ORO NELLE RISERVE DELLA BANCA D’ITALIA: HA SENSO TENERLE?
30 Agosto 2012di Gianluigi De Marchi
Il mito dell’oro ha qualche decina di migliaia di anni: appena l’uomo primitivo ha iniziato a vivere in società e la cosiddetta civiltà si è evoluta, l’oro ha materializzato l’idea di ricchezza, sicurezza e benessere.
Ciò si rileva non solo a livello personale (a parte Paperon de’ Paperoni, sono tanti coloro che tesaurizzano il metallo giallo) ma anche a livello degli Stati, che da secoli basano la solidità della loro moneta accumulando proprio l’oro. Più riserve auree hanno, più la valuta è solida; almeno in teoria..
Oggi il sistema è cambiato, ed a parte i tecnicismi modificati (a riserva oltre all’oro ci può essere anche il dollaro) le valute hanno una consistenza che non è più legata alle riserve (così come il prezzo di borsa delle azioni non è più legato al patrimonio o alla redditività delle società). Si pensi alla situazione attuale con l’euro in fase di difficoltà: le riserve auree dei vari Stati non sono certo diminuite, ma il cambio con le altre valute è sceso. E all’interno dell’Euro alcuni Paesi sono in difficoltà ancora superiore, come l’Italia che però, guarda caso, è piena di oro. Ricordiamo che oggi l’Italia è il terzo paese al mondo per riserve (dopo Usa e Germania e questo ci fa piacere) con 2.451 tonnellate. Poiché il metallo giallo vale 42 euro il grammo, ciò significa che l’Italia possiede la stratosferica ricchezza di 102.942.000.000 euro, ovvero 102,4 miliardi di euro.
Ha senso stare seduti su una montagna d’oro e subire gli attacchi della speculazione che, basandosi sull’enorme debito dell’Italia, fanno schizzare il famigerato spread alle stelle? Se è vero che il debito è eccessivo, se è indispensabile ridurlo per riportare l’Italia in una condizione finanziaria più tranquilla, una strada potrebbe essere quella di liquidare, almeno parzialmente, l’oro nelle casseforti della Banca d’Italia per ridurre l’indebitamento. Non basta mettere sul mercato immobili pubblici inutilizzati, società statali che potrebbero essere gestite meglio dai privati e così via: conservare una ricchezza sterile come l’oro ha poco senso in fase di emergenza come quella attuale.
E se si teme che una vendita possa far crollare il prezzo (ma dosandola nel tempo questo rischio non esisterebbe) si potrebbero seguire strade alternative come emettere speciali Buoni del tesoro garantiti dalle riserve che, per la loro massima sicurezza, avrebbero un rating massimo e quindi potrebbero essere emessi ad un costo nettamente inferiore all’attuale media (diamo un 2% contro il 6%).
Presidente Monti, possiamo sperare che si faccia un pensierino su questa soluzione?
Grazie.
3 commenti presenti
Gianluigi De Marchi: ha già proposto l’emissione di un prestito obbligazionario irredimibile. Ora propone l’utilizzo delle riserve auree. Ma nessuno è più sordo di chi non vuol sentire. E’ tipico dell’arroganza far finta di nemmeno sentire proposte ragionevoli salvo poi,dopo quanche tempo, riproporle con qualche modifica come proprie. A me andrebbe bene anche in questo modo, purchè le proposte di De Marchi fossero prese in seria considerazione.
Scritto da Riccardo Lucatti il 31 Ago 2012
E se il popolo sovrano non avesse più la disponibilità di questo oro visto che è conservato all’estero Usa GB e CH?
Scritto da Max il 31 Ago 2012
Sicuramente avranno già vagliato l’idea di utilizzare l’oro delle nostre riserve, ma chi tiene queste grandi riserve di oro dirà che per il momento non è disponibile, quindi impossibilitato a restituircelo….
Sicuramente la prossima volta che gilè lo richiederemo si di defilerà con altre scuse insomma!!!
A furia di chiedere insistentemente quello che ci appartiene “lo stato Italiano” (ovvero noi cittadini) sembrerà una provocazione a voler iniziare una terza guerra mondiale!! e de cosi che iniziano le guerre….
Poi per non parlare di quei paesi più poveri gli stessi che vivono solo con il commercio dell’oro, rimarrebbero schiacciati da una concorrenza senza rivali dovuta ad una svalutazione che ne verrebbe se cominciassimo a vendere oro a tonnellate!!
Insomma ragazzi!! dobbiamo riprendere le armi provocando una terza guerra mondiale forse!!??
Probabilmente devastando il mondo come accade con la seconda guerra mondiale si potrebbe pensare che in questo modo un po alla volta si ricomincerebbe a ricostruire tutto da capo, e magari questa volta ricostruire il mondo con un’altra mentalità, quindi di pensare agli interessi di tutti e non degli uni o degli altri….
Questo è possibile, ne abbiamo avuto le prove con l’impero Romano, civiltà e culture diverse che vivevano tutti ALL’UNISONO per un unico scopo…..
Scritto da Gustavo il 26 Ott 2012