Largo ai giovani: in Rai arriva Zavoli, il “socialista di Dio”
20 Novembre 2008di Renato Farina per Libero
Vorrei iniziare con un saluto, addirittura con un appello a Sergio Zavoli. Il quale non ha ottant’anni come credono tutti, non è così giovane, ma ne ha 85, eppure sembra ieri quando si muoveva a suo agio, insieme a Lassie e ai ragazzi di padre Tobia, nell’Italia senza tempo della tivù dei ragazzi e del Giro d’Italia. Zavolone è un prodotto tipico e ormai introvabile, depositato nei musei, e nelle baite della Valsugana, un pezzo unico, non ha età come la regina degli Elfi. Torna tra noi Sergione, non rifiutare la proposta, fa’ il presidente della commissione di vigilanza alla Rai. Non startene più rintronato al Senato, dove sei francamente sprecato tra i vecchioni del Partito democratico. È il tuo anno. Imperversa la crisi del millennio, e non c’è niente di più adatto al nostro stato d’animo della tua malinconia. È buona cosa ti abbiano levato dal deposito dei salmoni affumicati e che tu possa esercitare il tuo ruolo magistrale di monumento alla lingua italiana. Perché te n’eri fuggito lontano dalla Rai? Qui si chiude l’appello a Zavoli. Siamo sicuri che accetterà. Non si è mai fatto mancare niente. Né lo ha fatto mancare agli italiani. È bastato sentir pronunciare il suo nome e ha messo di buon’umore l’Italia, perché abbiamo tutti bisogno di certezze. E chi più di lui per questo ruolo? Cominciò da ragazzo a interpretare perfettamente i pensieri popolari, specie quando coincidono con quelli del capo. Aveva vent’anni, nel 1943, e come i grandi giornalisti di sinistra, esordirono da bravi scribi fascisti. Gli piaceva persino la divisa e girava baldanzoso con il mitra a tracolla. Non lo usò mai. Preferiva la penna agitata come un manganello, con molta classe. Praticò le pagine del giornale studentesco riminese “Testa di Ponte”. Ivi esaltò il «grande momento» del regime e promise fiducioso, citando il duce: «Arriveremo!». Invece sono arrivati gli americani. Poi è arrivato anche lui: una carriera meravigliosa. In Rai è stato il migliore. La sua più famosa trasmissione è stata “Il processo alla tappa”. Intervistava dopo il traguardo i vincitori e gli sconfitti, e permetteva loro di dire qualcosa di più delle solite ovvie battute. Diciamolo: solo per questo Zavoli potrebbe passare alla storia del giornalismo televisivo. Ma fece anche tanti documentari. La sua Rai, fiorita al tempo del fanfaniano Ettore Bernabei, creò il tipo italiano. Qualcuno dice: ottima cosa. Pier Paolo Pasolini tuono contro il genocidio culturale. Walter Veltroni, figlio di un giornalista e dirigente della Rai, è riuscito a dar ragione a Zavoli, Rin Tin Tin e Perry Mason, ma anche a Pasolini. Zavoli ha proposto inchieste sugli Anni di Piombo, senza censure, e con il dono dell’infallibilità nei congiuntivi. Sull’Espresso, Sergio Saviane lo definì “Socialista di Dio”. Ne stroncò la retorica, la studiata tecnica da trota in brodo. Zavoli replicò accettando il nomignolo e rivendicandolo nel libro “Socialista di Dio”. Grazie a questo formidabile connubio divenne presidente Rai. A un certo punto, essendosi innamorato di questa posizione di vertice diventò presidente della tivù di San Marino, da qui la sua acclarata esperienza internazionale. Ha avuto un momento di autentica gloria popolare quando propose, durante il sequestro di Farouk Kassam, rapito in Sardegna nel 1992, di esporre le lenzuola alla finestra. Fu forse su quelle lenzuola che cominciò a scrivere articoli. Si deve a lui l’invenzione della lenzuolata: un articolo senza fine, scritto minutamente, però benissimo. Se ne ebbe una testimonianza quando divenne direttore del Mattino di Napoli. Si favoleggia che abbia ottenuto una retribuzione favolosa, un miliardo di lire all’anno. Si racconta che l’ultima colonna dei suoi editoriali domenicali, che si sviluppavano per numerose pagine, contenessero parole a caso: tanto fin lì non arrivava a leggere nessuno, perché era già lunedì. A quel tempo – era il 1994 – il CdA della Rai berlusconiana gli propose la direzione del Tg3. La richiesta pare fosse così alta da tramortire anche miliardari come Letizia Moratti e Alfio Marchini. Zavoli è sempre stato dalla parte dei poveri, ma il suo corpo non deve soffrire. Dal 2001 è senatore dell’Ulivo. Ora lo è del Pd. È uno di quei socialisti che hanno avuto tutto dalla vita. E quando la vita ha cominciato a dare meno ai socialisti si è spostato dalle parti degli ex comunisti. Ora vigilerà sulla Rai. Chi scrive avrebbe preferito il Mago Zurlì, ma Cino Tortorella è stato giustamente scartato per l’età: è del 1932. Cresci ragazzo.
