Per la Rai un futuro in declino
1 Luglio 2010Sempre in tema di informazione, tempi turbolenti anche per la Rai. Nel caso del servizio pubblico radiotelevisivo, poche e imprecise notizie hanno attraversato i media per poi svanire nel nulla. Hanno fatto rumore le esclusioni della Ferrario e Di Giannantonio dalla conduzione del Tg1 minzoliniano. Nella stessa testata c’è stato anche il clamoroso caso di Maria Luisa Busi che ha lasciato la conduzione dell’edizione serale, accompagnando la scelta con una dura lettera. Ed ancora il caso Santoro in cerca di equo accordo economico per lasciare l’azienda, giusto per ricordare le notizie che hanno riscosso larga eco. Invece nessuna particolare evidenza per le notizie dei tagli al budget della tv pubblica per volontà governativa.
Lo scorso 10 giugno un emendamento a firma di Calderoli e Bossi, subito approvatoin Consiglio dei Ministri, ha dato il via al massacro finanziario della Rai, con prevedibili pesanti ricadute sulla qualità del servizio e sull’occupazione. Le agenzie hanno genericamente parlato di una riduzione che riguarda i compensi dei dirigenti, tanto per gettare un po’ di fumo negli occhi e contrabbandare il provvedimento come rivolto esclusivamente agli stipendi dei manager. Ovviamente Silvio Berlusconi ha lasciato la decisione agli altri membri del governo al momento del voto, abbandonando la riunione accompagnato da Gianni Letta. Non si sa mai, qualche giornale farabutto avrebbe potuto tornare a parlare di conflitto di interessi, che notoriamente è tutta un’invenzione.
Peccato che le cose non stiano affatto in questi semplici termini, fra i pochi che se ne sono accorti c’è la redazione di affaritaliani.it nella quale esiste ancora chi non si accontenta della versione canonica. Cifre alla mano, secondo il quotidiano online ai dipendenti Rai lo stipendio verrà vaporizzaro in misura compresa fra il 18 e il 20%. Salvo ulteriori tagli al personale, oltre a quelli non indifferenti già previsti.
Con queste novità, le previsioni per il futuro dell’azienda pubblica radiotelevisiva volgono decisamente al brutto, per non dire al buio e tempestoso. Anche se misteriosamente quasi nessuno ne parla, è come se una regia occulta stia facendo tutto il possibile per affossare la Rai. Le recenti tappe principali sono passate dalla cessazione delle emissioni in chiaro su piattaforma satellitare all’avvio rocambolesco e pieno di disservizi del digitale terrestre. Clamoroso il caso recente di RaiNews, scomparsa senza preavviso in vaste zone d’Italia dal digitale. Oltre ad un oggettivo limitare la diffusione dei canali Rai, fra i tanti ostacoli si aggiunge ora il pesante decurtamento di risorse economiche.
Non so a voi, a me tutto questo fa venire in mente il disegno di un distinto signore che abita dalle parti di Arezzo. Il venerabile personaggio, recentemente intervistato dall’Espresso, la pensa in maniera sostanzialmente simile, lamentandosi però del dilettantismo di chi si sta traendo ispirazione in maniera dilettantesca dal suo ben noto “Piano di rinascita democratica”.
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)