Annozero del 21 maggio – Maurizio Lupi a Marco Travaglio: lei è un pluri condannato per diffamazione. Travaglio: mai!
22 Maggio 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Prima o poi doveva accadere che anche ad Annozero si parlasse delle condanne a Marco Travaglio. Finora erano stati evitati anche gli accenni alle vicende giudiziarie dello scrittore-giornalista torinese, ieri sera Maurizio Lupi ha colmato l’omissione.
Intendiamoci, non è che se ne dovesse parlare per forza, ci sono cose più importanti delle quali occuparsi in TV. Certamente però l’iniziativa di commentare i fatti da parte dello stesso Marco Travaglio sarebbe stata opportuna. Ad esempio, l’occasione di farlo a caldo l’ha avuta nella puntata del 16 ottobre scorso, ovvero il giorno dopo della sua condanna (penale) in primo grado a otto mesi di reclusione e 100 euro di multa per diffamazione ai danni di Cesare Previti.
La puntata di ieri è iniziata in maniera turbolenta, Michele Santoro si è dovuto imporre per riprendere il controllo dei temi da trattare, evitando così approfondimenti ulteriori sul Travaglio condannato. Comportamento legittimo, la trasmissione la conduce Santoro come meglio crede, sta poi ai telespettatori giudicare.
Lo sfumare sull’argomento probabilmente non ha entusiasmato i non completamente informati sui fatti. A giudicare dagli accessi odierni al nostro blog attraverso i motori di ricerca, diverse persone hanno voluto approfondire il tema che ieri sera è rimasto sospeso nell’aria. Non a caso, oggi il nostro post più letto è quello che riporta l’articolo per il quale Travaglio è stato condannato penalmente lo scorso 15 ottobre, segue a ruota l’articolo della precedente condanna (civile) su querela a Travaglio da parte di Fedele Confalonieri. Le stringhe di ricerca più ricorrenti che hanno portato a questo blog sono: “condanne travaglio” – “travaglio condannato” – “condanne marco travaglio” e tutta una serie di varianti a seguire.
Serve anche a questo la rete, non solo a vendere libri e DVD.
I navigatori ormai hanno capito che è proprio vero: Travaglio è stato più volte condannato in sede civile e penale come affermato da Lupi. Non c’è da esserne entusiasti ma è così che stanno le cose. Suggerisco di leggere anche questo articolo del blog, è sulla motivazione della sentenza di condanna (penale) in primo grado con i link alle altre. Altri blog si occupano oggi della vicenda Lupi-Travaglio, fra i quali segnalo quello di Marco Caruso.
Va anche aggiunto che ad ottobre fu addirittura il Tg1 a dare la notizia della condanna, con molta solerzia. Fosse così attento ed approfondito anche in riferimento ai casi giudiziari che coinvolgono importanti esponenti politici, uno in particolare, non ci sarebbe nulla di strano.
E per finire, il filmato del frammento di Annozero di ieri con le affermazioni di Maurizio Lupi. Quest’ultimo era dotato, a quanto pare, della documentazione comprovante le condanne ma non ha avuto modo di esibirla. Da notare invece il momento ( al minuto 1:10) nel quale Lupi rinfaccia a Travaglio di essere stato condannato per diffamazione più volte alla quale MT replica: “Mai! Mai!”. Leggete i nostri articoli sulle sentenze, poi giudicate voi.
31 commenti presenti
Io non mi chiamo Marco e non ho scritto nulla ora qui, mai! mai!
Scritto da marco il 22 Mag 2009
seriamente: Travaglio ebbe ad accusare Vespa di aver parlato del viagra (o di qualche amenità) il giorno di una qualche condanna di Cesarino Previti, secondo la strategia del “parlare d’altro”: ecco, il giorno successivo a quello in cui Travaglio è stato condannato per diffamazione proprio contro Previti, lui non ne ha fatto cenno e incalzato su questo, ieri sera ha mentito. Vespa, dal canto suo, una puntata sul caso Previti la fece: era bilanciata nella scelta degli ospiti come sempre, ma il contradditorio non fu rappresentato dai pm che accusavano Previti, i quali non poterono essere presenti, bensì da politici e giornalisti. Non fu un’assoluzione in diretta (somigliava alla puntata su Del Turco in cui c’era Di Pietro) ma le polemiche furono notevoli e Vespa decise di tagliare la testa al toro: mai più si parlerà qui di questo. Ha sbagliato secondo me, ma per il silenzio c’era un motivo.
