Sant’oro quanto luccica! E come si incazza!
11 Novembre 2008di Nicoletta Salata per dituttounblog.com
Questa mattina, cercando in rete approfondimenti sulla vicenda “radiofonica” che intitolerei per l’occasione come fosse un motivetto da stadio “Alé oh oh allo scherzo non ci sto”, leggo il pezzo di Facci su Il Giornale ma constato che il contenuto è in realtà più generico. Mi soffermo però sulla frase che dice “stiamo parlando della trasformazione e del rimescolamento di mestieri già in sé fisiologicamente attigui (il comico, il satiro, il giornalista, il politico)…“.
Questo lievitante frullato a cui allude Facci, il cui risultato è infatti un pastrocchio insapore e a volte perfino indigesto, è una ricetta che non solo dovrebbe essere sconsigliata ma totalmente abolita dal menu dell’informazione e della politica.
Qui non si tratterebbe, in relazione a questa attitudine dello scambio dei ruoli, della confusione delle competenze, di reprimere ma di sopprimere.
In questo quadrilatero, in questo che sembra essere appunto l’ennesima versione del “gioco dei quattro cantoni” al cui centro sta sempre il povero cittadino che non riesce mai ad occupare una delle ambite e salvifiche posizioni di angolo (semmai a quello ci sta stabilmente in castigo e sconfitto), si avvicendano infatti, nel caso specifico, queste quattro categorie di “giocatori”.
Come in quel gioco infantile essi sembrano in taluni casi spostarsi sempre più frequentemente da una posizione all’altra, talvolta scambiandosi i ruoli, trasformandoli da “fisiologicamente attigui” non soltanto a contigui ma perfino sovrapponibili e interscambiabili.
Analizzando questo meccanismo applicando un principio base di insiemistica-logico-matematica (credo, forse sto ricordando male ma la butto là tanto ormai sembra di essere al circo e io comunque non rappresento nessuna delle categorie chiamate in causa per cui mi sia concessa l’eventuale castroneria), se gli insiemi “comico-satiro” possono trovarsi in relazione biunivoca (per affinità e somiglianza) e così pure gli altri due “giornalista-politico” (per occasionale simbiosi e pertinenza), mi sembra però che i due gruppi non dovrebbero spartirsi tra loro alcuna invertibilità.
Anche se è vero che a volte i politici sanno essere, e con quale scioltezza, dei buffoni; i comici pronunciare le sole verità; i giornalisti scrivere strafalcioni o sapienti battute; i satiri (o satirici per ovviare all’equivocabile molteplice significato di “divinità greco-latina, uomo lascivo, uomo zotico”) essere più illuminanti e costruttivi di chi dovrebbe esserlo per mestiere (vedi categoria politici).
Ed è proprio quest’ultima, presumo, ad essere maggiormente responsabile di questo rimaneggiamento, perché laddove si creano dei buchi qualcuno s’appresta a riempirli.
È lo scopo stesso del gioco succitato: allontanarsi dal proprio angolo e con destrezza fiondarsi ad occuparne un altro, per non restare al centro, là dove il comune cittadino come si è visto, resta sempre al suo posto a languire, direi quasi (considerata la pessima qualità della pietanza e la dilagante incazzatura) a vomitare.
Forse io vivo ormai rassegnata nell’ingannevole paese dei balocchi, in quello onirico ed improbabile delle meraviglie, in un’apparente ingenua filastrocca di Rodari o in un pensiero orientale e poetico-mistico di Tagore (premio Nobel letteratura 1913!)
Ma non mi ci sono trasferita per mia sola volontà. Io stavo al centro, ascoltavo ed osservavo volgendo orecchio e sguardo a dritta e a manca, e ad ogni fischio che dava il via ad un’altra manche del gioco ho cercato, semplice cittadina, perfino di guadagnare l’angolo. Poi mi sono stancata.
Ma fuori dal quadrato mi hanno spinta ed altrove spedita logorando la mia voglia di giocare-capire, anche quelli che in questo gioco vogliono sempre vincere, quelli che del palazzo scaldano le poltrone e sobbalzano alla prima “freddura”!
8 commenti presenti
ho come la sensazione che non si sentisse il bisogno di questo post
Scritto da pellescura il 11 Nov 2008
Capisco, Pellescura, che passare dalla cronaca giudiziaria con omissis di Travaglio ad un articolo carico di sentimento sia sconvolgente.
Potrei consigliarle di fare un salto sul blog di Nicoletta, ma, letto il suo commento, temo che lei abbia la sensibilità di una iena.
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 12 Nov 2008
A proposito di Facci:nessuno dice niente delle sciocchezze partorite da quell’autentico mostro sacro del giornalismo italiano che risponde al nome di Rula Jebreal a Matrix ieri l’altro?
