OCCHIO AI MADOFF DI CASA NOSTRA
18 Settembre 2011di Gianluigi De Marchi
Negli Stati Uniti il signor Madoff ha ingannato migliaia di risparmiatori e (fatto molto più grave) centinaia di banche e compagnie di assicurazioni vendendo fondi ad altissimo rischio mascherati per tranquilli investimenti a rendimento sicuro. Una tecnica vecchia quanto il mondo, ma che purtroppo garantisce sempre il successo a coloro che riescono a presentarsi con sufficiente faccia tosta e sufficiente sicurezza nell’illustrare la loro truffa.
Il signor Madoff anche in Italia vanta seguaci in gamba che periodicamente appaiono sui giornali, quando le loro gesta provocano denunce. Uno dei casi più recenti è quello avvenuto a Roma, dove una combriccola di spericolati ex promotori abituati più ad imbambolare il prossimo con le loro chiacchiere che a studiare i mercati e dare buoni consigli ai risparmiatori ha scavato un buco di centinaia di milioni di euro, volatilizzati nel nulla. La tecnica è sempre la stessa: si presenta un distinto signore (ma a volte sono anche graziose signore, nella convinzione che una donna dia maggiori affidamenti agli interlocutori) e magnifica investimenti al riparo da ogni pericolo. Discorso che in questi tempi di bufere finanziarie fa sempre un certo effetto. L’ignaro investitore consegna i soldi (attenzione, spesso avventatamente, cioè in contanti o con assegni intestati al promotore, vitatissimo dalle leggi ma anche dal buon senso!), riceve un documento su carta intestata di una società dal nome più o meno accattivante, riceve regolari conferme dell’esito dell’investimento con una crescita sempre costante che tranquillizza. Peccato che al momento di disinvestire l’affabile promotore sparisca nel nulla.
Però…
Però i truffatori potrebbero essere smascherati fin dal primo incontro, se si prendessero le opportune precauzioni. La prima è quella di verificare che il signore o la signora sia effettivamente iscritto all’Albo (basta visitare il sito www.albopromotori.it), poi verificare che la società per la quale lavora sia autorizzata a sollecitare investimenti (basta visitare il sito www.consob.it) poi verificare che chi spedisce le conferme esista veramente e n on sia un semplice specchietto per allodole privo anche di un telefono.
E infine, se il gentile signore o la graziosa signora sollecita il versamento in contanti o con assegno intestato a se stesso, non esitate: cambiate stanza con una scusa qualunque e telefonate ai carabinieri. Avrete salvato non solo i vostri soldi ma anche quelli di tanti altri come voi, che vi saranno eternamente grati per aver eliminato uno dei tanti “Madoff di casa nostra”£