Il Grillo censore non ama essere criticato
24 Gennaio 2009Sul blog del comico compare un servizio realizzato su di lui dall’emittente araba (il canale inglese) Al Jazeera, che nel complesso ne ha tracciato un ritratto positivo, ma non la parte in cui il giornalista di La 7, in un’intervista, lo definisce «populista» e lo paragona a Berlusconi.
Ma, nel particolare, cosa è successo?
Matan Rochlitz è un giovane documentarista italoisraeliano cresciuto a Roma, che lavora a Londra per diversi canali tivù in lingua inglese. Ha sempre seguito le vicende italiane e negli ultimi anni si è anche appassionato a molte delle battaglie condotte in Rete e altrove da Beppe Grillo.
Così l’anno scorso decide di proporre ad Al Jazeera – quello in inglese – un documentario su questo personaggio emergente in Italia.
Il documentario va regolarmente in onda lo scorso giugno.
Immaginate lo sconcerto e la delusione di Matan quando scopre che Grillo ha ripreso il suo documentario e l’ha ripubblicato on line, togliendone però le parti critiche, compresa la breve intervista a Gad Lerner in cui diceva che «Grillo è anche lui un populista, assomiglia a Berlusconi più di quanto non vorrebbe ammettere, anche lui preferisce la predica di piazza».
Qui e qui la versione originale.
Qui quella purgata da Grillo.
“Grillo è un reuccio della Blogosfera. È anche lui un capo populista. Come Berlusconi, preferisce la predica che fa o nello spettacolo o in piazza a Torino, come prima a Bologna, con un misto di comicità e invettiva: gridata a voce alta. Presentandosi come uomo straordinario, come un uomo solo contro tutti“
Insomma Grillo si dimostra per l’ennesima volta poco incline alle critiche, appena gli piovono addosso le nasconde, le censura e purga i contenuti altrui per bullarsi della propria popolarità. Se scappano delle accuse vanno immediatamente cancellate, figuriamoci quando ci sono dei paragoni con l’odiato Berlusconi. Non sia mai che venga fuori che tutto ciò che è e lo circonda è un flop, il nulla mediatico.