Quello che non ho fatto, ciò che non ho detto
21 Dicembre 2012Questo blog è in vita ormai dal febbraio 2009, in passato non era mai accaduto che le pubblicazioni di nuovi articoli si rarefacesse come in questo periodo. Vi devo delle spiegazioni sui motivi della drastica riduzione di attività, in particolare a partire dall’agosto 2011.
Già l’anno precedente non è stato particolarmente brillante. Sono stato sottoposto a due interventi chirurgici nell’arco di pochi mesi. Le maggiori complicazioni sono iniziate invece l’anno successivo, due genitori anziani seriamente ammalati che andavano peggiorando. L’inizio di questo infausto 2012 non poteva essere peggiore.
Se ne sono andati a distanza di neppure un mese una dall’altro. Discretamente, come sono sempre vissuti. Due persone semplici: nella vita sono stati una infermiera e un autista di autobus. Hanno lavorato sempre fra la gente, quando se ne presentava l’occasione si prodigavano per aiutare e regalare sorrisi. Le loro condizioni si sono aggravate all’improvviso, il loro ultimo momento è stato vissuto serenamente. Hanno lasciato un figlio ed una figlia frastornati dal dolore. Ma anche dalla serenità di pensarli ora di nuovo insieme, lassù da qualche parte nel cielo.
Comprenderete come in queste situazioni non sia particolarmente sentita l’ispirazione di scrivere.
Il pensiero del distacco da un genitore anziano e malato è costantemente da qualche parte, nel fondo della mente di chi vive queste situazioni. Quando però arriva il momento è sempre troppo presto. Sono moltissime, troppe le cose che non si sono dette, i gesti che non si sono compiuti. Se poi si perdono entrambi i genitori in un arco di tempo così breve, si viene sopraffatti.
Il dolore non si allontana rapidamente, viene ravvivato da tutto ciò che comporta il “dopo”. Girare per le stanze di una casa ormai vuota. Ricordare l’infanzia vissuta in famiglia. Doversi disfare di tanti oggetti grandi e piccoli, ognuno dei quali è un ricordo. Ecco, questa è una parte straziante del doloroso “dopo”.
Auguro di cuore a tutti voi di vivere il più tardi possibile questo genere di momento.
Mi propongo di tornare a scrivere da queste parti, con la speranza di trovare (e ritrovare) lettori arguti e critici quali ne abbiamo avuto in passato. C’è anche l’intenzione di rinnovare la grafica, ormai sarebbe tempo di farlo.
Nel frattempo le pubblicazioni dell’ottimo Gianluigi De Marchi hanno mantenuto vive queste pagine, devo dire con ottimi risultati in termini di visite. Tanto per dare qualche numero, il suo articolo sul prelievo di contante in banca è stato visualizzato circa 22.000 volte. Scusate se è poco. Certo, rispetto ai grandi siti tipo repubblica.it è nulla. Ma non è escluso che da quelle parti possano esistere articoli meno visualizzati.
A presto, spero. E tanti auguri a tutti, salvo che i Maya non ci mettano lo zampino.
(sergio fornasini)
6 commenti presenti
Che Gesù assista la tua persona e i tuoi buoni propositi. Un abbraccio.
Scritto da Fabrizio Spinella il 22 Dic 2012
Un Grande abbraccio, Sergio.
Scritto da tequilero il 10 Gen 2013
da lettore non arguto ho dato sempre una sbirciata da ste parti. Sempre presente e vicino. Fico il tuo blog, bei ricordi e tanta roba. Un abbraccio e al prossimo post 😉
Scritto da Tyler il 14 Gen 2013
Grazie di cuore a tutti voi
Scritto da Sergio Fornasini il 17 Gen 2013
Ritorno dopo molto tempo. Le mie più sentite condoglianze.
Scritto da Luigi il 7 Mar 2013
Grazie Luigi, anche per essere tornato
Scritto da Sergio Fornasini il 8 Mar 2013