Ora qualcuno potrà dire che Travaglio non era tenuto a riferire della condanna in ottobre, ed è così, ma il punto vero è saltato fuori ierisera quando ha mentito sulle sue condanne come quegli stessi personaggi che Travaglio esecra. Per dirla con Mourinho: zeru onestà intellettuale.
Scritto da marco il 22 Mag 2009
ma che ha detto? era una prestazione professionale? ah beh… ok penso che sia l’unica strada ancora disponibile, evasione… e magari se salvano
Scritto da Tyler il 22 Mag 2009
Ma vi sembra mai possibile che il Pdl non riesca una volta, e dico una volta a mandare in onda un Servetto che sia all’ascolto piacevole?
Una volta, una persona normale, degna: che non sghignazzi con il vicino di banco fino ad un secondo prima dell’intervento, per poi dirsene una per colore (mi riferisco a quell’uomo dalle sembianze di porco sudato ed indemoniato che è storace, ma cosa fa, l’inquisitre ora?? Storace??)
Ho capito che ad Anno Zero, nel covo dei comunistacci, bisogna mandarci gli squali, quelli che infamano e non lasciano parlare, che negano l’evidenza ed eludono le poche riflessioni/domande degne di nota … ma almeno una volta!
O Avvo/Deputato Ghedini, o Letteronzo Castelli, o Lupo della Steppa … suvvia!
Anche al servo Lupi volutamente sfuggiva la differenza tra l’immunità francese (e pochi altri casi che con noi hanno nulla a che fare) e l’auto-immunità auto-votata per salvare in extremis le chiappe al Presidente del Consiglio (che ora sarebbe un Corruttore in primo grado) …
E quando Travaglio gli ha ricordato di come Olmert (che in ogni caso, non mi piace) abbia dichiarato di “Essere orgoglioso di vivere in un Paese che processa il proprio Premier” e che si sarebbe difeso privatamente … e Lupi con la testa: “Noooooooo noooooo”.
Questi hanno il Chip, sono preimpostati. Quando sono messi al palo, cercano una telecamera e fanno “noooooooo”.
Travaglio è stato condannato. Ha sbagliato facendo il suo lavoro di giornalista. E va bene, può succedere. I suoi errori, se li paga da solo.
Ma non mi direte che siete ancora lì a far tornare l’equazione “Travaglio condannato = Politico condannato” (= non può parlare dei politici mafiosi, corrotti, ladri?).
Per favore, ripetere questi concetti mi fa così male … rispettate il ruolo dell’informazione, rispettate il vostro status di cittadini (un po’ sudditi) democratici.
(non malaccio Franceschini, ottima l’apertura sul Lodo, poi si è perso per strada)
WN
Scritto da Wil Nonleggerlo il 22 Mag 2009
Beh, ma qui Travaglio non intendeva dire che non era stato condannato in primo grado, ma si riferiva che al fatto che non lo fosse in via definitiva. Forse poi voleva sviare anche sul sull’ avere una condanna di primo grado, ma seguendo la logica del discorso non sbaglia, come si puo’ vedere da questo video.
http://www.youtube.com/watch?v=leB6euFfBec
Io invece sottolinerei sopratutto le bugie di Lupi, che sono piu’ gravi, come quella sull’immunita’ al premier negli altri paesi, che e’ una bufala clamorosa. Per non parlare del numero dei processi.
