Giovanni Mercadante, ex deputato regionale siciliano di FI indagato per mafia: nel ’96 chiesi ai miei amici di Corleone di votare per Schifani
5 Dicembre 2008Palermo, 4 dic. – (Adnkronos)
– “Non ho mai conosciuto Bernardo Provenzano ne’ il figlio Angelo o la moglie”. Lo ha detto l’ex deputato regionale siciliano di Forza Italia, Giovanni Mercadante, nel corso dell’interrogatorio del processo che lo vede imputato per associazione mafiosa. Visibilmente dimagrito, giacca grigia e gilet di lana blu, Mercadante si e’ presentato davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale scortato dagli agenti penitenziari. Nel corso dell’interrogatorio, che dura ormai da quasi tre ore, Giovanni Mercadante ha ripercorso la sua carriera politica fino ad arrivare al suo arresto, avvenuto il 10 luglio del 2006.
Secondo l’accusa, rappresentata dai pm Nino Di Matteo e Nico Gozzo, Mercadante avrebbe avuto l’appoggio elettorale di Cosa nostra. Non solo. Avrebbe, sempre secondo la Procura, aiutato l’allora boss latitante Bernardo Provenzano ad effettuare degli esami clinici presso l’ospedale in cui Mercadante prestava servizio. Ma l’ex politico ha piu’ volte ribadito di non avere mai conosciuto il boss Provenzano, ne’ di avergli mai fatto fare esami diagnostici. “Nessuno della famiglia Provenzano -ha detto in aula- mi ha mai chiesto di effettuare visite o di esaminare reperti sanitari”.
Parlando della sua carriera politica, Giovanni Mercadante, ha ricordato di essere stato nel 1990 sindaco di Prizzi. “Mi sono dimesso nel ’92 -ha detto- nel ’93 andai con Segni e Martinazzoli e nel ’94 mi iscrissi al Partito popolare di Mario Segni candidandomi alle nazionali contro Forza Italia”.
Poi l’anno successivo, Mercadante abbandono’ il partito di Segni per iscriversi a Forza Italia. Nel ’96 -ha spiegato- chiesi ai miei amici di Corleone di votare, per le regionali per Misuraca e per le nazionali Renato Schifani. Non lo dico per arrecare danno ai miei amici di partito, ma quella volta diedi il mio sostegno a loro due. In particolare, Mercadante nel ’96 si rivolse a Leoluca Di Miceli, finito in carcere nel 2002 con l’accusa di associazione mafiosa. Ma all’epoca della campagna elettorale Di Miceli non era ancora stato arrestato.
“Nel ’96 -ha detto Mercadante- chiesi sostegno elettorale a Di Miceli, l’appoggio era per Misuraca e Schifani”. Nel 2001 Mercadante si candido’ alle elezioni regionali con Forza Italia. “E anche in quell’occasione Di Miceli, insieme con il genero Pomella, mi diedero supporto elettorale ma nonostante questo ‘plotone’ alle spalle riportai a Corleone 280 voti su 10mila votanti”. Fui deluso”. Nel 2006 Mercadante si ricandido’ alle regionali “ma non ebbi piu’ l’appoggio di Di Miceli”, che nel frattempo era stato arrestato. “Sapevo che Di Miceli era stato arrestato e quando lo seppi fu per me un fulmine a ciel sereno”, ha spiegato Mercadante.
Durante l’interrogatorio, il pm Antonino di Matteo ha letto in aula a Mercadante un’intercettazione ambientale registrata in auto tra lo stesso Mercadante e Leoluca Di Miceli. In quell’occasione i due parlarono di un certo ‘Angelo’. Secondo la Procura si tratterebbe di Angelo Provenzano, cioe’ figlio del boss mafioso Bernardo Provenzano. Ma oggi Mercadante ha smentito affermando che si trattava, invece, di Angelo Gariffo, “Ahime’ -ha detto l’imputato- nipote del signor Provenzano”.
Diverse le contestazioni mosse dall’accusa a Mercadante, su dichiarazioni diverse rese durante l’esame di garanzia dopo l’arresto. “E’ stato 48 ore dopo il mio arresto -ha spiegato Mercadante- avevo davanti a me quattro magistrati. Era stato imbastito un castello accusatorio secondo cui io avrei curato Provenzano”.
