L’ISVAP BACCHETTA BANCHE E COMPAGNIE: BASTA ABUSI!
4 Giugno 2010di Gianluigi De Marchi per dituttounblog.com
Era ora!
Dopo anni di lamentele, proteste, reclami, l’ISVAP è intervenuta per mettere fine alla scandalosa pratica di imporre ai clienti che chiedono un mutuo o un prestito personale di sottoscrivere una polizza vita ed una polizza a copertura dei rischi esclusivamente con una compagnia facente parte del suo gruppo.
Una prassi che ha consentito di lucrare enormi utili, poiché in genere le condizioni applicate su questo tipo di polizze erano (e sono) peggiori di quelle medie del mercato, confidando sul fatto che “O mangi questa minestra o salti dalla finestra!” (cioè: “se non firmi la mia polizza te lo scordi che ti do il finanziamento…”).
Ci avevano provato anche l’ABI e l’ANIA con un documento congiunto che invitava gli intermediari a lasciare liberi i richiedenti dei prestiti di stipulare la polizza con chi preferivano; ma era una semplice “moral suasion” che ovviamente non ha prodotto alcun effetto.
Ora l’Isvap ha pensato che la misura era colma ed ha cambiato atteggiamento: non una “moral suasion” ma una bastonata, si fa così e basta.
Finalmente!
Finalmente è stato introdotto il divieto per le banche e gli altri intermediari di vendere le polizze di copertura per i mutui e i finanziamenti. Fine del “monopolio” e fine delle pressioni sui debitori.
Inoltre, conoscendo i suoi polli, l’ISVAP ha imposto una maggiore trasparenza nei contratti; si è stabilito, infatti, che la nota informativa (che deve essere consegnata a chi sottoscrive una polizza) dei contratti di assicurazione connessi a mutui e ad altri finanziamenti deve riportare “tutti i costi a carico del consumatore, con indicazione del livello medio delle provvigioni percepite dall’intermediario”. I costi e le provvigioni effettivamente pagati dal consumatore devono essere riportati nel documento di polizza.
Finalmente!
Ci sono voluti anni, ma questo elementare diritto è stato riconosciuto: un bell’esempio che lascia sperare che, protestando, protestando, protestando, alla fine qualcosa si ottiene.
Cari lettori, non arrendetevi mai!
E segnalate sempre gli abusi a tutte le autorità competenti, ai giornali, ai blog, dappertutto; nessuno deve più farla franca quando approfitta della sua posizione dominante per sgraffignarvi commissioni eccessive.