Intercettazioni: la Casta vuole continuare ad andare al lardo, ma senza lasciarci lo zampino!
24 Maggio 2010Vergogna, bavaglio, museruola, censura: qualsiasi definizione non rende a sufficienza il senso di genuina nausea suscitato dal nuovo DDL sulle intercettazioni.
In questa vicenda i politici mostrano tutta la propria ipocrisia: rapidissimi nel trovarsi davanti alle telecamere quando c’è da rivendicare immeritatamente successi contro la criminalità organizzata, mentre nelle sedi istituzionali sembrano pensare solo ad inventare norme e decreti per farla franca. O forse quello allo studio è semplicemente l’uovo di Colombo per snellire la giustizia: dopo l’indifferenza per le carenze di personale di moltissime procure, dopo aver tagliato pesantemente sulle spese tanto da far mancare anche la carta alle fotocopiatrici delle cancellerie, dopo la riduzione dei tempi di prescrizione e l’abolizione di reati quale il falso in bilancio, ora si passa direttamente all’impedimento ad accertare i reati. Niente più indagini, né processi e delinquenti in galera, risolti tutti i problemi della giustizia in maniera quasi definitiva. Il prossimo passo sarà forse la sottomissione dei PM al potere politico così potremo anche cancellare la parola “Giustizia” dal vocabolario.