Ha poi ammesso di avere conosciuto il sindaco di Palermo Vito Ciancimino, condannato per mafia. “Venne a fare un’angiografia cerebrale nel mio studio, ma non ricordo se era libero o detenuto” e alla domanda del pm se conosceva anche i figli, ha detto: “Si’, sia Massimo Ciancimino che l’altra figlia, andavano a scuola insieme con i miei figli”. E ha detto anche i avere conosciuto Angelo Siino, ritenuto l’ex ‘ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra’, oggi pentito di mafia. “Non capisco perche’ abbia buttato tutto quel veleno su di me, e’ venuto perfino due volte da me a farsi la tac e mi aveva perfino affidato il figlio affetto da una neoplasia”. L’interrogatorio prosegue con domande a Mercadante sul figlio del boss mafioso Salvatore Riina.
fonte: Adnkronos
32 commenti presenti
che diceva Travaglio di Schifani??? non ricordo bene…….
Scritto da sandro il 5 Dic 2008
La tecnica della suspiscione
riadattata per l’occasione
da chi non conosce il Meridione.
Scritto da Fabrizio Spinella il 5 Dic 2008
Scusate, errata corrige: suspicione.
(pensavo a Travaglio…)
Scritto da Fabrizio Spinella il 5 Dic 2008
Sinceramente non salto dalla sedia: o meglio, non adesso. La cosa grave è che uno indagato (ed eventualmente condannato) per mafia stia nel tale partito x.
Poi una volta dentro è chiaro che ne lascerà parecchia di mer*a in giro, facendo tutta una serie di cose “normali” quali candidarsi, appoggiare liste, candidati, nominare assessori se è un sindaco, et cetera…
Io, come dicevo nell’altro post, sono siciliano. Se dovessi tentare di rientrare nei canoni di illibatezza di certa stampa probabilmente dovrei non uscire più di casa.
Per me valgono solo le responsabilità personali. Essere vicino di casa, compagno di scuola, impiegato o socio di… mi dispiace ma non me ne frega niente. Perché potrei esserlo pure io, o mia madre.
Scritto da Fabio il 5 Dic 2008
Troppo facile. Dai su, finché non c’è una sentenza non si può dire niente.
Inoltre se anche lo ha fatto, lo ha fatto lui, mica Schifani. Se Schifani non gli ha detto: “ué, picciott’, procurami i voti della Mafia” non vedo che cosa ci sia da recriminare…
Certo, la cosa non è comunque esaltante… da nessun punto di vista. Ma se ci pensiamo bene, molti sono stai eletti grazie ai voti degli evasori fiscali… 😉
Scritto da Orlando il 5 Dic 2008
da chi non conosce il Meridione
Non sai quanto ti sbagli….sono meridionale e magari più a sud di te….
Scritto da sandro il 5 Dic 2008
Un altro post filogovernativo, rihoibò…
Scritto da Francesco B il 5 Dic 2008
Io non dico che non è grave. I partiti devono riuscire a tenere fuori questi personaggi. Se non ci riescono una, due, tre volte, c’è qualcosa che non va.
Però scuoto la testa di fronte a quelli che cercano di individuare gli “appestati”, perché è sciocco andare a puntare il dito contro quelli che magari anche per caso sono divenuti contigui al personaggio incriminato.
Il fatto è che se fossimo in un paese civile il discredito di un partito sarebbe una cosa rilevante. Qui invece no (anche perché di puri non ce n’è), e allora si cerca di andare sul numero, alimentando centinaia di attacchi ai singoli, anche quando si è costretti ad andare per via acrobatica.
Scritto da Fabio il 5 Dic 2008
Premetto che non voglio fare parallelismi(e ci mancherebbe) ma solo dimostrare la mia tesi.
A Sandro
Negli ultimi anni della sua vita, Falcone fu violentemente accusato e infamato proprio dalla certa politica(sin)e magistratura che oggi ne vuole rivendicare la memoria. E gli unici a difenderlo erano Cossiga e Martelli.
Falcone? Pensa te era addirittura reo di aver accettato le offerte dello stesso Martelli di dirigere l’Ufficio Affari Penali ed aver inquisito per calunnia il pentito Pellegritti che aveva accusato Andreotti.
Ne nacque una campagna stampa di rara violenza, con i giudici (tra cui Caselli) che votarono mozioni contro Falcone, Leoluca Orlando che sostenne apertamente che Falcone copriva i politici mafiosi e l’Unita’ che scriveva articoli di fuoco…….(mi ricorda qualcuno….)
