OBBLIGAZIONI GRECHE: SI PUO’ OTTENERE IL RIMBORSO DELLE PERDITE
15 Marzo 2015di Gianluigi De Marchi
Speravamo tanto che, dopo le tragedie di Argentina, Cirio, Parmalat e Lehman non potessero più avvenire casi d’investimenti in titoli ad altissimo rischio rifilati a risparmiatori sprovveduti.
Invece è avvenuto nuovamente con il caso delle obbligazioni greche, che hanno provocato perdite consistenti in chi, fiduciosamente, le ha acquistate, magari su suggerimento dell’intermediario.
Ancora una volta tornano in ballo la professionalità e la correttezza di chi opera sul mercato: per operazioni rischiose (e quelle sulle obbligazioni della Grecia da anni lo sono, esattamente dall’aprile 2010) è obbligo della banca mettere in guardia il cliente sui rischi che corre acquistando titoli “spazzatura”.
Ebbene, il Tribunale di Torino ha emesso la prima sentenza di condanna a carico di una delle maggiori banche italiane, perché una coppia aveva acquistato 50.000 euro di obbligazioni greche che nel giro di soli due anni persero il 560% del valore.
L’ordine, per fortuna della coppia, è risultato nullo per una serie di motivi formali e sostanziali (mancata indicazione della facoltà di recesso, mancata prova da parte della banca di aver illustrato a fondo i rischi dell’operazione, mancata firma della moglie sull’ordine).
La banca ricorrerà in appello aggrappandosi a qualche cavillo, ma intanto i clienti ricuperano il capitale investito più gli interessi legali ed hanno fondate speranze di vincere anche in secondo grado.
Consiglio per i lettori: evitate ogni tipo d’investimento ad alto rischio. Chiedete espressamente di conoscere (e fatevelo consegnare in forma scritta su carta intestata!”) il rating dei titoli che vorreste comprare. Fatevi consegnare un grafico con l’andamento delle quotazioni del titolo (se sta scendendo precipitosamente, vuol dire che c’è qualcosa che non va).
E se, nonostante questi avvertimenti (che formulo da anni su queste colonne…) vi trovaste in situazioni simili, cercate di capire subito se avete possibilità di rivalervi sulla banca interpellando un esperto in grado di avviare un’azione legale nel vostro interesse.
Un commento presente
il Tribunale di Torino ha emesso la prima sentenza di condanna a carico di una delle maggiori banche italiane, perché una coppia aveva acquistato 50.000 euro di obbligazioni greche che nel giro di soli due anni persero il 560% del valore.
L’ordine, per fortuna della coppia, è risultato nullo per una serie di motivi formali e sostanziali (mancata indicazione della facoltà di recesso, mancata prova da parte della banca di aver illustrato a fondo i rischi dell’operazione, mancata firma della moglie sull’ordine).
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Ora, piazzare 50.000.000 euro per un investimento, sentendo solo il parere della banca, è da sprovveduti.
Ma è ovvio che in ITALIA ci siano tanti sprovveduti, fintanto che le scuole non insegneranno mai le basi dell’economia,e di come investire il denaro .
In questo, c’è una responsabilità politica di non poco conto, che a mio parere è anche interessata, perchè ciò non accada.
Scritto da vittorio il 19 Mar 2015