Riflessioni in un giorno di pioggia
13 Novembre 2008dalla newsletter del blog http://nonleggerlo.blogspot.com/
Mercoledì dei NonBlogger atipico.
La delusione per il colpo di mannaia giunto dalla Cassazione è forte.
Beppe Grillo, la sua reazione, l’essere da mesi convinti di aver fatto parte di qualcosa di grande.
Dov’è il confine tra certezza ed incertezza.
Libere riflessioni in un giorno di Pioggia. Nordest freddo ed umido, oggi.
Dove stiamo andando? Dove ci porterà questo nostro desiderio di Democrazia Reale?
“Democrazia”: mai termine fu così inflazionato. Dietro vi si può nascondere Tutto e l’incontrario di Tutto. Dai rigurgiti di Gasparri alle banalità di Veltroni, dai giullari di Berlusconi alle Porcate di Calderoli. Uomini delle Istituzione che legiferano a favore di interessi personali, particolari. Cittadini dalla memoria cortissima, dai sogni di benessere plastificati. Virtuali.
Qual è la mossa giusta da fare? Come dobbiamo organizzarci affinché si riesca a sensibilizzare milioni di cittadini? Non basta dire “Ei, guarda che Berlusconi è la peggior scelta che puoi fare”.
Una strana sensazione di sconfitta non mi molla. Ma questo mi porta a riflettere: penso da sempre che sarà la Creatività a salvarci. Solo dalla nascita spontanea di qualcosa di Diverso, Inclassificabile, Dirompente, arriverà quel tanto sospirato cambiamento.
Dico Creatività perché per mettere d’accordo l’Imprenditore Napoletano, il Camorrista Torinese, la Massaia di Cagliari e lo studente di Udine, ci vuole un colpo di Genio. Non siamo pronti. Guardiamo al nostro cortile, se c’è rimasto. Non c’è spirito unitario a tenerci a galla, non c’è visione del futuro a rendere meno difficile il presente.
Sapete: non ne sono sicuro, ma se fino a poco fa ero certo che l’anomalia democratica fosse rappresentata dai Berlusconi, dai Craxi, dagli Andreotti, e dai milioni di cittadini che continuano a riporre fiducia in persone del genere, oggi comincio a ricredermi. A seguito di alcune letture e del passare del tempo, penso che l’Italia non sia ancora pronta al cambiamento. La Costituzione è stata un fulmine a ciel sereno. Un miracolo. Non dettato dalla larga condivisione di valori etici e legalitari, come avvenne in altri Paesi, ma come stupenda conseguenza di un periodo Buio. L’italiano medio non è “Democraticamente Alfabetizzato”. Dove tutto è Mafia, dove tutto è Corruzione, niente è Mafia, niente è Corruzione. Non siamo usciti dalla logica del Ricatto, della legge diseguale per tutti. Dall’Italia dei Signorotti liberi dalle regole comuni. Siamo Noi insomma l’anomalia. Quelli che credono nei valori della Meritocrazia, del Cambiamento, della Legalità, del rispetto della Carta Fondamentale. Della Laicità. Quelli che non sono perfetti, ma sono pronti in qualunque istante a battersi per un Paese migliore. Libero da bandiere ed ideologie decomposte, ma fondato sulla Cultura.
Un Paese che sfrutti le proprie bellezze inimitabili, che trattenga le menti e ne richiami delle altre. Un Paese che faccia invidia a Germania, Usa, Francia. Realtà che non dispongono delle nostre qualità, uniche al mondo. Un Paese che ad ogni elezione proponga persone diverse, fresche, di cuore. Un Paese che non abbia paura di cambiare.
Oggi la butto lì, un po’ triste, un po’ sognatore. Scrivere è bellissimo.
9 commenti presenti
Bello.
Sembra Eugenio Scalfari.
Scritto da DeanKeaton il 13 Nov 2008
Troppo corto per essere Eu-Genio, ma con l’età può migliorare.
Scritto da asdrubale il 13 Nov 2008
dai commenti si capisce che i veri geni stanno dalla parte di gasparri e calderoli.
Scritto da pellescura il 13 Nov 2008
Bhè Gabriele, come al solito ti ringrazio quando decidi di pubblicare qualcosa di mio: per me è un onore apparire in questo spazio.
Che la simpatia di Scalfari sia con me, Amen.
Wil!
Scritto da Wil Nonleggerlo il 13 Nov 2008
@Wil
Parole come Cultura, Arte, Bellezza..sotto la pioggia suscitano perfino una struggente malinconia. Peccato che la politica non abbia voluto o saputo condividere questi valori, appartenere a questi ideali che sembrano essere per molti insostituibili verità. Le sue parole Wil rispecchiano il mio pensiero ed è per questo che mi complimento con lei per questo post. E sogni più spesso! E poi ci racconti…!
Scritto da Nicoletta Salata il 13 Nov 2008
Cara Nicoletta, la ringrazio di cuore.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 13 Nov 2008
Wil… Rileggilo:
con che coraggio dà dell’analfabeta agli altri uno che parla di “fulmine a ciel sereno” come di cosa positiva, meravigliosa, miracolosa?
Senza contare il fatto che la Costituzione italiana è una porcheria consociativa (ma qusta è un’opinione, mentre il fulmine è una mera constatazione).
Scritto da Python il 14 Nov 2008
Suvvia L’articolo è bello….cosa pretendi da un sinistrorso;) la verità è che in tutti questi anni(pur essendo abbastanza “giovane”) a forza di sopportare insulti,questa frecciata mi strappa un sorriso…è malinconico se ci pensi come il suo bellissimo articolo, se togli ai sinistrorsi la loro presunta superiorità “intellettuale” non gli resta niente. Chiudo con maestro Fabrizio:”Intellettuali d’oggi,idioti di domani ,ridatemi il cervello che bastan le mie mani.Profeti molto acrobati della rivoluzione oggi farò da me senza lezione.”
Scritto da Reiser il 15 Nov 2008
Oddio, caro Reiser,
leggere tante volte la parola “Intellettuale” in commento ad un mio minuscolo scritto mi emoziona … ma vorrei precisarti che di sinistrorso non ho proprio nulla!
Fuggo come un topo dal gatto queste classificazioni (anche se le mie prime simpatie erano a destra, salvo poi vedere nei vari Bossi, Fini, Berlusconi dei “mali”democratici) … destra, sinistra, centro, fascismo, comunismo.
Mi piace leggerne le gesta, ma mi viene la pelledoca ad immaginarmi schierato.
Ho 25 anni, mai una tessera, voti da entrambe le parti, un’astensione. Ultimamente mi è stato proposto di entrare a far parte di Italia dei Valori, ma per ora ho rifiutato.
Non vedo attualmente nessuno che incarni il mio spirito. E qualora lo trovassi, non credo mi tessererei comunque. Mi piace avere le mani libere, poter criticare od appoggiare chi mi pare e piace.
Sai, ci sono i TeoDem, i NeoDem … a me piacerebbe essere definito “Hi-DEM” … high democracy. Democrazia alta, forte, snella, reale, innovativa.
A presto, Wil.
Scritto da Wil Nonleggerlo il 15 Nov 2008