PAGARE I DEBITI E’ COSI’ DIFFICILE?
6 Luglio 2013di Gianluigi De Marchi
La prossima settimana il Consiglio di amministrazione della FIAT si riunirà per assumere importanti decisioni. All’ordine del giorno il pagamento di fatture per alcune migliaia di forniture per un importo totale pari a decine di miliardi di euro. Il Presidente John Elkann ha dichiarato che si tratta di un’importante decisione sulla quale i dirigenti della società hanno lavorato per mesi…
Anche se non siete esperti di industria e finanza, avrete certo capito che si tratta di una “bufala”, cioè di una notizia inventata e fantasiosa. Anche se non siete esperti di industria e finanza, sapete che non c’è bisogno di convocare un Consiglio di amministrazione di una società per pagare una fattura, basta il visto di un capoufficio incaricato di controllare che l’importo sia corretto e che la merce sia arrivata.
Ecco perché facciamo fatica a capire il motivo per il quale si è dovuto convocare il Consiglio dei Ministri presieduto dal Professor Monti e composto di altre decine di professori per deliberare di pagare debiti dello Stato per 40 miliardi (su oltre 70 in arretrato…).
Ma ci vuole un Consiglio dei Ministri per decidere una cosa che in un paese normale rientra fra i compiti di un ragioniere? Se la fattura della ditta ABC & D SpA per la fornitura alla scuola elementare di Villarfioccardo è corretta, perché l’ordine di pagamento deve arrivare dal Presidente del Consiglio?
Certo, ci racconteranno che c’è il patto di stabilità, che non si possono sforare i trattati di Maastricht, che non si può aumentare il debito pubblico eccetera; ma si tratta di “balle cinesi” utili solo a deviare l’attenzione dal problema di fondo, e cioè che lo Stato non ha i soldi per onorare i suoi debiti. E nel frattempo le aziende che fiduciosamente hanno consegnato lavagne alle scuole, letti agli ospedali, autobus alle aziende di trasporto lottano per sopravvivere, senza credito da parte delle banche e senza i soldi degli incassi. In pratica sono Pautasso, Rebaudengo & C. che finanziano lo Stato, altro che “stimoli alla produzione”…
Appello per i ministri presenti e futuri: piantatela di prenderci in giro, pagate i debiti, ridate ossigeno a chi non ne ha più e sta per attaccarsi alla canna del gas; decine di imprenditori si sono già suicidati pere colpa vostra e non ne possiamo più di leggere certe notizie. Non riunite inutili Consigli dei ministri, firmate ordini di bonifico, e fatelo in fretta!
2 commenti presenti
Te beata, gridai, per le felici
aure pregne di vita, e pe’ lavacri
che da’ suoi gioghi a te versa Apennino!
Così Ugo Foscolo inneggiava a Firenze nei suoi “Sepolcri”. Ecco a me, quei lavacri, quei mille rivoli che allietavano Firenze, per contrappasso fanno venire in mente i mille e mille rivoli di denaro che svenano la finanza pubblica: errori, sprechi, furti, privilegi di casta, priorità non aggiornate, etc.. Se non chiudiamo questi “cocon” (dicesi “cocon” o “boron” la grande apertura delle botti utilizzata per consentire l’ingresso dell’operaio addetto alla loro pulizia), non serve a nulla continuare a serrare il piccolo rubinetto dal quale sta sgorgando il piccolo rivolo che avrebbe dissetato la popolazione…
Scritto da Riccardo Lucatti il 10 Lug 2013
La fai facile tu. “piantatela di prenderci in giro, pagate i debiti, ridate ossigeno a chi non ne ha più e sta per attaccarsi alla canna del gas”. Certo, detto così che problemi ci sono? Peccato che, proprio perchè non ci sono soldi, per pagare *quei* debiti devono farne altri. E se non riescono a pagare poi quegli altri? Ah, beh, allora si fa un altro bel discorsetto anche in futuro, su come debbano smetterla di prenderci in giro e limitarsi a cacciare i soldi -.-
Bah, il paese dei commissari tecnici.
Scritto da Alessio il 25 Ago 2013