IMU SUI DEBITI: UNA VERGOGNA!
9 Giugno 2012di Gianluigi De Marchi
E’ l’incubo degli italiani da mesi, per l’onerosità degli esborsi che tutti noi saremo costretti a subire nei prossimi mesi. Parliamo ovviamente dell’IMU, l’odiosa tassa sulla casa che, per “salvare l’Italia” siamo chiamati a pagare.
Partiamo da una premessa: un’imposta sulla casa esiste in molti altri paesi europei, quindi possiamo considerarla un fatto “normale”. Ma ogni imposta deve avere un suo senso, una sua finalità, una sua logica, e l’IMU di queste caratteristiche ne ha ben poche.
Per cominciare, i valori presi per la tassazione sono stati moltiplicati in misura abnorme rispetto alle basi precedenti che costituivano i valori per l’applicazione dell’ICI. Si dirà che i valori a catasto sono superati, ma siamo sicuri che con le rivalutazioni non si vada in certi casi oltre i valori reali di mercato? Da tempo ormai le quotazioni del settore immobiliare scendono; e se apparentemente non scendono è solo perché non si fanno compravendite. Il fatto è che i soldi scarseggiano ed i compratori non sono più disposti a pagare certe cifre.
Altro fatto, un po’ più grave, è che è assoggettata all’IMU anche la prima casa, il bene più prezioso per una famiglia; possiamo capire la disperata ricerca di soldi a tutti i costi, ma si doveva proprio colpire il bene che rappresenta la famiglia per eccellenza?
Ed infine non si è tenuto conto di un fatto importante: la prima casa, nella stragrande totalità dei casi, è acquistata ricorrendo ad un mutuo, perché i compratori in genere non dispongono di tutta la cifra necessaria, soprattutto se sono ancora giovani. E allora si crea un meccanismo perverso: se la casa vale 150.000 euro a catasto ed il proprietario deve pagare lo 0,5%, dovrà sborsare 750 euro. Ma se ha investito solo 30.000 euro ed ha ottenuto un mutuo di 120.000, quei 750 euro rappresentano una tassa sul suo patrimonio del 2,5%, cioè 5 volte l’aliquota apparente.
E’ giusto tassare non solo i patrimoni ma anche i debiti? La logica dice di no, la legge dice di sì, perché non si è tenuto conto, nell’introdurre l’imposta, di questo importante fattore.
Signori professori, signori tecnici, signori salvatori dell’Italia potete per favore riconsiderare l’IMU ed abolire l’odiosa tassa sui debiti che avete introdotto?
Un commento presente
Concordo. L’IMU ha ingiustamente colpito ACI, cioè ogni Azionista Cittadino Italiano. Mi sono permesso di riprendere il concetto espresso dal De Marchi nel mio blog http://www.trentoblog.it/riccardolucatti, affiancando la sua osservazione all’odioso “mantenimento dei privilegi di casta” di chi pretende di essere l’azionista del Paese Italia (i parlamentari) in luogo dei veri ACI-Azionisti Cittadini Italiani.
Scritto da Riccardo Lucatti il 12 Giu 2012