Ora chi vuole capire capisca,io ovviamente non polemizzo con la memoria di Falcone ma ci tengo a manifestare TUTTO IL MIO RIBREZZO VERSO LEOLUCA ORLANDO,CASELLI,CERTI POLITICI,CERTA MAGISTRATURA,STAMPA e certi SATIRI…
Quelli come te a quei tempi se fosse “esistito” Internet si sarebbero subito schierati al fianco dei Vari Orlando and co………
Scritto da Reiser il 6 Dic 2008
azz errato nick usato chiedo venia;)
Ora è quello corretto?
saluti
sf
Scritto da Reiser il 6 Dic 2008
thx 😉
Scritto da Reiser il 6 Dic 2008
Caselli votò contro Meli il 19 maggio del 1988 al CSM.
Era favorevole alla nomina di Falcone per l’Ufficio Direttivo di Consigliere Istruttore del Tribunale di Palermo.
Scritto da tequilero il 6 Dic 2008
28 ottobre 1991 sessanta magistrati firmano una lettera contro la’suáSuperprocura,definendola’uno strumento inadeguato,pericoloso,controproducenté:una lettera che tanta amarezza cagionó a Giovanni Falcone).Le prime firme sotto il documento sono quelle di Antonino Caponnetto,di Giancarlo Caselli e di Elena Paciotti”(da “Il cono d’ombrá di Mario Patrono,Cerri editore,pag. 103-105).
Scritto da Reiser il 7 Dic 2008
Grazie Reiser, vedo che non hai smentito quello che ho scritto su Caselli a proposito del suo voto a favore di Falcone.
Una curiosità.
Perchè tra quelli che ti fanno ribrezzo non hai inserito anche Caponnetto?
Scritto da tequilero il 7 Dic 2008
Ora non è che criticare in vita Falcone sia un abominio necessariamente. Non era mica Dio (altrimenti non sarebbe esistito, in effetti…)!
Falcone accettò di lavorare con Martelli, il partito socialista era stato votato ampiamente dalla mafia, in molti temevano che quello fosse un tentativo di “normalizzazione” di Falcone, accettato per ambizione da lui. Che prove avete per affermare che questa ipotesi sia assurda? La sua morte? All’epoca fu ucciso anche Salvo Lima, se ben mi ricordo, come chiaro messaggio ad Andreotti o alla sua corrente, quindi non è detto che la morte di Falcone non fosse un avviso per il PSI…
Scritto da enrico il 7 Dic 2008
Non ti ho smentito;) perchè avrei dovuto farlo? non ho neanche detto che Caselli votò contro la sua nomina all’ufficio penali…io ho detto che gli attacchi arrivarono dopo e a causa di questo ,in gran parte…
Su Caponnetto….aggiungilo pure….non so ho scritto i primi che mi sono venuti in mente;)
Scritto da Reiser il 7 Dic 2008
Reiser,
non è un prblema mio aggiungere o togliere dalla lista quelli che ti fanno ribrezzo.
Basta dire apertamente che per te anche Caponnetto era un nemico di Falcone avendo firmata quella lettera.
Comunque, se ti interessa saperlo, tra i primi firmatari di quella lettera c’era anche Paolo Borsellino.
Scritto da tequilero il 7 Dic 2008
Caro Tequilero se è vero Borsellino(c’è comunque differenza tra firmare un manifesto controla super procura di F e denunciarlo al CSm come hanno fatto altri) se ne sarà pentito…….come tutti quelli che hanno attaccato Falcone e anche violentemente e che poi andavano al funerale a versare lacrime….
Quelli come gli amichetti di Orlando che prima sostenevano che si inventava gli attentati della mafia contro la sua persona,poi smentiti(SIGH) dalla storia…
Io comunque sebbene mi interessi molto questo dibattito non volevo polemizzare sulla memoria di Falcone avevo posto un’altra questione basata su un ragionamento schematico per voi all’epoca i Travaglini avrebbero creduto a orlando and co?
Scritto da Reiser il 7 Dic 2008
.per me i 60 magistrati che firmarono quel manifesto sbagliarono ma ci fu chi lo attaccò più pesantemente e chi semplicemente non era d’accordo con lui….i primi mi fanno schifo perchè sono i responsabili(come i politici) del Can Can che l’ha reso SOLO…gli ultimi sinceramente mi fanno più pena che altro….Il rimpianto è una brutta cosa….
