Berlusconi – Spatuzzatemi pure ma io vado avanti

5 Dicembre 2009

di Sergio Fornasini per dituttounblog.com

Uno dei commenti riportati dalla stampa ed attribuiti al premier Silvio Berlusconi dopo la deposizione di Spatuzza non può che trovarmi abbondantemente d’accordo. Almeno per una volta nella vita, scopro di poter essere concorde con Lui. Peccato che in seguito abbia smentito di aver rilasciato qualsivoglia dichiarazione o giudizio sulla vicenda.

Mi riferisco in particolare a quanto avrebbe affermato sui motivi che avrebbero animato il Suo accusatore, ovvero che se c’è uno Spatuzza in giro che lo descrive come un punto di riferimento politico per la mafia è perchè Lui ed il governo che presiede ha agito contro la criminalità organizzata.

Niente di più verosimile, anche se smentito in seguito. Si tratta di una affermazione ambivalente, perciò inattaccabile. Le ipotesi di conseguenza sono due:

1) Berlusconi è nemico giurato di Cosa Nostra, sotto il suo governo si stanno conducendo tante e tali azioni contro la mafia da indurre quest’ultima a reagire, infamandolo con accuse attraverso collaboratori di giustizia o aspiranti tali;

2) Berlusconi è un fiancheggiatore esterno di Cosa Nostra, i troppi arresti di mafiosi effettuati nel corso del suo mandato configurano un tradimento alle aspettative della criminalità organizzata. Di conseguenza, la mafia lo sta sputtanando pubblicamente per via giudiziaria.

È una questione praticamente scientifica, da qualsiasi parte la si guardi il risultato non cambia: Berlusconi ha affermato la verità, seppure abbia poi smentito qualsiasi dichiarazione al riguardo. In fondo ha fatto benissimo a farlo, la stampa riportava che mentre Spatuzza deponeva in aula a Torino, formulando accuse così pesanti da fare impallidire chiunque, a Roma c’era Berlusconi che presiedeva il consiglio dei ministri minimizzando le accuse e raccontando barzellette. Non l’ho scritto io bensì il Giornale ed il Corriere insieme a tutti gli altri.

Magari finisse qui, invece a leggere bene i quotidiani non mi sembra di rilevare che la deposizione di Spatuzza venga messa in relazione con quella di altri pentiti, tipo Antonino Giuffré tanto per fare un esempio. Che in fondo non dice cose tanto diverse, ne avevamo parlato tempo fa riprendendo agoravox.it e dopo un certo tempo lo ha fatto anche il corriere.it. Scorrendo indietro nel tempo, c’è stato anche un boss che afferma di aver incontrato Berlusconi, presente anche Marcello Dell’Utri. Insomma le accuse si moltiplicano, quello che non cambia è l’atteggiamento di chi ne è il bersaglio. Fossimo in un altro Paese sarebbe successo un finimondo ed il governo si sarebbe già dimesso da un pezzo. Per nostra fortuna siamo in Italia, le pesanti accuse che vengono mosse al premier costituiscono esclusivamente motivo di preoccupazione per la nostra immagine all’estero, a quanto riportato dai vari portavoce del sommo governante.

Tornando a Spatuzza, ancora non mi è chiaro come lo inquadrino i principali destinatari delle sue pesantissime accuse. Talvolta ne parlano come di un assassino che cerca di evitare il carcere a vita collaborando con la giustizia, inventandosi accuse infamanti. Poi lo descrivono come un criminale che agisce per conto della mafia, al fine di colpire con false affermazioni il premier ed il governo. Se il punto 1 di cui sopra è quello ufficialmente sostenuto da governo e dintorni, farebbero meglio a parlarne come di una persona organicamente attiva in Cosa Nostra che sta fingendo di essere un pentito, pur di raggiungere l’obiettivo affidatogli. Insomma che si mettano d’accordo e trattino questa delicata questione in maniera adeguata, cribbio!

Delle due ipotesi che ho formulato mi auguro sinceramente che sia buona la prima. Nel caso contrario lo scenario sarebbe devastante, per noi e per chi ci governa il futuro tenderebbe a tinte funebri.