Maso, Carretta, Giudice, Pelosi… Ma sì, sbattiamoli fuori!
25 Ottobre 2008di Nicoletta Salata per dituttounblog.com
Tra le notizie del Tg5 h.13.00 di oggi un altro flash su quella che sembra l’apertura del serraglio.
Dopo Maso (il quale viene ossessivamente ripreso da alcuni Tg mentre si reca al lavoro, esce dal lavoro, va a casa della fidanzata, esce da casa della fidanzata e il giorno dopo ricomincia il tran tran, che poi alzi la mano chi è interessato alla visione di questo Maso’s tour), dopo Carretta i cui spostamenti non mi pare vengano fortunatamente filmati, ecco ora la telecamera puntata su Giancarlo Giudice.
Tra l’83 e l’86 uccise a Torino nove donne, prevalentemente prostitute che legava con cavi elettrici e soffocava con calze di nylon. Poi le bruciava o le gettava nei campi. Nelle fasi processuali fu riconosciuto infermo di mente e nel processo di primo grado fu condannato all’ergastolo, pena ridotta a 30 anni di carcere in appello più tre anni da scontare in carcere giudiziario. Ebbene la notizia ci informa che dopo 22 anni tra prigione e casa di cura il Giudice (ironia della sorte questo nomen, poco omen) torna in libertà. Lascia l’Ospedale psichiatrico di Reggio Emilia, anche se non ha concluso il percorso terapeutico, per trasferirsi non si sa bene dove. Mistero.
Avviso ai naviganti, ah no quello lasciamolo dire all’ammiraglio Berlusconi. Avviso alla flotta femminile, soprattutto alle balenottere: attenzione al sovrappeso e alla sciatteria, il Giudice uccideva donne grasse e poco curate (perché gli ricordavano la matrigna)!
Mi viene in mente quell’altro, tale Marco Mariolini, antiquario trentanovenne della provincia di Brescia, che invece prediligeva le anoressiche e finì per uccidere Monica, la quale per assecondare la sua perversione si lasciava inscheletrire ma ogni tanto invece voleva mangiare. Giudicato capace di intendere, il 30 marzo 2000 Marco Mariolini è stato condannato a 30 anni di carcere. Questa storia ha ispirato il film Primo Amore di Matteo Garrone (2004).
Il secondo flash grottesco è quello su Giuseppe Pelosi, detto Pino la Rana (sì come Kermit dei Muppets Show), ripreso mentre per conto di una cooperativa per la quale lavora da due anni, raccoglie il fogliame secco e le erbacce all’idroscalo di Ostia, all’interno di un piccolo parco: dedicato a chi? Ma niente meno che a Pier Paolo Pasolini, che guarda un po’ venne lì massacrato nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975. E il Pino la Rana, che si è fatto 9 anni di reclusione per quel delitto ancora non del tutto chiaro, e che quella notte era appunto nei ravvicinatissimi paraggi, contribuiva a lordarlo indelebile quel prato, che forse non era all’inglese, ma con quel gesto fu imbrattato per sempre di ignobile onta.
Ammette che “la prima volta che sono venuto qua c’ho avuto ‘na sensazione strana, come quando entri dentro ‘na cosa buia e non sai dove andare”.
Anche leggere le targhe commemorative collocate nella zona gli ha fatto un certo che! Infine alla richiesta da parte dell’intervistatrice di un eventuale “souvenir” lui risponde: “il ricordo di Pasolini è che la famosa ultima cena, chiamiamola ultima cena ironicamente anche se mi dispiace, nonostante la maschera dura e il volto segnato aveva una voce dolce, ecco, questo mi è rimasto”.
Ho capito che avevi 17 anni, Pino la Rana, ma tenessi la lingua a posto ora che ne hai forse una cinquantina e soprattutto non te le facessero pronunciare ‘ste gracidate!
Perché a qualcuno che le ha sentite queste parole, gli hai fatto certo venire l’amaro, in bocca.
6 commenti presenti
bell’articolo
beh la rana ha espresso un pensiero institivo, magari più onesto di altri. Fino a prova contraria l’uomo è un assassino, bisogna solo vedere fino a che punto.
E su Pasolini chiaramente meglio sorvolare XD
Cito:
Che cos’è un omicidio, amico? Tutte le creature di Dio uccidono, in un modo o nell’altro.. Guarda le grandi foreste: lì hai specie che uccidono altre specie, la nostra le uccide invece tutte allegramente – foreste comprese: solo che la chiamiamo “industria” non omicidio
Mickey Knox, Natural Born Killer, Oliver Stone
Scritto da Tyler il 25 Ott 2008
ma che bel commento tyler, cosa sei un “natural born killer”? sorvola che è meglio, come uomo e come assassino ti vedo già in difficoltà a tirare il collo ad un pollo, lascia perdere non fa per te
Scritto da giulio contini il 26 Ott 2008
è vero, ho solo citato, non sono un assassino 😉
però che cattivone, così mi offendi e poi piango 🙁
Scritto da Tyler il 26 Ott 2008
Tyler, cosa vuoi dire con “su pasolini meglio sorvolare”?
Cos’è, visto che era omosessuale insinui che se la sia andata a cercare????
Spero proprio di no…
Scritto da elzevirus il 26 Ott 2008
no elze, intendevo che il delitto è ritenuto uno dei misteri d’Italia quindi faremmo notte ;a discuterne 😉
Scritto da Tyler il 26 Ott 2008
Sarebbe meglio non dare spazio alle esternazioni di questi personaggi, che se avessero qualcosa da dire lo dovrebbero fare con un magistrato, non ai giornali. Guarda caso questo signore, a distanza di decenni, coinvolge nelle sue ricostruzioni persone scomparse da anni, o personaggi che non sarebbe in grado di riconoscere. Le sue storie non possono essere verificate e rimangono lì, ad alimentare i dubbi e le polemiche degli amici di Pasolini.
Il sospetto che ho è che come a 17 anni era pronto a vendersi a Pasolini, oggi è pronto a vendersi ai “pasoliniani”.
Scritto da asdrubale il 27 Ott 2008