Napoli: dalla politica con amore!
20 Aprile 2009di Mario Caruso per www.napoli.com
Bassolino vuole bene ai napoletani ed è molto preoccupato per il futuro di Napoli, una città che traballa in un confuso contesto sociale, sempre più aspro nel mezzogiorno d’Italia.
E’ una sofferenza atroce quella che prova, in più è sottoposto ad un lavoro straordinario che neanche gli pagano. Mai un attimo di sosta, di distrazione familiare…sempre a pensare al “domani”, in lotta contro “finti oppositori che fanno opposizione dall’interno solo per accrescere il loro peso contrattuale”. Lui la pensa così!…
In proposito cita solo un personaggio (un consigliere che conta poco come tanti altri…) che ha dichiarato “cosucce” ad una tivù di Stato. Una comunicazione fuori i tradizionali binari…morti!
Non ha cullato in questi anni interessi personali o di natura politica e non ha consentito ai fedelissimi di godere di libertà di cassa. Nella “città dei sogni”..i suoi…il governatore della Campania si ritiene fuori da tutto e da tutti, finanche fiero di aver manovrato nuovi schemi di vita che invece avrebbero potuto sollevare Napoli e i napoletani da un profondo pozzo di vergogna.
Napoli-Napoli-Napoli, un “amore” per una città dove non ci è nato, ma che lo ha ospitato con troppa generosità. Ma Napoli non ha mai legato con l’uomo venuto dalle Frattocchie.
Ora però, dopo tutte quelle manovre distruttive che… altri avrebbero compiuto, il governatore è all’opera per ricambiare quel debito di patologico affetto passionale che i napoleani gli attribuirono fin dal suo apparire dalle visceri della Terra.
“Ancora un anno di lavoro, poi si può andare al voto in anticipo sulla scadenza naturale”. E dopo un anno che accade? Bassolino dice: “Non vi preoccupate, verrò in Consiglio dove chiederò una discussione per vedere a che punto siamo, poi prenderò la decisione che riterrò più giusta sempre nell’interesse dei cittadini”.
Ma, questo governatore, non potrebbe farsi un pò i fatti suoi e lasciare liberi i napoletani di decidere sul loro futuro senza turpiloqui…torbidi, ormai notissimi e mai digeriti negli anni?
Napoli è veramente una città scema, abitata da fessi? Non lo è! In questa città c’è ancora un gallo che sogna di cantare sull’immondizia? In un anno può accadere di tutto, ed è facile “costruire” montagne di quel genere…
Il mercato della politica è aperto. Candidati, liste, tesseramenti, inciuci immancabili. Ad un mese dalle elezioni non c’è un programma per costringere i cittadini alle urne. I frati franceschini cercano casa e consensi, il convento è già stato occupato da un leader con baffetti…lotta in famiglia? E’ solo una questione di potere.
Neanche questa volta Bassolino è sul palco, nessuno lo vuole. Non è mancato però alla festa della CGIL a Roma, dove ha trascinato anche il sindaco Iervolino. Ha partecipato anche alla riunione dei governatori organizzata a Bari da Vendola, la sua una presenza di non eccessivo peso… convocato perché “a conoscenza dei fatti”.
Il governatore della Puglia ha giocato un brutto tiro a Bassolino, non solo gli ha tolto il trono di “re del Sud” ma anche il coordinamento della coalizione della riscossa. I due governatori avranno tempi più rapidi a disposizione per prossimi incontri: collegamenti via mare tra Napoli e Bari e una linea ferroviaria ad alta velocità.
Napoli-Bari-Napoli-Bari-Napoli, binari e acqua risolvono i problemi dei baresi e dei napoletani che devono raggiungere i loro posti di lavoro e il rientro. Sabato e domenica lavoratori a casa e affollamento di turisti per Bari e per Napoli. Per poi raggiungere i Paesi del Mediterraneo al Sud e al Nord via Roma-Firenze-Bologna-Milano per capitali europee fino a Capo Nord, oppure Francoforte via cielo per le Americhe.
Tutto “sempre nell’interesse dei cittadini”. Una opportunità strategica per i lavoratori di due Regioni che non hanno un lavoro.
Bassolino, intanto, è impegnato sul fronte della sanità. Avanzo o disavanzo, il governo centrale non ha ancora deciso sul commisariamento. I cambiamenti operati certo non sanano i debiti di decine e decine di milioni di euro accumulati negli anni.
E tutto va sul gruppone delle prossime due-tre generazioni.
Un commento presente
Bassolino e la Jervolino hanno retto finora perché nessuno se l’è sentita di sostituirli, in un periodo di sfacelo che essi devono completare.
Scritto da Fabrizio Spinella il 21 Apr 2009