Ricostruzione in Abruzzo: dopo le elezioni il decreto 39 diventa tutta una lotteria, altro che soldi veri!
11 Giugno 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Ricordate le promesse pre-elettorali sulla ricostruzione dell’Abruzzo? In una conferenza stampa del 29 maggio scorso qualcuno promise solennemente che al decreto 39, detto “Decreto Abruzzo”, sarebbero state apportate significativi miglioramenti, assicurando che il governo avrebbe provveduto a presentare gli emendamenti necessari. Quel qualcuno era il premier Silvio Berlusconi, alla tredicesima visita del dopo terremoto.
Passate le elezioni, dopo il trionfo del PdL in tutta la regione, il governo ieri ha clamorosamente bocciato tutti gli emendamenti presentati alla Commissione Ambiente della Camera.
Ma non è finita qui, nella stessa seduta è emerso chiaramente che i fondi stanziati sono inferiori agli 8 miliardi promessi e sbandierati di fronte alle telecamere, si tratta di soli 5,8 mld spalmati in 23 (ventitre) anni, nel periodo 2009-2032.
Sembrerebbe già abbastanza ma il meglio deve ancora venire: i soldi “stanziati” sono quasi del tutto virtuali, nel senso che adesso non ci sono ma forse prima o poi si materializzerano. Tanto per cominciare, 500 milioni arriveranno da nuove lotterie ad estrazione istantanea, modifiche nel gioco del lotto per incrementare gli introiti fiscali e nuove forme di scommesse a distanza a quota fissa.
Ulteriori fondi dovranno essere reperiti dal Fondo per le Aree Sottoulitizzate (FAS), perpetrando l’ormai consueto saccheggio di stanziamenti destinati in gran parte al meridione. La somma indicata in questo capitolo è rilevante, tra i 2 e i 4 miliardi da sottrarre al FAS da qui al 2013.
Completano la copertura (si fa per dire) finanziaria del “Decreto Abruzzo” post-elettorale fondi che potranno (nota bene, non dovranno) essere reperiti mediante il contrasto all’evasione fiscale. La ciliegina sulla torta riguarda i “fondi originati da futuri provvedimenti legislativi”. Per la serie chi vivrà vedrà, prima o poi qualcuno da qui al 2032 forse varerà un provvedimento legislativo per trovare altri soldi.
Questa è la risposta del governo alle richieste presentate dagli amministratori locali, in audizione ieri pomeriggio alla Camera. Da registrare la successiva dichiarazione del sindaco de l’Aquila, Cialente: «La ricostruzione non si fa col Gratta e vinci, non servono caramelle e cioccolato come durante la guerra. Servono soldi»
6 commenti presenti
Ci sono i fondi europei, già stanziati e nella disponibilità italiana, che consentiranno di procedere nelle coperture degli ingenti costi di opere già avviate proceduralmente o esecutivamente.
Scritto da Giovanni il 11 Giu 2009
Giovanni, i fondi garantiti dal commissario europeo Hubner, e non incondizionatamente, sono per il momento pari a 400 milioni di euro. Non sono bravo in matematica ma mi sembrerebbe che per arrivare ai fantomatici 8 miliardi promessi e sbandierati in campagna elettorale manchi qualcosina. Se non le dispiace confrontiamoci sulle cifre e non sulla propaganda, di quella possiamo farne a meno.
Saluti
P.S.: e le promesse di Berlusconi che fine hanno fatto?
Scritto da Sergio Fornasini il 11 Giu 2009
Sergio, lei fa finta di non conoscere le procedure di impegno di spesa, si avvale di criteri “scettici” estranei alla contabilità pubblica (che vale, finché esistono le norme, dal più piccolo comune al più grande ministero). Crede che sia come in una banca, dove lei va allo sportello e preleva? Come pensa che siano stati pagati finora i primi interventi e come pensa che siano stati avviati i lavori edili progettati nelle zone terremotate? Nel calcolo degli otto miliardi sono comprese anche le ricostruzioni delle infrastrutture, sì essenziali per la nuova vita della città e per l’utilizzazione della nuova area di insediamenti urbani.
Dubito che lei o qualche altro blogger abbia letto il relativo decreto pubblicato in G.U. n. 97 del 28/04/2009 , di cui le riporto parte dell’articolo 2:
«Art. 2. Realizzazione urgente di abitazioni
1. Il Commissario delegato nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri con decreto emanato ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, oltre ai compiti specificamente attribuitigli con ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri, provvede in termini di somma urgenza alla progettazione e realizzazione nei comuni di cui all’articolo 1 di moduli abitativi destinati ad una durevole utilizzazione, nonché delle connesse opere di urbanizzazione e servizi, per consentire la più sollecita sistemazione delle persone le cui abitazioni sono state distrutte o dichiarate non agibili dai competenti organi tecnici pubblici in attesa della ricostruzione o riparazione degli stessi.
