Quasi quasi cambio la definizione del blog
7 Ottobre 2011Da sempre la definizione che ho voluto abbinare a questo sito è stata: «un blog senza padroni». La confermo in pieno, vorrei solo aggiungere, in funzione del particolare momento che sta attraversando la scena politica nazionale, questo è anche «un blog in apnea».
Sono ormai mesi che gli infiniti spunti quotidiani spingerebbero a pubblicare molte parole, in particolare critiche a colui che più degli altri ha ormai chiaramente dimostrato di aver smarrito il senno e qualsiasi misura. In parte non lo sto facendo per una serie di circostanze personali che limitano il mio tempo, soprattutto però ha preso il sopravvento una repulsione totale per una situazione politica completamente degenerata. Credo che l’argomento sia stato abbondantemente trattato in tutte le sedi, da molte ed autorevoli parti. Perciò tanto vale trattenere il fiato ed aspettare il botto finale.
A margine, aggiungo solo qualche piccola considerazione.
O meglio, domande che mi vado ponendo da qualche tempo, del tipo: nonostante il crollo di popolarità del governo, come mai il principale partito di opposizione viene dato stabilmente intorno al 26% nei sondaggi? Mi verrebbe da rispondere che non stanno facendo assolutamente nulla per raccogliere consensi al di fuori del loro zoccolo duro. Insomma c’è chi fa affidamento sullo zoccolo chi sulle zoccole, come faceva notare qualche recente commentatore.
Altra domanda: visto lo stato delle cose, come mai non abbiamo ancora gente indignata a presidiare le piazze? Qui direi che come al solito il popolo italico ama delegare ad altri. Vale per le elezioni, momento nel quale con il voto si affida il proprio fato per poi disinteressarsi alla politica fino alla nuova tornata elettorale. Non siamo mai stati una nazione che ha saputo prendere il destino nelle proprie mani, al massimo ci preoccupiamo di cosa c’è in tavola e della televisione accesa, per meglio sopire le pulsioni al di sopra del fisiologico. Abbiamo insomma una dignità ben inferiore a quella di molti altri popoli, non abbiamo una coscienza collettiva e ci appassioniamo di più per la querelle Carlucci-D’Urso a proposito di una trasmissione televisiva plagiata o meno. Tutto questo lo sanno molto bene i maggiori mezzi d’informazione, altrimenti una vergogna come quella dei nostri maggiori telegiornali non esisterebbe, se solo fossimo leggermente meno pecore.
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)
Per i nuovi visitatori, un breve riepilogo di cosa siamo da queste parti:
Da ormai qualche anno dituttounblog.com occupa il suo minuscolo spazio nella rete. Lo definisco uno spazio minimale in funzione dei numeri che abbiamo fatto sin qui, se confrontati ai quotidiani online oppure ai molti altri siti di questo genere che affollano la rete. Numeri non eclatanti ma certo superiori a quelli di una riunione condominiale. Nel nostro piccolo abbiamo avuto, dal 28 febbraio 2009 a ieri: 252.546 visite, 871.919 pagine visualizzate. Gli articoli sinora pubblicati sono 1.095, in media più di uno al giorno. Senza contare quelli spariti per espressa volontà del loro autore, a marzo scorso i post erano 1.771 con circa il doppio dei commenti attuali.