SOLDI IN SVIZZERA: ATTENTI ALLE LEGGI LOCALI!
26 Gennaio 2012di Gianluigi De Marchi
Una volta si esportavano i capitali in Svizzera per affidarli ai capaci “gnomi di Zurigo”, considerati ottimi banchieri, eccellenti gestori, efficienti intermediari; anni d’oro per gli “spalloni” che si caricavano gerle di lire e passavano, con qualunque tempo, la frontiera per mettere al sicuro i soldi dei clienti.
Oggi certe operazioni si fanno con un click che trasferisce miliardi di euro da un conto alle Isole Cayman ad un altro in Lussemburgo; e chi lo fa ha sempre l’illusione che nelle mani degli stranieri i soldi siano più sicuri.
Invece…
Invece vi raccontiamo la storia di un piccolo imprenditore italiano della provincia di Varese, che decenni fa aveva portato i suoi risparmi nella confederazione elvetica in cerca di un investimento tranquillo, con un profilo di rischio basso, esplicitando nella scheda d’investimento che voleva costituirsi una specie di “previdenza alternativa”.
I furbi banchieri di UBS cui si era rivolto gli avevano prontamente sottoposto un contratto assicurativo, sinonimo di sicurezza; peccato che fosse un contratto assicurativo “finto”, cioè una di quelle diaboliche forme di Unit link in cui i capitali fiduciosamente versati per farsi una previdenza erano in realtà investiti in fondi comuni ad alto rischio. E così i suoi due milioni in pochi mesi si erano drasticamente ridotti del 40%; altro che pensione!
Fin qui poco di diverso da casi simili avvenuti anche in Italia.
Ma ora viene il bello.
Preoccupato per il suo capitale, il nostro amico chiese alla banca l’esibizione di tutta la documentazione relativa, scoprendo, per sua fortuna, che il prodotto sottopostogli non era conforme alla sua dichiarazione iniziale, e constatando, con una certa apprensione, che alcune firme sui documenti non erano conformi alla sua!
Chiesto di poter visionare gli originali si è sentito rispondere negativamente, tanto che ha dovuto avviare una causa solo per questo; e da oltre otto mesi attende che la giustizia svizzera imponga al colosso bancario di adempiere ad una richiesta semplicemente legittima.
Consiglio per i lettori: attenti a fidarvi dei banchieri esteri. Non solo rischiate di essere pizzicati dalla Finanza, ma anche di vedere il capitale sbriciolarsi senza potervi neppure difendere legalmente!