Un sincero patriota
10 Novembre 2008Scorrendo il blog del corriere.it mi sono imbattuto un un interessante articolo di Alessio Altichieri, che potrebbe essere molto educativo per la generalmente stizzosa classe politica nostrana. Sono brani del discorso di un importante uomo politico al congresso del suo partito, nella politicamente (per noi) lontanissima Gran Bretagna, commentati dall’autore del post. Il prossimo anno questo leader se la batterà per essere eletto alla carica di primo ministro. Oltre ai contenuti, mi ha colpito il fatto che da quando è stato pubblicato, più di un mese fa, nessuno ha aggiunto l’ombra di un commento in coda al post. Poi ho visto che anche gli altri articoli non è che se la passino meglio, peccato.
(sf)
Responsabile, dignitoso, patriota: ecco un leader della destra
di Alessio Altichieri per il blog di corriere.it
“Per me, la parola più importante è responsabilità. Responsabilità personale. Responsabilità professionale. Responsabilità civica. Responsabilità negli affari. La responsabilità verso la nostra famiglia, la nostra comunità, il nostro Paese. La nostra responsabilità per un comportamento dignitoso e civile”. Uno ascolta il discorso di David Cameron, il leader dei conservatori britannici, e non può non chiedersi: perché non abbiamo pure noi italiani una destra così, responsabile e solenne, che profuma di onestà e buoni propositi? Certo, gli uomini sono fallaci sotto ogni cielo, e il Regno Unito non è un’isola felice. Ma almeno una volta l’anno, quando i grandi partiti fanno il loro congresso, i capi si mettono l’abito buono, pronunciano discorsi sui quali saranno giudicati, provano ad alzare il livello della politica. Da noi la destra si mette il girocollo e attacca l’opposizione, occupa ogni angolo dello spazio civile e fa la vittima, insulta gli avversari (ricordate come furono definiti, “coglioni”, gli italiani che non volevano votare da quella parte?) e si nasconde dietro la carica istituzionale. “Tutti viviamo nelle fogne, ma alcuni alzano almeno lo sguardo verso le stelle”, disse Oscar Wilde. Ci saranno alcune stelline, prima o poi, pure in Italia?
“Sono un sincero patriota di questo Paese, e penso che noi abbiamo una grande storia e uno straordinario futuro. Credo nell’Unione dell’Inghilterra, della Scozia, del Galles e dell’Irlanda del Nord, e non farò mai nulla che possa metterla a repentaglio”, s’impegna a dire David Cameron, nel suo discorso ai conservatori, nella grande Symphony Hall di Birmingham, e in diretta BBC alla nazione. Ovviamente il Regno Unito, con una Scozia che minaccia di andarsene per conto suo e un’Irlanda del Nord che ha appena sotterrato l’ascia di guerra, non è l’Italia. Eppure anche i patrioti italiani gradirebbero un impegno solenne da chi sta preparando un assetto federalista. L’impressione è che, tra egoismi del Nord e parassitismi del Sud (la Sicilia di Raffaele Lombardo), si prepari una spartizione delle spoglie, non una responsabilizzazione delle comunità locali. Ma gl’impegni solenni, in annuali congressi di partito, da noi scarseggiano: a proposito, quando s’è tenuto l’ultimo congresso del partito oggi al governo?
“I problemi che questo Paese deve affrontare vanno molto al di là della crisi finanziaria e del rallentamento dell’economia. In fondo, vorrò essere giudicato non solo sul modo in cui gestirò le crisi, ma su due cose: come migliorare l’istituzione di questo Paese che ho più a cuore, il servizio sanitario nazionale, e come realizzare la storica missione del prossimo governo conservatore: come aggiustare la nostra disastrata società”. Sanità a parte, si sa a che cosa si riferisce Cameron: disoccupazione come una piaga, violenza giovanile, alcolismo fuori controllo, periferie dove la gente “ha un’aspettativa di vita più bassa che nella Striscia di Gaza”. E noi italiani? Mafie rampanti, illegalità di massa, nicchie di privilegio, arroganza dei potenti: pure questa società (Gomorra?) è disastrata. Chi s’impegna a rimetterla in sesto? Il presidente del Consiglio s’è lamentato, giorni fa, del suo stato: “In totale più di cento procedimenti, 900 magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2500 udienze in quattordici anni, più di 180 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti. Dei record davvero impressionanti, di assoluto livello non mondiale ma universale, dei record di tutto il sistema solare”. E’ convinto d’essere la persona adatta a raddrizzare le storture d’Italia? E, se è convinto lui, siamo obbligati a crederlo anche noi? O siamo autorizzati anche in Italia a sognare una destra responsabile, dignitosa, patriottica, come quella di David Cameron?
(David Cameron, leader del partito conservatore britannico, ha parlato al congresso del partito, a Birmingham, mercoledì scorso. Il suo discorso si può leggere, vedere e ascoltare sul sito del partito, http://www.conservatives.com. Nelle foto, dall’alto: Cameron durante il discorso; con la moglie Samantha, alla fine; ironia di partito, sul laburista David Miliband; la Symphony Hall di Birmingham, durante il congresso)
( dal blog del corriere.it – Pubblicato il 3 ottobre 2008)
5 commenti presenti
Non condivido nemmeno mezza parola di questa roba, che tanto mi ricorda i nostalgici di Prezzolini.
Scritto da Tommaso Farina il 10 Nov 2008
“Per me, la parola più importante è responsabilità. Responsabilità personale. Responsabilità professionale. Responsabilità civica. Responsabilità negli affari. La responsabilità verso la nostra famiglia, la nostra comunità, il nostro Paese. La nostra responsabilità per un comportamento dignitoso e civile” (David Cameron)
La citazione ribaltata è: non credo ad un cazzo di niente che riguarda la responsabilità, io faccio come mi pare e se non vi sta bene ciccia. Se volete tenere un comportamento dignitoso e civile peggio per voi, cazzi vostri. È corretto Tommaso?
Scritto da Sergio Fornasini il 10 Nov 2008
“L’italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono” (Giuseppe Prezzolini)
A me la similitudine con Cameron sfugge alquanto, colpa mia ovviamente
Scritto da Sergio Fornasini il 10 Nov 2008
No no no, nessuna similitudine, ce l’ho con l’atteggiamento. Visto che va di moda rimpiangere “la vera destra”, vien da chiedere a molti quale sia, secondo loro, la “vera destra”. E molti di costoro rispondono “Prezzolini”, “i liberali”, “la destra storica cavouriana”. Nostalgici. Anch’io sono nostalgico, rimpiango l’impero d’Austria e lo Stato della Chiesa, ma dubito potranno risorgere. Quindi mi tengo quel che ho. E francamente, mi piace anche. E Berlusconi mi piace proprio per i motivi seguendo i quali, secondo l’Altichieri, dovrei smaniare per mr. Cameron. Indipendentemente dal valore di Cameron, ovviamente.
Scritto da Tommaso Farina il 10 Nov 2008
La vera destra? Me ne basterebbe una che non pende acriticamente dal pensiero di un padrone… insomma, una destra come quella che vorrebbe Guzzanti, in cui eprimere un’opinione diversa da quella del capo non sia considerato un reato di lesa maestà.
Scritto da Zazo il 10 Nov 2008