Scritto da Reiser il 7 Dic 2008
Ragazzi, ora vi porrò la domanda più incredibile, più retorica, più ingenua, più intelligente, più inutile, più “da un milione di dollari” che mai mente umana abbia partorito:
“MA COME SI FA A VOTARE PER FORZA ITALIA?”
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 7 Dic 2008
Reiser,
un conto è dire che quei Magistrati sbagliarono un conto è dire che ti fanno ribrezzo.
I dubbi sulla superporcura espressi con quella lettera erano molto chiari ed anche condivisibili dal mio punto di vista.
Esprimere un dissenso motivato sul punto non significava era “nemico di Falcone”.
Lo stesso Borsellino disse, dopo la morte di Falcone:
“Cercò di ricreare in campo nazionale e con leggi dello Stato quelle esperienze del pool antimafia che erano nate artigianalmente senza che la legge le prevedesse e senza che la legge, anche nei momenti di maggiore successo, le sostenesse. Questo, a torto o a ragione, ma comunque sicuramente nei suoi intenti, era la superprocura, sulla quale anch’io ho espresso nell’immediatezza delle perplessità, firmando la lettera sostanzialmente critica sulla superprocura predisposta dal collega Marcello Maddalena, ma mai neanche un istante ho dubitato che questo strumento sulla cui creazione Giovanni Falcone aveva lavorato servisse nei suoi intenti, nelle sue idee, a torto o a ragione, per ritornare, soprattutto, per consentirgli di ritornare a fare il magistrato, come egli voleva”
In riferimento a Caselli hai parlato di mozioni firmate dallo stesso.
Quella lettera aperta non è una mozione.
Ed al CSM difese apertamente Falcone e tutto il Pool antimafia contro quelli che parlavano di protagonismo nei loro confronti.
Se conosci altri scritti di Caselli e di Caponnetto riferiti a Falcone per cui gli stessi ti fanno ribrezzo sarei curioso di conoscerli anche io, proprio per farmi un’idea migliore sui motivi del tuo disgusto nei confronti di questi due Magistrati.
Su Caponetto sempre Borsellino, nella stessa occassione, disse:
“C’eravamo tutti resi conto che c’era questo pericolo e a lungo sperammo che Antonino Caponnetto potesse restare ancora a passare gli ultimi due anni della sua vita professionale a Palermo. Ma quest’uomo, Caponnetto, il quale rischiava, perché anziano, perché conduceva una vita sicuramente non sopportabile da nessuno già da anni, il quale rischiava di morire a Palermo, temevamo che non avrebbe superato lo stress fisico cui da anni si sottoponeva. E a un certo punto fummo noi stessi, Falcone in testa, pure estremamente convinti del pericolo che si correva così convincendolo, lo convincemmo riottoso, molto riottoso, ad allontanarsi da Palermo. Si aprì la corsa alla successione all’ufficio istruzione al tribunale di Palermo. Falcone concorse, qualche Giuda si impegnò subito a prenderlo in giro, e il giorno del mio compleanno il Consiglio superiore della magistratura ci fece questo regalo: preferì Antonino Meli.”
http://digilander.libero.it/inmemoria/falcone_isolato.htm
Scritto da tequilero il 7 Dic 2008
Non mi risulta che Marco Travaglio fosse tra chi critivava Falcone attaccandolo pesantemente…poi se sbaglio chiedo perdono..ma non ho trovato nulla in merito!! Credo che la tua tesi sia un attimo inappropiata..anche se mi trova molto concorde…e per tale motivo che mi infastidisce sapere di amicizie..favori, voti di scambio ecc….vivo una realtà dove queste cose sono la normalità,tollerata e giustificata con discorsi del tipo: “Se dovessi tentare di rientrare nei canoni di illibatezza di certa stampa probabilmente dovrei non uscire più di casa.
Per me valgono solo le responsabilità personali. Essere vicino di casa, compagno di scuola, impiegato o socio di… mi dispiace ma non me ne frega niente. Perché potrei esserlo pure io, o mia madre.” Dico Basta!! Basta alla contiguità con il mafioso ,camorrista di turno all’ amico dell’amico….
Scritto da sandro il 7 Dic 2008
Io non ho detto che T attaccò Falcone diico che se ci fossero stti i blog con l’attacco mediatico che ci fu(ma se buoi Tequilero puoi negare pure questo;)) molta gente,forcaiola,avrebbe creduto all’Orlando e compagni….