Saluti
Scritto da Mastellaroni il 23 Mag 2009
Vede Mastellaroni, le persone normali possono permettersi di commettere molti errori. Ad esempio, lei che è un (anonimo) commentatore può scrivere praticamente ciò che vuole, prendersela con chiunque. L’etica diffusa in rete, in generale, è talmente labile che si può spaziare praticamente dovunque e scrivere qualsiasi cosa. Io che gestisco un blog già devo stare più attento a cosa scrivo, sono facilmente attaccabile dai lettori, oltretutto attenti e preparati da queste parti. Poi a livello molto, ma molto più elevato, ci sono diversi protagonisti. Prendiamo ad esempio Marco Travaglio, giornalista e scrittore di successo. Mette insieme tante di quelle pagine nelle quali fa le pulci ad altri, facendo il proprio mestiere, che NON può permettersi di sgarrare, è tutto in proporzione. Io e lei, nella nostra piccola dimensione, al massimo possiamo essere confutati da interlocutori occasionali, nei blog in cui lei commenta ed io scrivo, nella vita di tutti i giorni, ecc. Per noi sputtanarsi è più facile, non siamo personaggi pubblici e non abbiamo schiere di fans. Più sale il livello di visibilità e maggiormente bisogna essere coerenti con quanto si afferma e si scrive, il gioco è semplice. Anche se poi, purtroppo, la realtà insegna che non è esattamente così. Noi italiani tendiamo a difendere sempre e comunque la nostra squadra di calcio anche se il nostro centravanti segna un gol con la mano, il rigore per gli altri non c’è mai, e così via anche nella vita di tutti i giorni e nella politica.
È evidente, da quanto scrivo in questo blog, che non sono affatto entusiasta di quello che accade nella politica del nostro Paese, e che altri debbano applicare con rigore le regole di coerenza sopra enunciate. Se ci guardiamo intorno, fra i politici è davvero dura trovare qualcuno che corrisponda alla descrizione, praticamente impossibile. Questo però non giustifica e non attenua gli errori del Travaglio. Anzi, quando omette citazioni e per questo viene condannato mi appare molto simile ai personaggi dei quali vuole denunciare i comportamenti.
Scritto da Sergio Fornasini il 23 Mag 2009
@SF: non mi piacciono le sviolinate, ma la tua risposta nei commenti è da scolpire su pietra, condivisibile non al 100, ma al 1000%. La metafora sul calcio è azzeccata… la uso spesso anch’io! La cosa più “bracciacascante” che mi succede in questo frangente è quando dico (da elettore, stavolta, del PDL) che Berlusconi è un’anomalia per via del conflitto di interessi, ma i tifosi della squadra avversaria fischiano uguale, a prescindere.
@mastellaroni: Fornasini ti ha risposto già esaustivamente, ogni parola sarebbe superflua. Comunque… Travaglio ha più che sviato, suvvia. E’ forse anche una questione di marketing, come quando uscì il carteggio su Israele tra MT e Barnard e l’editore del primo smentì, inizialmente, con un comunicato online, mentre era vero eccome (fra l’altro concordo con travaglio sul tema arabo-israeliano).
Sull’immunità devi considerare le differenze di ordinamento tra i paesi e le strutture del potere: il discorso è lungo e pure inutile; brevemente: in alcuni paesi non c’è l’immunità, ma quello che sarebbe ipoteticamente successo qui senza lodo non sarebbe mai capitato. In alcuni paesi un premier sotto certe pressioni si sarebbe dimesso e ciò sarebbe stato ritenuto doveroso. In francia ad esempio, l’immunità c’è eccome, anche se per il presidente e non per il primo ministro, ma là il presidente ha anche i poteri di quello che è il nostro premier. E comunque il lodo alfano, la cui costituzionalità credo sia ancora al vaglio, sopende la prescrizione e decade lasciata la carica protetta: ed è un’immunità, non un’impunità come dicono alcuni (non certo tu). L’appuntamento con la prescrizione (perchè è così che sarebbe finito il processo Mills) è dunque solo rinviato per Berlusconi. Personalmente ritengo che il lodo Alfano, pur concepito in ottica ad personam, sia comunque lecito: chi è stato legittimamente eletto deve poter governare fino a che non saranno i cittadini, e solo loro, a privarlo del titolo per farlo. Come potrebbero, Berlusconi o chicchessia, governare a tempo pieno e con tranquillità , considerando il dovere di presentarsi in aula? Questo è un pericolo del quale persino Di Pietro sembra essere conscio:
“C’è il rischio che tra qualche mese Berlusconi sia a scartamento ridotto. Che passi cioè la mattina a palazzo Chigi e il pomeriggio al palazzo di giustizia” (ansa, 11 giugno 2001).