9 commenti presenti
Ma Renato Farina non era stato radiato dall’ordine dei giornalisti?
Saluti
Scritto da Candidus il 20 Nov 2008
Non entro nel merito dell’articolo.
Certo che però un 85enne in Vigilanza è l’icona perfetta dello stato delle cose in Italia.
Io sono un sognatore, ne penso 100 (spesso sbagliate), e ne combino mezza.
Anche stavolta l’ho presa nel didietro. Orlando mi sarebbe piaciuto. Ho potuto osservarlo in un’occasione da molto vicino. Sapete, parlava di ETICA. E noi tutti: “Ooooooh”.
A parte lui, pensate ad un Presidente della Vigilanza Rai giovane. Che ne so, un giornalista 40 enne, all’apice della carriera, in forma, consapevole degli attuali equilibri geopolitici.
Un adolescente 40enne. Aspettando l’esecutivo di sol donne …
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 20 Nov 2008
Vabbè, sempre le solite cose sai dire Candidus.
Sai che si può avere un’opinione anche se si viene radiati dall’Ordine?
Scritto da Tommaso Farina il 20 Nov 2008
@ Candidus,
Tommaso ha ragione, ma non la usi che so Wikipedia o Google? È stato eletto parlamentare e come tale a maggior ragione può esprimere le proprie opinioni. Dai non ricominciamo
Scritto da Sergio Fornasini il 20 Nov 2008
@ Candidus
Cos’è la 100 o la 1000 volta che ti si dice che si scrive anche se non si fa partre dell’albo?
Cercati le discussioni sul giornalismo di questo blog soprattutto quelle sui freelance, te ne prego..
Scritto da Francesco B il 20 Nov 2008
@sf & @Tommaso Farina
Capisco scrivere su un quotidiano saltuariamente, ma in modo continuativo…
Nulla di polemico, era solo una richiesta di informazioni, google e wikipedia potrebbero non essere aggiornate visto che ultimamente le cose cambiano a ritmi serrati.
Saluti
Scritto da Candidus il 20 Nov 2008
@Francesco B.
Mi fa piacere che siete a favore dell’abolizione dell’albo.
Saluti
Scritto da Candidus il 21 Nov 2008
Nota di servizio:
vorrei invitare coloro che si vedono tagliati o censurati i commenti in questa discussione ad informarsi prima di scrivere cose assurde e al limite dell’insulto. Una fonte potrebbe essere questo editoriale, da leggere fino in fondo, tratto da articolo21.info: http://www.articolo21.info/editoriale.php?id=1826
(l’avviso non riguarda i commenti già pubblicati, grazie)
Scritto da Sergio Fornasini il 25 Nov 2008
Dell’etica di Leoluca Orlando Cascio preferiremmo farne a meno.
Scritto da asdrubale il 25 Nov 2008