Tequilero quando Falcone subì l’ttentato a casa sua alcuni seguaci di Orlando, sostennero che era stato lo stesso Falcone a organizzare il tutto,per farsi pubblicitá e per rafforzare la sua candidatira a procuratore aggiunto….
se per te è normale….per me no
Convocato il 15 ottobre 1992 dinanzi alla prima Commissione del Csm(umiliante per la reputazione di un magistrato figurarsi per un personaggio chiave nella lotta antimafia),quella competente per i trasferimenti d’ufficio dei magistrati,Falcone subisce un vero e proprio terzo grado. Rintuzza le accuse di Orlando,definendole’eresie,insinuazioníe’un modo di far politica attraverso il sistema giudiziarió.Confina nel limbo dei sospetti le’dichiarazioni emergenti dagli atti giudiziari,che riferiscono dei rapporti tra esponenti mafiosi e l’onorevole Limá.Accenna a tutta una serie di’strane frequentazioni di Pellegrití e a’convegni carcerari in cui certe persone hanno incontrato Pellegrití.Grida che’non si puó investire della cultura del sospetto tutto e tutti. La cultura del sospetto non è l’anticamera della veritá. La cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismó.Denuncia’il linciaggio morale continuó nei suoi confronti,da quando ha emesso ilo mandato di cattura nei confronti di Vito Ciancimino,perché quel mandato di cattura’non è piaciutó,in quanto dimostra che,nonostante la presenza del sindaco Orlando,la situazione degli appalti del Comune continuava ad essere la stessa e Ciancimino continuava a imperare sottobanco.E conclude:’Orlando ormai ha bisogno della temperatura sempre piú alta. Sará costretto a spararla ogni giorno piú grossa.Per ottenere questo risultato lui e i suoi amici sono disposti a tutto,anche a passare sui cadaveri dei loro genitori. Questo è cinismo politico. Mi fa paura……
Ripeto Io provo RIBREZZO.
Scritto da Reiser il 7 Dic 2008
Azz ragazzi troppi errori….chiedo venia;) ecco cosa succede quando scrivo la domenica dopo pranzo…
Scritto da Reiser il 7 Dic 2008
Reiser,
non capisco cosa vuoi dire con “ma se buoi Tequilero puoi negare pure questo;)
Cosa avrei negato?
Le cose che ho detto non sono vere?
Mi parli di Orlando, quando io ti ho chiesto di Caselli e Caponnetto.
Va be, Reiser continua a provare ribrezzo contro chi ti pare.
E’ stata una bella perdita di tempo.
Saluti.
Scritto da tequilero il 7 Dic 2008
Tequilero se ti piace il “casellismo” fatti tuoi a me nun me garba;) e qui mi fermo non voglio incorrere in casini…e non riuscirai a farmi dire altro.
Devo ammettere che il centro del mio “Ribrezzo” è senza dubbio Orlando e i suoi ma al CSM non erano tutti “Orlandini” quelli che attaccavano Falcone
è vero che il manifesto contro la superprocura ha avuto un ruolo marginale nella polemica è anche vero però che tutto fa brodo…
Spiacente di averti fatto perdere del tempo;)
Non hai ancora risposto però…da che parte sarebbe stato Travaglio per te?
Scritto da Reiser il 7 Dic 2008
Perchè non parlare invece di carnevale, di giammanco ? Che fine ha fatto il sig. procuratore pietro giammanco ? Ai tempi (dopo la morte di Borsellino ) ricevette un incarico di più alto prestigio! Perchè nessuno ne parla? Queste sono le domande che dovremmo porci.
Non credete che sia molto più calzante e incisivo scavare nella storia di questi due personaggi ? E anche della storia – estremamente connessa e funzionale – dei nostri servizi segreti ? Il ritorno del principe di roberto scarpinato, l’agenda rossa di paolo borsellino di sandra rizza, il libro che parla anche dell’incontro di Borsellino con il senatore Mancino, il Vice presidente del Csm. Leggendo questi libri ( e tanti altri sul tema ) ho avuto la netta senzazione che bisogna scavare dentro la nostra vera storia, indagare – se mai sarà possibile – sui nostri servizi segreti, sulle nostre forze di polizia, sui carabinieri, sulle forze armate, anzi, mi spiego meglio, sui vertici di questi organismi e su quelli dei nostri amici d’oltreoceano, e perchè no, su tanti e tanti magistrati. E meno male che ci sono anche e per fortuna sia fra i magistrati che nelle forze dell’ordine tantissimi eccellenti servitori dello stato.
Per favore non soffermiamoci a parlare di Orlando, Maddalena, Caselli, Martelli. Tutti possiamo fare o aver fatto errori di valutazione. Occorre vedere se tali eventuali errori sono stati fatti in buona o mala fede. IL fatto gravissimo è che nel 1989 sia stato scelto Antonino Meli anzichè Falcone a capo dell’Ufficio istruzione a Palermo. Difatti i risultati nefasti di tale esiziale scelta sono sotto gli occhi di tutti.
E del Procuratore Grasso che dite ? Leggendo il libro il ritorno del principe ho avuto la netta sensazione che la sua linea su un grosso processo non fu affatto condivisa da tanti suoi colleghi della procura di palermo.
E’ proprio il libro di Scarpinato che mi ha spinto a scrivere. Come dice lui è tutto un sistema di potere. E’ tutto quel sistema che si autodifende per autoperpetuarsi e distruggere tutti coloro che anche lontanamente tentano di avvicinarsi alla piovra. Condivido. Ma rischio ancora una volta di andare fuori tema. Ma poi mi viene da pensare: sono davvero fuori tema o forse sono vicino al vero tema ?
Scritto da vincenzo il 7 Dic 2008
Reiser,
se Caselli ti sta sulle palle in generale è un conto.
Io avevo capito che lui ti facevo ribrezzo, insieme a Caponnetto, perchè era stato un nemico di Falcone, avendo firmato mozioni contro di lui.
Hai citato la lettera aperta dei 60 magistrati, e null’altro, riportando un passo di un libro che si era casualmente dimenticato di indicare anche Borsellino tra i firmatari, ed io te l’ho fatto notare.
Il tempo perso era riferito alla tua infelice frase diretta a me in cui mi citi e dici che se voglio potevo negare anche l’attacco mediatico subito da Falcone.
Se scrivi “anche” lasci intedere che io abbia negato qualcosa in prcedenza e non mi risulta.
E quando mi si attribuiscono discorsi che non ho mai fatto tendo ad infastidirmi.
Non ho risposto alla tua domanda perchè non mi interessa più di tanto.
Da quel poco che ho letto di Travaglio, penso che avrebbe appoggiato il pool, avrebbe criticato la nomina di Meli, e sarebbe stato contrario alla Superprocura.
Oggi, mi sembra, che sia dalla parte della Forleo e di DeMagistris e contro le decisioni del CSM e le incursioni del potere politico.
Ma sono vicende che ho seguito pochissimo.
Credo, comunque, che sia un discorso che non ci porti da nessuna parte, sarebbe come se ci domandassimo quale sarebbe stata la posizione di Berlusconi, nella sua veste di PdC, e di Forza Italia nei confronti della Magistratura nel periodo del pool e del maxi processo e delle accuse del corvo a Falcone sull’uso dei pentiti.
Avrebbe senso per te?
Saluti.
Scritto da tequilero il 7 Dic 2008
E non ti chiedi da che parte sarebbe stato Travaglio ai tempi di Cicerone? E secondo te sarebbe sto pro o contro Dreyfuss? Eh, begli interrogativi…
Scritto da enrico il 7 Dic 2008
Ovviamente parlavo di Dreyfus, quello dell’affaire, con una esse sola, non intendevo l’attore Richard…
Scritto da enrico il 7 Dic 2008
@ Wil
Me lo chiedo continuamente anch’io… ma come cxxxo si fa!?? (le x le ho messe io, non mast)
@ Raizer
non so come definire i tuoi sforzi di criticare quelli che secondo te, se presenti in un determinato momento storico, “ritieni” avrebbero aggredito Falcone… mi sembra un voler cercare ad ogni costo dei capri espiatori per dire che oggi ci sono degli sputtanatori e voltagabbana quali Orlando Travaglio etc che non meritano attenzione: ne deduco che quindi tutto ciò che è stato detto su Schifani siano (x te) fandonie…
Scritto da matteo il 8 Dic 2008
se posso dire tutto quello che voglio ci sono due comuni al nord che sono dei furboni pero’nessuno parla nessuno sa niente,e se contesti gli imbrogli, come ho fatto io vieni pure condannato.
Scritto da antonio il 17 Set 2009