Scritto da marco il 23 Mag 2009
Travaglio è stato condannato per diffamazione, reato che commette un giornalista coraggioso, sempre un po’ al limite, che scrive di persone molto potenti che si possono prmettere avvocati a tempo pieno. Faceva il ssuo mestiere e ha avuto un paio di incidenti. Berlusconi ha e ha avuto processi per reati del tutto estranei alla sua attività di politico ed anzi, come dimostrano le leggi da lui volute, la politica la fa proprio a causa di queli reati.
Chi non capisce la differenza è un povero idiota e anche un po’ coglione. E stronzo.
Scritto da Charly il 23 Mag 2009
Meno male che Charly ce l’ha detto, eravamo in ansia. Chi non capisce le cose che capisce lui, è “un povero idiota e anche un po’ coglione. E stronzo.”. Dato che tredici milioni e mezzo di italiani non le hanno capite, votando Berlusconi, si deduce che a non capirle forse (nel dubbio sta la differenza tra uno di destra e uno di sinistra) è stato Charly, e nonostante questa “ipotesi” non lo ritengo né idiota, né coglione, né stronzo. Soltanto, eccessivo.
Scritto da Giovanni il 24 Mag 2009
Giovanni, non ti viene in mente che moltissimi di questi italiani che hanno votato per lui queste cose non le sappiano? O almeno non le abbiano approfondite? A parte poca stampa, le cose, con precisione e asciuttezza, sono state raccontate solo da pochissimi, come fa il grande pubblico a conoscerle?
Detto ciò, io sono convinto che molti pensino che Berlusconi sia un farabutto, ma lo votino lo stesso, perché l’Italia è un paese di piccoli imbroglioncelli, che ammirano chi è furbo e chi frega la legge.
Davvero tirare in mezzo i numeri (13 milioni, 75% etc) è pseudo democrazia, per cui se la gente ti vota allora hai ragione, a prescindere. I 13 milioni di persone sono laureati in giurisprudenza? Possono sostituire il lavoro dei giudici? Proponi il televoto, al posto dei processi?
Travaglio è stato condannato in primo grado per una omissione, a mio avviso un po’ colpevole, ma ciò non lo scredita per tutte le altre cose che ci racconta, anzi, questo fatto ci insegna a verificare bene le notizie, da chiunque provengano. Vantarsi comunque di essere pulito come un giglio, solo perché la condanna è in primo grado non mi è comunque piaciuto. I fatti restano, come lui ci insegna quasi quotidianamente, raccontandoci atti giudiziari, sentenze e intercettazioni. E i fatti in quel caso mi dicono che ha volutamente omesso parte della verità, forse per raccontarne una di cui era convinto, ma che non era agli atti
enrico
Scritto da enrico il 24 Mag 2009
Stasera ho mangiato la pizza con amici, presenti nonne e madri. Stai tranquillo, Enrico dal pensiero debole e antidemocratico: nonne e madri presenti, dal pensiero forte e democratico, voteranno (una per la prima volta) Berlusconi, convinti vieppiù a votarlo dal tipo di disprezzo che i tipi come te, di sinistra scompifferata, rivolgono alle persone. Lascia perdere la giurisprudenza e la politologia, comincia dal vocabolario e rispecchiati nella voce: impostore. ‘Sta cazza di pretesa che i tipi come te soli sappiano la verità rende improbabile perfino concederti le attenuanti.
Scritto da Giovanni il 25 Mag 2009
@ marco: grazie per l’apprezzamento immeritato, il mio è solo un punto di vista
Scritto da Sergio Fornasini il 25 Mag 2009
Si vede che siamo in campagna elettorale.
