Il WiMax – Prova su strada (si fa per dire)
13 Marzo 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Presentata come la soluzione per il digital divide, non ha fatto in tempo ad iniziare l’erogazione del servizio che già iniziano le difficoltà. Gli operatori di telefonia mobile stanno cercando di espandere quanto possibile il loro mercato, catturando a suon di martellanti spot pubblicitari i potenziali clienti del WiMax.
PC Professionale, un diffuso ed autorevole mensile edito da Mondadori, presenta nel n. 216 di marzo 2009, a pag. 94, un articolo a firma di Simone Zanardi, dal titolo “Prova sul campo”. Sufficiente per il lettore medio la descrizione tecnica del servizio, sperimentato in accordo con uno dei primi operatori che sta iniziando ad erogarlo: Linkem (www.linkem.it). Ampia descrizione dell’offerta commerciale e degli apparati: una scheda PCMCIA per computer portatile e due modelli di router, uno dei quali consente l’uso di telefonia VoIP. Brilla la mancanza di un apparato tipo pen drive USB, al quale ci stanno invece abituando gli operatori di telefonia mobile. C’è anche un motivo tecnico che limita l’adozione di questa tipologia di terminale, l’articolo però non lo dice. Provo a farlo io: trattandosi comunque di un apparato radio, la potenza erogata da una porta USB può essere insufficiente ad alimentare un vero e proprio trasmettitore, che risulterebbe penalizzato nelle prestazioni dovendo utilizzare una potenza RF in trasmissione limitata, penalizzata ulteriormente da una eventuale antenna incorporata. Inoltre, le piccole dimensioni potrebbero sconsigliare al costruttore dell’hardware a dotarlo di un connettore per antenna esterna. Le sollecitazioni meccaniche derivati dalla connessione di un plug per radio frequenza (seppur molto piccolo) e relativo cavo o antennina richiederebbero una robustezza superiore, a danno del costo per l’utente finale.
I risultati della “prova sul campo”, secondo PC Professionale, sono ottimi e le prestazioni sono in linea con quelle di una ADSL tradizionale. Per il momento l’offerta di Linkem è limitata ad alcune zone di Lombardia e Puglia.
Le prove, secondo l’autore, sono state eseguite “nel bresciano”, e questo è tutto. Non si sa in quali condizioni reali si siano svolti i test: se all’aperto, in ambiente chiuso, se fossero frapposti ostacoli, quanto distava il terminale dalla stazione radio fissa dell’operatore, se il router o modem era vicino ad una finestra, e molto altro ancora. Tutti elementi fondamentali per giudicare l’attendibilità del test.
Il problema del WiMax è quello di tutte le trasmissioni radio, in particolare alle frequenze elevate. Il range assegnato dalle licenze è 3.4 – 3.6 Ghz, frequenza critica per la ricetrasmissione di segnali quando non si è in vista del ripetitore base o ci sono ostacoli nel mezzo, come le pareti di una abitazione. Durante le sperimentazioni preliminari del servizio WiMax, effettuate con diversi tipi di apparati ed in condizioni variabili, è emerso che i fattori critici sopra elencati sono quelli che determinano il risultato finale. In particolare, in ambienti rurali, per distanze superiori a qualche Km, la linea di vista (LOS – line of sight) deve essere considerata un requisito fondamentale. Invece in ambiente urbano la propagazione viene attenuata dalle pareti delle abitazioni, risultati soddisfacenti si ottengono con l’installazione di antenne esterne.
Gli scarsi, se non inesistenti, elementi forniti dall’articolo di questo mese di PC Professionale non sono sufficienti a definire la prova “sul campo”. A scanso di false aspettative, sul sito dell’operatore è presente un motore di ricerca ove inserire la propria localizzazione geografica: città, via, indirizzo ed anche il piano al quale abitate. Tutti elementi utili per stabilire se il servizio è vendibile o no ai potenziali acquirenti. I motivi sono quelli che ho esposto prima, in casa Linkem forse hanno pensato di prevenire recessi immediati a causa di prestazioni non in linea con le aspettative.
In conclusione, se abitate in una zona dove la banda larga non è ancora arrivata può darsi che il WiMax vi porti presto sollievo e risolva i problemi. Ma non aspettatevi i miracoli che qualcuno in rete sta propagandando, Beppe Grillo ad esempio parla da anni del WiMax in temini ultra positivi. Potreste rimanere delusi, a meno che non siate in posizione estremamente favorevole a ricevere il segnale della stazione radio base. Oppure non vi installiate una antennina all’esterno, con relativo cavo di discesa.
4 commenti presenti
Ho avuto a che fare con connessioni tramite la tecnologia pre-Wimax (da quel che sapevo il Wimax è ancora in fase di sperimentazione). Non so quale sarà l’effettiva differenza tra la pre e la Wimax effettiva, però le prestazioni non sono il massimo. La velocità di connessione è scarsa. È anche vero però che in quei luoghi dove l’ADSL risulta non pervenuta è un grande passo avanti. Una cosa è sicura, adesso come adesso le antenne devono catturare segnali emessi a km e km di distanza (quella con cui ho avuto a che fare prendeva il segnale a più di 8 km in linea d’aria senza problemi di ostacoli fisici naturali).
So che a Lipari e dintorni stanno montando antenne (sicuramente ce n’è una sull’isola di Stromboli).
Non sapevo che il range fosse dai 3.4 ai 3.6 Ghz, a me risultava che il sistema Wimax si avvalesse di trasmissioni radio sulle frequenze dai 2 agli 11 Ghz (cosa che non fa altro che alimentare i dubbi).
Staremo a vedere.
Scritto da Sunny il 13 Mar 2009
@ Sunny,
durante la sperimentazione il Ministero aveva imposto di utilizzare potenze ridotte sui ripetitori, vado a memoria perché non ho i dati qui ma mi pare il limite fosse di 36 dbm all’ingresso dell’antenna. Quindi il servizio effettivo potrebbe essere leggermente superiore in termini di prestazioni.
Il WiMax in generale ha un range di frequenze più esteso, in Italia le licenze sono state rilasciate sulla banda 3.4 – 3.6 Ghz, precedente riservate per usi militari. il tempo necessario per liberarle ha fatto slittare di molto l’inizio del servizio
Ciao
Scritto da Sergio Fornasini il 13 Mar 2009
Grazie per l’informazione 🙂
Scritto da Sunny il 13 Mar 2009
Prosegue il rimbambimento da telefonia mobile. Un giorno un immenso campo elettromagnetico ci porterà tutti via al camposanto.
Scritto da Fabrizio Spinella il 15 Mar 2009