Giornali, è arrivato il grande crack
9 Marzo 2009EDITORIA Crolla la pubblicità. Stipendi tagliati, pronte le richieste di stato di crisi. Allarme Inpgi
di Bruno Perini da www.ilmanifesto.it
Rizzoli-Corriere, Sole, Espresso-Repubblica, Stampa: non si salva nessuno
Nessuno vuole fare il primo passo verso la dichiarazione dello stato di crisi. E tanto meno c’è chi ha voglia di diffondere le orrende cifre cifre di vendita e di fatturato pubblicitario. Ma la crisi che incombe sui grandi gruppi editoriali italiani è ormai uno spettro che si aggira per i consigli d’amministrazione di Rcs e Sole 24 ore, Mondadori e gruppo Espresso, Stampa e Giornale, Libero e gruppo Riffeser, Messaggero e gruppo Mediaset. È come una bomba a orologeria che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Nessuno ne è esente, nessuno può gioire dei guai del concorrente. Ci sono pesi diversi ma la miccia ormai è accesa e a quanto sembra la deflagrazione non toccherà, come sta avvenendo in queste ore con l’Unità, soltanto i medi e piccoli giornali di sinistra ma tutta la grande stampa.