Ah, Rula:se potessi scrivere liberamente tutto quello che ho appreso su di te vivendo a Bologna..come acquisterebbero immediatamente autorevolezza le immortali parole con le quali ad Annozero un (Mar)Coniglio ti aveva classificata!
Scritto da Federico il 12 Nov 2008
@Federico
lo dico a tutti i guru della verita’ e lo ripeto a te: se facessi meno “quaqquaraqqqua” e portassi le tue argomentazioni, citando magari le frasi che ti danno tanto fastidio, forse qualcuno ti darebbe retta
Scritto da emanuele il 12 Nov 2008
Federico.
Effettivamente non si trovò mai il colpevole che pronunciò la frase incriminata “gnocca senza testa”.
La teoria più accreditata, alla fine, fu che a dirla fosse stato Giulio Sapelli che però smentì sdegnato.
Facci, addirittura, fornì l’ipotesi, da non scartare a priori, che la destinataria del “complimento” non fosse la giornalista di origine israeliana Rula Jebreal, ma la Borromeo.
La cosa che passò del tutto inosservata a causa della polemica su quelle parole, però, fu invece l’intervista della Jebreal all’on. Di Pietro. Un autentico pezzo comico, credetemi, poichè il buon Tonino, forse per la prima volta e nonostante i consueti strafalcioni, fece la figura dello “smart one”. Comparandolo con l’intervistatrice, ovviamente.
Eccone un estratto, comprensivo di “gnocca senza testa”.
Viva la Jebreal!
http://www.flashki.it/articolo.php?id=724
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 12 Nov 2008
@emanuele:
dovrei linkare gli articoli e i video con le performance giornalistiche della leggiadra Rula?
P.S. Cara Rula,ti preferivo quando facevi il lavoro che originariamente avevi intrapreso qui in Italia: la fisioterapista.Secondo me eri molto più portata.
Il giornalismo è troppo complicato per te e per Beatrice Borromeo
Scritto da Federico il 13 Nov 2008
MICHELE SANTORO BEFFATO AL TELEFONO DA RDS
NEGA LA LIBERATORIA PER LA MESSA IN ONDA
Vittima di uno scherzo radiofonico su Rds, Michele Santoro nega la liberatoria per la messa in onda, alla radio, della conversazione telefonica avuta con colui che credeva fosse Gianfranco Funari (e invece era Joe Violanti) durante la quale il conduttore di “Annozero” ha dissertato su televisione e informazione, giustizia e libertà.
“In assenza della necessaria autorizzazione non riveliamo i contenuti della conversazione”, afferma Joe Violanti, l’imitatore protagonista del Morning Show, che rivela però un altro particolare: l’invito del sedicente Funari che chiedeva al giornalista di prendere parte come ospite a una fantomatica trasmissione televisiva non poteva essere accolto da Santoro per una singolare coincidenza.
Santoro stesso aveva già invitato nella sua trasmissione il vero Gianfranco Funari. Un «qui pro quo» che ha ulteriormente ingarbugliato la beffa telefonica che sarebbe certamente riuscita aggiungendo il nome di Santoro al nutrito elenco delle vittime radiofoniche di Violanti.
Oltre a Santoro, infatti, tanti altri illustri personaggi del mondo dello spettacolo, cinema, televisione, sport sono caduti nella rete tesa dal trio più divertente dell’etere. Tra i più gustosi ricordiamo gli scherzi del “nostro” Gianfranco Funari a Riccardo Scamarcio, Vittorio Sgarbi, Adriano Celentano, Pippo Baudo, Federico Moccia, Sandra Mondani e Raimondo Vianello, Gabriele Muccino, Gianni Morandi, Vladimir Luxuria, Emanuele Filiberto, Maria De Filippi, Massimo Moratti, Flavio Briatore, Franco Califano e Alex Del Piero.
Il Morning Show, il programma radiofonico di RDS all’insegna del buon umore e della risata, va in onda tutti i giorni dalle 06.30 alle 09.00 ed è condotto da Joe Violanti insieme a Max Pagani e Rossella Brescia, anche loro inconsapevoli vittime degli scherzi dei personaggi famosi imitati da Joe Violanti (oltre a Gianfranco Funari anche Albano, Flavio Briatore, Lapo, Flavio Insinna…. )
Ufficio Stampa RDS
Tel. 06 37705282 -277
e-mail: uff.stampa@rds.it
Scritto da lapi il 13 Nov 2008
@pellescura
Chissà forse lei ha ragione, questo post potevo lasciarlo con Giovannino Perdigiorno nel paese del “ni”, sul pianeta bugiardo, o con gli uomini di gomma. Poi però si è…mosso!
A proposito, complimenti per il nick, di questi tempi ha molto appeal!
@deankeaton
caro Dean, grazie.
Scritto da Nicoletta Salata il 13 Nov 2008