Mi suicido – Due parole su dagospia.com
22 Agosto 2013nota Facebook di Luca Bottura – condivido totalmente (s.f.)
Che poi io lo so, di Dagospia non puoi scrivere niente perché fa parte delle entità intoccabili. Già s’incazzò quando gli dedicai una voce di “Mission to Marx” e smise di ribattere la rubrichetta che ho sul Corriere.
Poi magari quello ha un dossierino pure su di me, avrà saputo che nell’intimità amo congiungermi con le cavallette mentre un gruppo di diciottenni tirolesi gorgheggia “Material girl” facendo lo jodel.
E poi adesso Rda è un guru. Il Fatto Quotidiano lo intervista ogni 2×3 chiedendogli di vaticinare il futuro della politica. E lascia stare che faceva da cestino dei rifiuti per i farneticanti comunicati di Cossiga, e chissà quanti altri. Vale tutto: è Roma. E’ la grande bellezza.
Però, ecco, con simpatia, chiedendo scusa da subito, volevo dire che quella roba messa in pagina ieri, cioè il pezzo del Corriere.it sulla ragazzina irlandese che faceva sesso orale al concerto di Eminem, il titolo che moraleggia sul fatto che lei, povera, è in clinica perché dopo l’uscita di quelle foto è praticamente impazzita per lo stalking altrui, ma soprattutto la decisione di illustrare l’articolo proprio con le foto del rapporto in questione, la cui diffusione si fingeva di condannare, quindi, in definitiva, l’idea di aprire la home page con le foto di un pompino, per quattro click in più …
Ecco, quella roba lì, al netto di tutte le cautele, mi fa un filo vomitare.
Youporn è intellettualmente più onesto.
Quando usciranno le foto in cui rotolo nel fango insieme al giudice Esposito, sappiate che me la sono cercata.
Addio.