I PADRONI DEL MERCATO FINANZIARIO: ALLA LARGA!
22 Giugno 2012di Gianluigi De Marchi
In questi ultimi anni spesso si è parlato di grandi speculatori, di grandi gruppi finanziari che dominano i mercati internazionali, di grandi operatori che fanno il bello ed il cattivo tempo nelle borse, rovinando i piccoli risparmiatori.
Ma nessuno ne ha mai rivelato nomi e dimensioni, lasciando così il dubbio che questi “mostri della finanza” esistano davvero.
Vogliamo alzare il velo sui loro nomi e volti, per dare a tutti i lettori indicazioni precise ed un suggerimento finale.
Tutto è nato con la famosa “globalizzazione”, in base alla quale si è creduto che solo crescendo di dimensioni si potesse dare al mondo un modo migliore di crescere. Idea teoricamente giusta, che però è stata rovinata (come tante altre idee giuste) dall’avidità. I manager delle grandi istituzioni hanno pensato bene, con l’enorme potere che avevano, di lavorare più per se stessi che per il mondo, avviando operazioni di speculazione forsennata per ottenere utili e profitti subito da potersi spartire (i famosi bonus, i superstipendi d’oro, le incentivazioni da decine di milioni di euro l’anno, pagate anche negli anni di crisi!).
Esistono 10 “superbanche” nel mondo, che hanno ognuna almeno 1.000 miliardi di dollari di attivo patrimoniale; tutte insieme arrivano a 20 mila miliardi di dollari! E tutte insieme hanno messo in giro oltre 310 mila miliardi di dollari di derivati, questi mostruosi OGM finanziari che hanno rovinato l’economia. Sono BNP Paribas, HSBC, Deutsche bank, JP Morgan, Bank of America, Barclays, Royal bank of Scotland, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley.
Queste superbanche hanno creato società di gestione, dei superfondi che maneggiano decine di miliardi di dollari dei loro clienti: sono Black Rock, Vanguard, Fidelity, PIMCO.
Le stesse superbanche sono dietro le agenzie di rating che spadroneggiano dando le loro “pagelle” a stati e società e determinandone le sorti: si tratta di Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, i cui giudizi possono provocare sfracelli nelle borse (e negli ultimi anni lo si è visto con chiarezza).
Consiglio per i lettori: state alla larga da questi gruppi che non pensano certo ai vostri interessi ma solo ai loro, destinate i vostri capitali ad operazioni tranquille senza cercare avventure, scegliete banche che facciano solo la banca e non i filibustieri della finanza.
Un commento presente
Finalmente uno che fa i nomi. Anche brunetta aveva accennato a 7-8 società che controllano la finanza, ma non aveva mai osato farne il nome.
Grazie, sig. DeMarchi
Scritto da Luigi il 2 Ott 2012