REPORT. GABANELLI: “LA RAI MI FACCIA UNA NUOVA PROPOSTA, MANCA LA TUTELA LEGALE”
18 Giugno 2011di Sandro Fornettini per www.dituttounblog.com
Più volte questo blog si è occupato di Report, la fortunata trasmissione di Rai Tre curata e condotta da Milena Gabanelli. Nell’ultima riunione del cda Rai a larghissima maggioranza (otto favorevoli e un astenuto) è stata decisa la riconferma di Report nel prossimo palinsensto autunnale, ma ieri dalla “sua” Bologna la Gabanelli ha fatto sapere di non aver sottoscritto alcun contratto (a differenza di Floris e Fazio), invitando la direzione generale della Rai a riformulare il testo perchè manca la “tutela legale”.
Per chi non bazzica giornali e televisione, questo dettaglio può dire poco o nulla, ma noi vi asssicuriamo che senza un’adeguata “copertura” è pressochè impossibile fare inchieste, ora che politici e non solo hanno pronta l’arma della querela o, peggio ancora, della maxi richiesta di risarcimento danni. Così l’ardito giornalista di Report che ha lavorato tanto per offrire al pubblico notizie inedite, è poi costretto ad anni di lunghe battaglie legali, che spesso si concludono con un nulla di fatto, ma che metterebbero alle corde anche il pugile più esperto.
Milena Gabanelli aveva chiesto lo scudo della Rai e su questo punto ruota tutta la riconferma di Report. Già in passato tutte le puntate erano preventivamente visionate da uno staff di avvocati dell’azienda ai quali spettava dare il nullaosta. Ma non sono mancati fragorosi scivoloni, come quello di Paolo Barnard, ex di Report, costretto a pagare di tasca propria un risarcimento a un’azienda farmaceutica per un’inchiesta trasmessa per ben due volte dalla Rai.
In molti parlano già di “censura legale” ovvero della paura di dare una notizia e quindi autocensurarsi per evitare la querela o la richiesta di risarcimento. Difficile prevedere stavolta come andrà a finire. I telespettatori e gli affezionati di Report atttendono con trepidazione.
4 commenti presenti
Non si capisce del tutto. La Gabanelli esige tutela legale “a priori”, anche se un giorno sparerà qualche servizio dichiarato menzognero o diffamatorio. Ma perché non si fa assumere come dipendente, così sarà tutelata ampiamente? Mettiamo: la Gabanelli fornisce una propria merce “report” al supemarket spacciandola per sana, invece poi si scopre che essa è avariata e che ha danneggiato i clienti: che fare? I clienti chiederanno i danni al titolare del supermarket, il quale dovrà rivalersi sulla fornitrice della merce. Si dirà: ma l’informazione è una merce particolare, che vuole protezione particolare, non è mica un salume. Bene: ma io vorrei che anche nell’informazione ci fossero gli stessi scrupoli dell’insaccamento. Per il resto, il rischio di dover fronteggiare spese legali è ben compensato dalle alte cifre contrattuali, grazie alle quali la Gabanelli potrebbe stipulare una copertura assicurativa per sé e per i suoi collaboratori.
Scritto da Fabrizio Spinella il 18 Giu 2011
Alte cifre contrattuali che Barnard non aveva quando è stato querelato.
E Rai e Gabanelli l’hanno lasciato al suo destino.
Scritto da sameth il 27 Giu 2011
Non avendo i dati sui compensi e sui costi della copertura assicurativa, mi limito a dire solamente che i programmi come REPORT vanno protetti perchè dobbiamo SAPERE cosa succede intorno a noi ( ovviamente con tutte le cautele sulla veridicità delle notizie ).Ho appreso, in una puntata di Report, che se il querelante vince il querelato deve risarcire il danno richiesto, ma se il querelante perde deve pagare le spese o poco più. Mi domando: non sarebbe giusto che il QUERELANTE, in caso di sconfitta, debba indennizzare per la stessa cifra il QUERELATO ???? Alla querela verrebbe a mancare il sapore dell’INTIMIDAZIONE
Cordialmente
non
Scritto da Polo Sergio il 12 Lug 2011
E sì, adesso paghiamo anche la protezione di Report: iscrivetela al WWF…
Scritto da Fabrizio Spinella il 14 Lug 2011