2. I moduli abitativi garantiscono, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitarie vigenti, anche elevati livelli di qualità, innovazione tecnologica orientata all’autosufficienza impiantistica, protezione dalle azioni sismiche anche mediante isolamento sismico per interi complessi abitativi, risparmio energetico e sostenibilità ambientale.
3. Il Commissario delegato approva il piano degli interventi di cui al comma 1 previo parere di un’apposita conferenza di servizi che delibera a maggioranza dei presenti validamente intervenuti.
4. Il Commissario delegato provvede, d’intesa con il Presidente della regione Abruzzo e sentiti i sindaci dei comuni interessati, alla localizzazione delle aree destinate alla realizzazione degli edifici di cui al comma 1, anche in deroga alle vigenti previsioni urbanistiche. Non si applicano gli articoli 7 ed 8 della legge 7 agosto 1990, n. 241. Il provvedimento di localizzazione comporta dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere di cui al comma 1 e costituisce decreto di occupazione d’urgenza delle aree individuate. […]
13. Per le finalità di cui al presente articolo, fatto salvo quanto previsto dal comma 10, è autorizzata la spesa di 400 milioni di euro per l’anno 2009 e 300 milioni di euro per l’anno 2010.»
Poi ci sono i finanziamenti dell’ art. 3 per la ricostruzione e la riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; gli indennizzi a favore delle imprese, senza tralasciare la fidejussione di Stato per altri finanziamenti.
Per questo, è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 con la stipula di una convenzione tra Fintecna spa ed il Ministero dell’economia e delle finanze.
Se lei calcola le autorizzazioni di spesa stabilite per il prosieguo (perché non si tratta di un dito creazionista divino, che dispone tutto con un “fiat”, ma di meccanismo di ricostruzione progressiva con correlazioni tra enti locali, privati, ministeri, banche, finanziarie pubbliche, eccetera), e tralasciando le evenienze non prevedibili (pensi se ci sarà un’altra scossa disastrosa o se bisognerà affrontare calamità in altre zone del Paese come è capitato per le recenti alluvioni per le quali il Governo ha dovuto decretare altri contributi) alla fine vedrà che gli otto miliardi risulteranno nel computo finale. Berlusconi, che, se permette, sa trattare numeri da grande azienda, ha previsto questa cifra e tutto quello che necessiterà alla ricostruzione nons arà lesinato dallo Stato. Non vedo, peraltro, perché dovrebbe, trattandosi di un impegno strategico ineludibile, per il quale stanno lavorando tutti i ministeri e gli enti territoriali e locali.
Vede, Sergio, affrontare un siffatto discorso con l’approssimazione, senza curarsi di conoscere la situazione e affidandosi soltanto ai discorsi da passeggio, porta lei a farmi una domanda veramente sorprendente sulle “promesse” di Berlusconi. Un Capo di Governo è un uomo di conseguenza: decreta, non promette soltanto. Gli atti sono chiari, controfirmati dal Presidente della Repubblica e vistati dalla Ragioneria di Stato.
Faccia una cosa benemerita per l’informazione: pubblichi in un link il testo del decreto per l’attuazione degli interventi nelle aree terremotate, lo troverà nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 28-04-2009.
Ciao
Scritto da Giovanni il 11 Giu 2009
Errata corrige:
Non vedo, peraltro, perché dovrebbe lesinare, trattandosi di un impegno strategico ineludibile, per il quale stanno lavorando tutti i ministeri e gli enti territoriali e locali.
Scritto da Giovanni il 11 Giu 2009
Caro Giovanni, la ringrazio per essere stato questa volta più dettagliato che con un semplice “Ci sono i fondi europei”. Come penso siano stati pagati i primi interventi? Io penso con fondi stanziati dalla disponibilità della Protezione Civile.
Mi auguro che gli 8 mld li facciano saltar fuori dalle voci di bilancio, per il momento nel decreto da lei citato leggo una dichiarazione di intenti, attendiamo fiduciosi i fatti
Scritto da Sergio Fornasini il 11 Giu 2009
Mi fa orrore chi specula sulla vita della gente e sulle sue sofferenze….
lascio un paio di link anche (oltre a questo):
http://www.carta.org/campagne/beni+comuni/17637
http://www.byoblu.com/post/2009/06/03/Il-terremoto-e-agli-sgoccioli.aspx
http://www.effedieffe.com/component/option,com_myblog/show,La-verita-dall-Aquila-la-testimonianza-diretta-di-un-abbonato.html/Itemid,272/
Scritto da Francesco B il 12 Giu 2009