CINEMA: TERMINATOR SALVATION
3 Giugno 2009di Gabriele Niola* per dituttounblog.com
La saga di Terminator non è fondata su androidi che inseguono umani per terminarli. E’ fondata sulla lotta tra due singole entità che cercano ognuno di dare una forma diversa al futuro del pianeta. Un futuro che è tanto più affascinante o inquietante quanto meno è mostrato.
Poche inquadrature per film, solitamente dei flash forward sotto forma di sogno o meglio di incubo, sprazzi di un futuro distopico da evitare, di un mondo in arrivo e di una guerra contro le macchine da sventare combattendo uno solo di quegli esemplari che di volta in volta è un T-800 (il mitico “modello Schwarzenegger”), un T-1000 (il modello a base di metallo liquido) o una Terminatrix (l’idiota modello a forma di donna del terzo e dimenticabile capitolo della saga).
Per questo il quarto capitolo, intitolato Terminator Salvation, tradisce la saga stessa, perchè si sposta in quel futuro prima annunciato per mettere in mostra stavolta direttamente la guerra uomini/macchine e non le battaglie singole per evitarla. Il risultato è che manca quell’etica splendidamente western delle due entità contrapposte in un mondo che non comprende i loro valori e ci si sposta invece sul terreno del cinema d’azione più mainstream. E come film d’azione Terminator salvation non sarebbe nemmeno male. Se non avesse quel nome e non portasse sulle spalle il peso di quella saga!
La trama è abbastanza banale e in fondo prevedibile, ma viene quasi da piangere al pensiero di quel che poteva essere questo quarto capitolo. Perchè la più banale delle inquadrature su John Connor, il più banale dei riferimenti al suo status di leader della resistenza fa commuovere lo spettatore conoscitore della saga. John Connor, il nemico numero 1 delle macchine, la speranza dell’umanità nella più metaforica delle battaglie immaginate, l’uomo per sventare la cui nascita è stato partorito e mandato indietro nel tempo il T-800. Un mito vero.
Normale quindi che un certo fascino il film lo abbia comunque. Ogni qualvolta si evocano i grandi temi trattati in precedenza dai due immortali film diretti da James Cameron e ogni qualvolta si nomina John Connor subito il tono si alza e nei suoi duelli con le macchine si respira il ricordo del fascino delle storie costruite in precedenza non il fascino di questo film.
Perchè di originale Terminator Salvation non ha nulla se non una trama stantia e una costruzione di quel futuro annunciato che guarda ad altri referenti irraggiungibili (Blade Runner addirittura!).
Lacrime alla comparsa del T-800 originale con tanto di colonna sonora dell’epoca.
* Gabriele Niola,