto Giorgio De Wolf, che potrebbe corrispondere a Giorgio De Wolf, assessore del Comune di Varese”.
Attualmente Giorgio De Wolf risulta essere il vicesindaco della città e l’ Hotel Capolago risulta essere il più ben-frequentato della zona. Un successo che deve molto a quel via libera arrivato per tempo dalla Protezione civile guidata da Bertolaso: “il procedimento amministrativo di autorizzazione ha seguito – si legge nell’ ordinanza – un iter straordinario, giustificato con la sottoposizione alla disciplina particolare conseguente all’ ordinanza della Presidenza del Consiglio con la quale si dichiarava GRANDE EVENTO lo svolgimento nel territorio della Provincia di Varese dei Campionati mondiali di ciclismo del 2008. L’intervento in questione è stato aggiunto al Piano delle opere proveniente dal Dipartimento della Protezione Civile nell’ aggiornamento 2 aprile 2008, a circa 6 mesi dalla manifestazione sportiva”. Troppo pochi per finire in tempo, anche in Padania. Qualcuno ha fatto male i conti? Qualcuno ha fatto altri conti? In ogni caso sarebbe il caso di rendicontare al Giudice: quelle ulteriori indagini richieste nessuno le ha più fatte. Perchè?
3 commenti presenti
A quanto ho letto, l’albergo sarebbe stato costruito da Sandro Polita.
http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/06/Varese_manette_padre_figlio_costruttori_co_0_9302065234.shtml
Poi prescritto.
Aggiungiamo anche questo link:
http://files.meetup.com/214867/ildiariodiromeosasso.pdf
Scritto da bart_simpson il 19 Feb 2010
Se ne parla su Repubblica, sembra che Bertolaso fosse contrario alla costruzione.
Poi l’albergo s’è fatto, quindi ha cambiato idea.
Parte con buoni auspici anche l’hotel Capolago. Lo inaugura il 13 settembre 2008, il senatore berlusconiano Antonio Tomassini. “È l’anno zero dello sviluppo della città”, declama Polita. Il suo è stato un parto difficile: Bertolaso s’era messo di traverso. Le norme urbanistiche “escludono qualunque tipo di edificazione”, aveva tuonato e la richiesta di deroga era inopportuna: “Non sarà sfuggito il ruolo rivestito dallo scrivente commissario in seno al dipartimento civile, struttura operativa di cui si avvale il presidente del consiglio dei ministri per tutelare l’integrità della vita dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, catastrofi o altri eventi calamitosi, tra i quali è contemplato anche il rischio che grava sull’area in questione”.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/08/news/mondiali_ciclismo-2550230/
Scritto da bart_simpson il 8 Mar 2010