Che poi io a votare nemmeno ci andrei, vista la considerazione che ho per quell’inutile, talvolta ignobile e dannoso, carrozzone europeo.
Poi leggo i commentatori che spuntano nei blog per l’occasione e mi decido a sprecare dieci minuti del mio tempo.
Così. Solo per pensare alle loro espressioni del martedì. E farmi una risata.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 25 Mag 2009
Non sono proprio abituato ai maleducati da blog e forum, quindi non mi verrebbe voglia di replicare ancora a giovanni. Impostore? Che significa? Il disprezzo per persone come te non posso negarlo effettivamente, le nonnine che citi mi confermano che la gente vota berlusconi per motivi casuali e comunque sbagliati, e che non hanno, come te, nessuna idea di cosa dovrebbe essere la politica. Come il Dean Keaton, subito dopo, che vota per il piacere di sconfiggere i nemici, proprio come allo stadio. Io non ho nessuna pretesa di sapere la verità, giovanni, posso solo dire che tu non hai capito un cazzo, di me come del mondo che ti circonda
Scritto da enrico il 25 Mag 2009
Le chiedo scusa, caro Enrico.
Ho colpevolmente creduto che lei, scrivendo una frase come “i fatti restano, come lui (Marco Travaglio, nds) ci insegna quasi quotidianamente, raccontandoci atti giudiziari, sentenze e intercettazioni”, fosse avvezzo alle provocazioni, o almeno all’ironia.
Dalla sua risposta noto invece che si prende maledettamente sul serio.
Ed io, che in fondo ho buon cuore, sono sinceramente dispiaciuto per lei.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 25 Mag 2009
Povero Giovanni, quanto ignora.
Scritto da Charly il 25 Mag 2009
premesso che Travaglio non mi è molto simpatico, dico che facendo il giornalista si puo’ incorrere in qualche errore ed essere poi condannati per diffamazione, bisogna pero’ anche dire che Travaglio non si è mai candidato ne è stato mai eletto, mentre in parlamento siamo pieni di politici condannati ed inquisti per reati molto più gravi della diffamazione. questa è una VERGOGNA||
Scritto da giovanni montalto il 25 Mag 2009
Mi scusi Dean Keaton, ma non ho capito il suo riferimento alla mia frase citata. La mia argomentazione mi sembrava logica, gliela riassumo: Travaglio ogni volta racconta che, indipendentemente da condanne, prescrizioni, cavilli o furberie leguleie (si dirà così?), i fatti restano, le parole pronunciate le possiamo ascoltare, le valutazioni morali o politiche sono indipendenti da quelle di carattere penale. Quindi, potrà anche alla fine essere assolto nei gradi successivi, Travaglio, ma quell’articolo incriminato, per il quale ha avuto la condanna, resta un neo nella sua carriera. Mi sembrava la mia una posizione logica e equilibrata, se da questo ha pensato che io fossi avvezzo alle provocazioni… boh, mi manca qualche collegamento.
La mia risposta agli insulti di giovanni non sono di chi si prende sul serio maledettamente, ma di chi si offende se insultato immotivatamente e sgangheratamente
enrico
Scritto da enrico il 25 Mag 2009
Enrico, ho capito tanto del mondo che mi circonda che il vero mio problema è come classificare i tipi come te. Non vedo perché dovrei psicoanalizzare una tastiera. Quali insulti, qui di insulti sanguinolenti vedo solo quelli degli antiberlusconiani, tipo il cuculo Wil che cova nel blog degli altri perché il suo pare fatto di coriandoli, e mi chiedo: quando non ci sarà più Berlusconi, contro chi sputeranno? Mostra la tua alternativa e non la menare lunga con la morale. Possibile che un ragionamento sero sul futuro non si possa fare? Il dopo Berlusconi è una incognita non solo per quelli del centrosinistra, ma anche per quelli del centrodestra. In questo momento, le anime candide dellla sinistra vorrebbero che anche l’elettorato del centrodestra sganciasse Berlusconi, per avere spazio libero. A’ Enrì, e dai una mossa alle sinapsi, che non ti trovi di fronte a una mappata di criminali.
Scritto da Giovanni il 25 Mag 2009
I fatti restano, comprese le condanne per diffamazione di Travaglio.
Abbiamo però imparato da tempo che, per alcuni, ci sono condanne e condanne. Quelle di Travaglio sono valore al merito, almeno fino a quando così le riterrà il giudice supremo Antonio Di Pietro, che con lo stesso metro ha assolto tutti i pregiudicati che schiera nelle sue liste elettorali.
Scritto da asdrubale il 25 Mag 2009
Allora, Enrico, le farò un esempio riprendendo le sue parole come le dovessi utilizzare per un titolo di giornale:
L’Italia è un Paese di piccoli imbroglioncelli e bisogna sempre verificare le notizie
ENRICO ATTACCA: TRAVAGLIO NON E’ PULITO COME UN GIGLIO
Ha volutamente omesso parte della verità per raccontare quella che voleva
Sono tutte sue parole, non virgolettate, ma fedeli al senso che voleva attribuirgli.
Sono fatti, quindi, che restano.
Eppure stento a credere che fosse questo il senso che lei intendeva attribuire loro.
Più chiaro ora?
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 25 Mag 2009
Giovanni, tu intendi che dovrei fare dei nomi? No, perché non servirebbe. Non è un problema di nomi, ma di comportamenti, di regole, di morale. La questione morale è centrale, e il problema è proprio, per citare berlusconi, che non si può chiedere ai tacchini di anticipare il natale. Solo la società civile, l’opinione pubblica, un risveglio di coscienze può liberarci di queste classi dirigenti corrotte, impunite e impudenti. O in alternativa l’invasione da parte della Svizzera 😉
Scritto da enrico il 25 Mag 2009
Ma carissimo dean keaton, invece era esattamente quello che volevo dire. Ma leggere con calma e in caso farsi aiutare da qualcuno per comprendere meglio?
Scritto da enrico il 25 Mag 2009
Enrico.
Ci riprovo per l’ultima volta.
Lei intendeva dire che Travaglio è un imbroglioncello e che bisogna sempre verificare le notizie che propone, perchè omette parte della verità pur di dimostrare la sua tesi?
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 25 Mag 2009
No, sostenevo molto semplicemente che in quel caso specifico sicuramente ha sbagliato, questa è la mia opinione, basata sulla lettura di quell’articolo, e questa mia opinione non potrà essere modificata dalla sentenza di appello. Altrettanto la mia opinione sui fatti riguardanti il premier relativi alle varie sentenze di prescrizione, depenalizzazione, condanna di amici avvocati etc, non possono essere influenzate dal fatto che non è in galera. Con la differenza che sono fatti mooolto più gravi e riguardano una persona che ha responsabilità moooolto maggiori.
Detto ciò sarebbe buona norma, quando è possibile, verificare sempre le notizie che si leggono sia negli articoli di travaglio come di chiunque altro. Lei li legge e trova che dica tutte cazzate? Perché se l’1 per cento di quello che racconta è vero dovrebbe perdere la sua fiducia nel nostro presidente del consiglio. Se sostiene invece che non è vero neanche quell’1% ci porti le prove, smentisca coi dati alla mano…
ricambio i saluti
Scritto da enrico il 25 Mag 2009
E queste sono solo le prime cause, l’aperitivo. Travaglio nei prossimi anni dovrà divertirsi parecchio per tutto il fango che ha dispensato.
Scritto da Tommaso Farina il 26 Mag 2009
Tu lo hai querelato?
Scritto da stardust il 26 Mag 2009
No, perché?
Scritto da Tommaso Farina il 26 Mag 2009
No,così,semplice curiosità.
Scritto da stardust il 26 Mag 2009
boh, forse intende per far numero huahuauhahuuhauhauhauha
Scritto da Tyler il 26 Mag 2009