Voci dal terremoto in Abruzzo: Robert Colucci
17 Aprile 2009un post da unpodimondo.wordpress.com – Una piccola curiosità: Google ha trovato in risposta al commento una frase che inizia così: “Carissimo Colucci, durante il terremoto viaggiavo con il camion in Germania, alle quattro meno venti davano la notizia di un sisma di 6,3 prontamente giravo …” – Non sapremo mai come prosegue la risposta a Colucci, non se ne trova traccia sul blog di Beppe Grillo, e stranamente anche nella cache del grande motore di ricerca (sf)
Per la serie delle voci dei blogger sul terremoto in Abruzzo, vi posto il commento che Robert Colucci, fratello e figlio di due terremotate, ha lasciato sul sito di Beppe Grillo in risposta all’articolo di Marco Travaglio del 13/04/2009. Ogni ulteriore discorso è superfluo.
commento di Robert Colucci (Voti: 101)
Al netto delle cazzate, con madre e sorella in tendopoli e due case distrutte (di cui una con mutuo per ristrutturazione ancora aperto) posso dire:
– nelle prime 48 ore, la meta’ dei volontari della protezione civile non sapeva cosa e come fare perche’ mancavano mezzi e coordinazione in loco.
– con 4 -QUATTRO- mesi di scosse come preavviso, che qualcuno dovesse organizzare un piano di fuga e le aree attrezzate PREVISTE DALLA LEGGE non ci piove. Non e’ stato fatto UN CAZZO.
Si e’ aspettata la botta seria per tirare fuori i morti dalle macerie.
Un piano di lavoro del genere l’avrebbe coordinato alla grande anche un babbuino.
L’ospedale: non “si trova piu'” il documento di collaudo. Quando e se saltera’ fuori, il poveraccio che ha firmato si cimentera’ nel bungee jumping dal cavalcavia in stile Bove. Pare vada di moda in centro italia.
Appurato che con una coscienza civile differente dalla solita mafitaliota, qualche decina di vite si sarebbero potute salvare, la successiva assistenza agli sfollati e’ stata piu’ che buona.
E non per meriti, ma NONOSTANTE le apparizioni da reality.
I ringraziamenti vanno ai viglili del fuoco, volontari, medici e privati che hanno dimostrato ancora una volta che almeno il cuore non ci manca.
E gli albergatori della costa che stanno ospitando quindicimila persone da una settimana senza chiedere una lira.
Non sanno se e quando verranno rimborsati, nessuno ha mandato comunicazioni ufficiali.
Solo le solite promesse del circo barnum, qualcuno intanto e’ andato in banca a chiedere prestiti.
E siamo gia arrivati alla fase 3.
Dimenticare.
Ancora 10 giorni e sparira’ tutto da giornali e tv.
La messa e’ finita, andate a votare.