Né libertà né coscienza
27 Marzo 2009di Filippo Facci (da Facebook)
Ci sono temi, ed è noto, per i quali un Parlamento non può permettersi di legiferare sulla base degli umori popolari: è impensabile che certe scelte economiche e legislative siano asservite a dei sondaggi. Per altri temi riguardanti le scelte personali, viceversa, un Parlamento ha il dovere di sondare l’autentica volontà popolare e di legiferare nel senso più democratico e referendario possibile.
Ebbene: col decreto antistupri, e col testamento biologico, le parti sono state invertite. La custodia cautelare come extrema ratio, tema delicatissimo, è stata abolita a furor di popolo in tre minuti netti, ciò in virtù di un’emergenza stupri che peraltro non c’era; e il Senato ha appena approvato, dall’altra, un finto testamento biologico che consegna il tuo corpo inanime nelle mani dello Stato e ti impone dei trattamenti sanitari obbligatori fregandosene del tuo consenso: e fregandosene, soprattutto, del particolare che la maggioranza degli italiani di destra e di sinistra (dati-alla-mano) non è d’accordo per niente.
Dettaglio: i parlamentari del Pdl che in privato si dicevano contrarissimi a questo testamento biologico, sino a ieri, si contavano a mazzi.
Morale. Berlusconi aveva detto che la libertà di coscienza è intangibile, mentre ieri ha detto che molti parlamentari sono lì per fare numero. Mettiamola così: se non sanno che farsene neppure della libertà di coscienza, molti parlamentari sono lì per fare numero.
2 commenti presenti
facci di destra ha solo l’astio contro i magistrati e i comunisti, per il suo trascorso craxiano.Per il resto mi chiedo cosa ci faccia insieme a questo governo apostolico romano
Scritto da pellescura il 27 Mar 2009
In Facci sto notando una svolta “Gianfrancofinica”.
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Scritto da Wil Nonleggerlo il 27 Mar 2009