TASSARE I FONDI PENSIONE: UNA VERGOGNA!
30 Novembre 2014di Gianluigi De Marchi
Passano gli anni, si fanno e si disfano i governi, ma una cosa rimane sempre costante, indipendentemente dagli orientamenti politici di chi è al potere: aumentare le tasse in tutti i modi.
E’ l’amara constatazione che sorge nel leggere i più recenti provvedimenti legislativi ed in particolare quelli che toccano il risparmio, una delle poche ricchezze “naturali” dell’Italia. Una ricchezza, fra l’altro, costituzionalmente protetta dall’art.48 che ricordo: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”.
Ebbene, è tutelare ed incoraggiare il risparmio tassare con un’aliquota ai limiti dell’esproprio i redditi dei fondi pensione, cioè di quegli strumenti preziosi grazie ai quali un lavoratore riesce a mettere a frutto somme anche piccole per costruirsi un’integrazione della pensione “pubblica”? Purtroppo è quanto sta avvenendo con la “legge di stabilità” che prevede l’aumento abnorme della tassazione su tali redditi dall’11,5% (aliquota agevolata in considerazione degli obiettivi sociali del “risparmio previdenziale”) al 20%!
Un raddoppio ingiustificato, o meglio giustificato dalla fame di soldi che tutti i governi hanno per continuare a pagare spese improduttive che non sono capaci di ridurre nonostante i proclami, le “spending review”, i tagli e tutte le altre favole che da decenni ci sono propinate.
Il provvedimento è ingiusto e, sotto il profilo tecnico, del tutto inutile: con il rendimento del denaro sceso quasi allo zero, raddoppiare l’aliquota fiscale serve solo a buttare fumo negli occhi ai gonzi che predicano la lotta alle “rendite”.
E per di più è una legge che va contro l’Europa: nel continente solo la Danimarca e la Svezia tassano i fondi pensione, mentre tutti gli altri paesi non li tocca e li sottopone ad un prelievo (modesto) solo al momento dell’incasso.
Consiglio per Renzi: prendi carta e penna, calcola quanto riuscirai a spremere da questo provvedimento inutile. E se capirai che è solo impopolare e non frutta nulla, fai l’unica cosa saggia: modifica l’aliquota non dall’11,5% al 20%, ma dall’11,5% all’1%. Tutelerai il risparmio e non prenderai più uova ogni volta che passi davanti ad un gruppo di operai…
Consiglio per i lettori: informatevi sui fondi pensione esteri e sottoscrivete quelli anziché gli italiani. Sarà forse poco patriottico, ma è una (legittima) forma di autodifesa, in assenza delle tutele previste dalla Costituzione!