Riusciranno gli affezionati lettori del Giornale a sapere da che parte sta la Chiesa?
4 Luglio 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Lo ammetto, sono generalmente una schiappa nella composizione dei titoli per gli articoli di questo blog. Potrebbero essere più accattivanti, talvolta non evidenziano la “notizia” vera contenuta all’interno del post, e così via. Insomma sono un vero disastro in questo campo.
Per migliorarmi, voglio studiare i titoli di chi il giornalista lo fa per mestiere. Prendiamo ad esempio una notizia che troneggia sulle prime pagine di un paio di prestigiosi quotidiani nazionali online: Corriere e Giornale. Voglio scoprire come titolano su una questione attualissima, la recente approvazione del cosiddetto “decreto sicurezza” con la contestata norma sui clandestini.
Le due testate trattano entrambe il punto di vista della Chiesa sulle nuove norme, vediamo come: il Corriere titola “Sicurezza, Il Vaticano precisa: «Nessuna critica al ddl del governo». Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha infatti espresso ieri il parere ufficiale del vaticano sul decreto, precisando che le critiche formulate dall’arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario del Pontificio Consiglio per i migranti, non riflettono la posizione ufficiale della Santa Sede, che in realtà non ha espresso alcun parere ufficiale.
Di parere decisamente diverso il Giornale, che contemporaneamente titola: “Sicurezza, è scontro chiesa-governo“. C’è qualcosa che non quadra, anche perché subito dopo la foto sotto al titolo leggo: “Padre Lombardi media – nessuna critica dal Vaticano”. Questo ieri pomeriggio, mentre questa mattina chi fa i titoli al Giornale sembra abbia finalmente letto tutte le notizie e scrive: “Il Vaticano smaschera il vescovo anti governo“. A prescindere se qualcuno abbia interpellato l’arcivescovo Agostino Marchetto per sapere se è pro o contro il governo, il titolo l’ha classificato all’opposizione. Con chi starà, con Franceschini, con Di Pietro o Casini? Non importa, quello che conta è identificare un “nemico” dell’azione governativa.
Ed allora, una volta raggiunta la consapevolezza del proprio limite e preso atto della propria capacità di scrivere titoli di merda, fa piacere scoprire di essere in buona e qualificata compagnia, è una piccola consolazione.
Ecco la sequenza dei titoli che ho citato, click sulle immagini pe ringrandire:
il Corriere di ieri:
In contemporanea il Giornale titolava così:
salvo poi precisare meglio questa mattina: