IL MARESCIALLO CIURO E LE AMNESIE DI TRAVAGLIO (di F. Facci)
9 Ottobre 2008di Filippo Facci per Il Riformista
«Se ne sono accorti in pochi, ma il caso Ciuro-Travaglio è quasi passato per televisione. Quasi. Su Raitre, venerdì scorso, è andato in onda il docufìlm «Doppio gioco» diretto da Salvo Palazzolo, dove si narrava dello scandalo dei rimborsi d’oro alle cliniche siciliane; in pratica si ricostruiva che alcune talpe della Procura di Palermo avevano fatto appunto un doppio gioco stando dalla parie della mafia, ed eccole qua: Giorgio Riolo, carabiniere del Ros e Giuseppe (Pippo) Ciuro, maresciallo della Finanza in servizio alla Direzione distrettuale antimalia.
È quel Ciuro che nell’estate 2003 passò le vacanze con Marco Travaglio e famiglia in un villino del residence Golden Hill ad Allavilla, e che, per farla breve, anche durante quella vacanza stava commettendo il reato di favoreggiamento ad associazione mafiosa a vantaggio di Michele Aiello, mafioso, uomo chiave dell’indagine sui rimborsi d’oro alle cllniche e braccio destro del boss Provenzano: trattasi di «Fatti commessi in Palermo ed altrove fino al mese di ottobre 2003».
Ciuro fu arrestato circa due mesi dopo la vacanza con Travaglio, il 5 novembre 2003. Il maresciallo sarà definito «figura estremamente compromessa col sistema ciniimale» prima di essere condannato dalla corte d’Appello a 4 anni e 8 mesi per favoreggiamento.
Il documentario di venerdì ha ricostruito tutto quanto (Travaglio a parte) compresa un’intercettazione tra l’ex maresciallo e una segretaria della Procura; non c’era, dunque, l’intercettazione tra Ciuro e Travaglio citata nel maggio scorso dal vicedirettore di Repubblica Giuseppe D’Avanzo.
La versione di Travaglio, ricordiamo, fu riportata su Repubblica del giorno dopo: «Ho conosciuto il maresciallo Ciuro a Palermo quando lavorava alla polizia giudiziaria antimafia (aveva pure collaborato con Falcone). Mi segnalò un hotel di amici suoi a Trabia e un residence ad Altavilla dove anche lui affittava un villino. II primo anno trascorsi due settimane nell’albergo con la mia famiglia, e al momento di pagare il conto mi accorsi che la cifra era il doppio della tariffa pattuita: pagai comunque quella somma per me esorbitante e chiesi notizie a Ciuro, il quale mi spiegò che c’era stato un equivoco e che sarebbe stato presto sistemato (cosa che poi non avvenne). L’anno seguente affittai per una settimana un bungalow ad Altavilla, pagando ovviamente la pigione al proprietario. Ma i precedenti affittuari si eran portati via tutto, così i vicini, compresa la signora Ciuro, ci prestarono un paio di cuscini, stoviglie, pentole e una caffettiera. Di qui la telefonata in cui parlo a Ciuro di cuscini».
E qui entra in scena Gabriele Mastellarini, giornalista che nei giorni scorsi, a furia di ricorsi, ha praticamente costretto il sottosegretario Gianni Letta a nominare una commissione per l’accesso ai documenti per cui è decaduto il segreto di Stato. Nel giugno scorso, Mastellarini rivelò sul suo blog personale tutta una serie di circostanze decisamente sgradite a Travaglio (dati ignorati e omessi ad Annozero, particolari di condanne da lui subite) che sfociarono in una serie di insulti di Travaglio a Mastellarini, via sms, peraltro pubblicati. Ma coincisero anche con la fine delle sue collaborazioni con l’Espresso: circostanza che Mastellarini, a torto o a ragione, di lì in poi collegò a Travaglio.
Da qui un’attenzione molto speciale, sul suo blog, a lui dedicata. Il documentario su Pippo Ciuro, Mastellarini. se l’è visto tutto, e c’è voluta voglia. Ma c’è voluta sicuramente più voglia per andarsi a rileggere il libro di Marco Travaglio e Saverio Lodato , Intoccabili, Bur Rizzoli 2005, così da verificare a come il caso Ciuro veniva trattato.
II suo curriculum è condensato in due righe: per dire che fu «in servizio con Falcone» e che ha lavorato all’antimafia «con il pm Ingroia che l’ha impiegato nell’ultima fase delle indagini su Dell’Utri e sui finanziamenti Fi-ninvest». Travaglio sarà stato senz’altro ben informato, vantando egli un rapporto di frequentazione personale con Ingroia. Sempre nel libro Intoccabili, Travaglio si spinge poi a dire che «i due marescialli (Ciuro e Riolo, ndr) sono talpine. Manca la talpona».
Non solo. Ci sono feroci critiche a Piero Grasso, il procuratore che ha sostituito Giancarlo Caselli a Palermo: «Assodato il ruolo di talpe di Ciuro e Riolo, perché gli inquirenti li hanno lasciati circolare indisturbati per mesi negli uffici della Procura?». E poi: «Perché non si sono informati subito i pm più vicini a Giuro per limitare i danni che le sue soffiate potevano arrecare alle loro indagini?». Il pm più
vicino a Ciuro era Ingroia, e i quesiti parrebbero quasi posti da lui. Invece sono posti da Travaglio: che è legatissimo a Ingroia. Dulcis in fundo: il procuratore Pietro Grasso scriverà al Corriere della Sera accusando Travaglio e Lodato di fare «disinformazione scientificamente organizzata». È tutto nero su bianco.
E si prosegue. Travaglio, sempre nel fibre Intoccabili, parla di Totò Cuffaro e scrive che «il governatore conosceva Ciuro», ma a quanto pare non era il solo. Al citato residence Golden Hill, in quella vacanza del 2003, c’era Travaglio, c’era Ciuro, c’era Ingroia e «si stava insieme, si giocava a tennis e si facevano lunghe chiacchiere a bordo piscina», come ha raccontato al Corriere della Sera lo stesso Ciuro.
Il quale, sempre sullo stesso libro, sminuisce il ruolo di Ciuro ancora una volta: «Ciuro si limitò a qualche intrusione nel computer della Procura e a qualche millanteria per farsi bello con il ricco imprenditore. Il grosso lo fece Totò». In-somma, il moralizzatore Travaglio non maltratta gli amici o ex amici. Anche perché nel libro L’odore dei soldi, pubblicato nel 2001 da Travaglio ed Elio Veltri, veniva enfatizzata per pagine e pagine un’indagine sulle fortune di Berlusconi e sullo sbarco di Mediaset in Sicilia. L’indagine, ovvio, era di Pippo Ciuro.
Tutte queste cose il documentario «Doppio gioco» non le ha raccontate. Sicuramente non l’ha fatto Travaglio.
Nelle foto (da sinistra da destra) Filippo Facci, Marco Travaglio e Pippo Ciuro.
42 commenti presenti
Oggi ho comprato “Il Riformista”, un Euro speso bene.
Un onesto e dettagliato articolo di Facci, niente insulti e sacrosanta citazione di Gabriele, delle sue vicende e di questo blogiornale.
A parte il refuso della copia cartacea, nel quale attribuisce a Travaglio anziché a Ciuro la frase sulle chiacchierate a bordo piscina, vorrei spezzare una lancia a favore della bella DocuFiction “Doppio Gioco”. Che non poteva raccontare delle indagini di Ciuro sulle attività di Mediaset in Sicilia semplicemente perché la trasmissione è stata assemblata con il materiale delle intercettazioni audio e video di tutta un’altra vicenda: l’inchiesta sui traffici di Aiello e dei suoi complici. Era un bellissimo documentario, non una trasmissione di approfondimento. Ne abbiamo parlato estesamente qui
Scritto da Sergio Fornasini il 9 Ott 2008
L’indagine sulle holding di Berlusconi era opera del Dott. Giuffrida, dirigente della Banca d’Italia, non certo di un semplice sottufficiale della Guardia di Finanza. Un maresciallo delle Fiamme Gialle non può avere le competenze necessarie per ricostruire i complicatissimi movimenti finanziari delle holding del Cavaliere.
Scritto da luigi il 9 Ott 2008
@ Luigi: che c’azzecca?
l’indagine finanziaria condotta dalla Banca d’Italia è una cosa, Ciuro invece si occupava di indagini giudiziarie.
Ad esempio, per approfondire il ruolo del nostro maresciallo può tornare utile leggere ed acoltare la sua testimonianza qui in occasione del processo a Marcello Dell’Utri.
Scritto da Sergio Fornasini il 9 Ott 2008
Almeno Facci sta volta ha citato Mastellarini, comunque non venga a fare la morale a Travaglio anche perche’ lui non e’ certo perfetto, anzi…
Scritto da Mastellaroni il 9 Ott 2008
Questo pezzo non è di Facci. Ha copiato tutto quello che Mastellarini ha scritto sul blog.
Scritto da Alberto Santangelo il 9 Ott 2008
Uno vede il documentario su Raitre e che fa?
Dedica il pezzo a Ciuro e Travaglio.
Due parline su Cuffaro che viene a Roma, parla con qualcuno, torna in Sicilia e informa Ajello delle indagini sulle talpe, proprio no?
Capire con chi ha parlato facendo saltare una delicaissima inchiesta non interessa?
Capire chi, all’interno delle Istituzioni, trama contro lo Stato per favorire uno come Ajello non interessa?
Capire come sia possibile che un personaggio come Cuffaro, dopo la sentenza relativa a quell’inchiesta, ottenga ancora valanghe di voti non interessa?
Due paroline sulla solidarietà all’ex Presidente della Regione Sicilia espressa da tutti? Neanche l’ombra nell’articolo di Facci.
Eppure mi risulta che abbiano parlato della solita “Magistratura” ,a proposito di questa inchiesta, anche personaggi di spicco.
La cosa importante è prendere per il culo Travaglio.
Questo conta evidenziare di quell’inchiesta.
Va bene, continuiamo così, facciamoci del male.
Scritto da tequilero il 9 Ott 2008
Gabriele non guarda queste cose…
Scritto da Gruppo Delfini Curiosi il 9 Ott 2008
Esame del teste Giuseppe Ciuro, maresciallo della direzione investigativa antimafia
Indice
L’udienza ha inizio alle 10.04
Presidenza del Presidente dr. Leonardo Guarnotta
Edizione integrale 02:01:55
Il Presidente apre l’udienza; sono presenti i difensori avv. Di Peri e avv. Federico per Marcello Dell’Utri e l’avv. Tinaglia per la parte civile 01:14
Antonio Ingroia, sostituto procuratore di Palermo, PM sulla presenza dei testi Maresciallo Ciuro e signora Cantile 00:32
Avv. Di Peri per una precisazione 01:54
Avv. Pietro Federico 05:15
P.M. Ingroia replica: al termine il Presidente si informa sul tipo di interrogatorio che si svolgerà 08:11
Deposizione del teste Giuseppe Ciuro, Maresciallo presso il Centro operativo di Palermo della DIA
Teste risponde alle domande del PM Ingroia e dell’avv. Federico 40:50 ascolta l’audio
L’udienza, sospesa per problemi all’impianto di registrazione alle 11.02, riprende alle 11.23
Seguito della testimonianza del Maresciallo Ciuro; parla il Presidente dr. Guarnotta e quindi il PM dr. Ingroia continua a porre domande al teste su Telesicilia; l’avv. Federico pone una questione procedurale 12:05 ascolta l’audio
L’udienza, sospesa alle 11.35 per permettere al Tribunale di decidere, riprende alle 12.05
Il Presidente Guarnotta legge le decisioni prese dal Tribunale di rigetto dell’eccezione presentata dalla difesa: intervengono l’avv. Federico e i PM Ingroia e Gozzo 09:09
Il Presidente pone domande al teste che risponde; al termine vengono poste altre questioni procedurali 38:25 ascolta l’audio
L’udienza, sospesa alle 12.52 per permettere al Tribunale di decidere, riprende alle 12.55
PM Ingroia sul deposito degli atti e degli allegati: chiede un rinvio 03:08
L’udienza termina alle 12.58
Udienza successiva il 4 marzo 2002
http://www-5.radioradicale.it/servlet/RadioPublisher?cmd=viewScheda&livello=s2.1.4&record=2
Scritto da Gabriele Mastellarini il 9 Ott 2008
Il criterio sicuro per individuare la stupidità umana, soprattutto in internet, resta il benaltrismo. Tu ti occupi di una cosa e salta sempre fuori qualcuno, in mancanza d’altro, a chiederti: perchè non ti occupi piuttosto di quest’altro? E via così all’infinito.
Ma se mi sto occupando di Travaglio, e non di Cuffaro o delle lasagne al forno, che cazzo me ne frega in Cuffaro o delle lasagne al forno?
Di Cuffaro tra l’altro mi occupai in tv in una trasmissione dove c’era anche Travaglio. Chiesi le dimissioni di Cuffaro. Credo che in rete si trovi.
Scritto da Filippo Facci il 9 Ott 2008
Più che le presenze,valgano le assenze ..di citazioni. Su Travaglio.Lei,FACCI ha una penna magnifica:la utilizzi per esprimere il suo talento.RITA BELLACOSA
Scritto da RITA BELLACOSA il 9 Ott 2008
Ha perfettamente ragione Facci! Sa quanti stupidi ci sono in internet che chiedono come mai Travaglio non si occupi di Di Pietro o di De Benedetti?
Io so perche’ non se ne occupa…
gm
Scritto da Daniele il 9 Ott 2008
“Il criterio sicuro per individuare la stupidità umana, soprattutto in internet, resta il benaltrismo.”
Invece, a volte, basta leggere Il Giornale.
Scritto da Orlando il 9 Ott 2008
Facci si occupi di quello che Le pare o che più Le aggrada.
Personalmente in quella vicenda mi stupisce di più il silenzio sulla figura di Cuffaro e sulle circostanze relative alle sue rivelazioni.
Interessa molto di più capire quella che è accaduto a Palermo e in Sicilia sulla sanità.
Interessa molto di più capire come sia sempre più difficile, in quella Regione, fare indagini ed incastrare talpe, talpine e talpone.
A lei, invece, attualmente, interessa maggiormente fare informazione su un suo collega.
L’intento è chiaro.
Per come la vedo io, a Lei di travaglio e Ciuro non frega un’emerita cippa.
A lei interessa molto di più Ingroia e le sue inchieste su Dell’Utri.
La mia era una semplice constatazione, visto che dopo quella trasmissione non ho letto molti articoli sui giornali che parlavano di Cuffaro.
Sul criterio per individuare la stupidità umana concordo con lei.
Uno fa un programma ricostruendo un’inchiesta delicatissima e complicata che vede coinvolti rappresentanti delle forze dell’ordine, imprenditori collusi con la mafia, Presidenti di Regione che spifferano di inchieste segrete, e salta sempre fuori qualcuno che, in mancanza d’altro, scrive delle vacanze di un giornalista perchè “Tutte queste cose il documentario «Doppio gioco» non le ha raccontate”
Saluti.
Scritto da tequilero il 9 Ott 2008
Lo so Mastellarini, lei conosce tutto di Travaglio.
Scritto da Daniele il 9 Ott 2008
@ Alberto Santangelo
Sono d’accordo perfettamente con lei, quest’articolo non fa altro che ricopiare gli attacchi sterili, che giornalmente in serie vengono portati da questo blog a Marco Travaglio, l’anticristo da cui salvarsi, anche in questo periodo di cataclismi finanziari in cui decine di migliaia di persone rischiano di rimanere senza lavoro.
Per chi fosse interessato, in un commento a questo articolo http://dituttounblog.com/articoli/pippo-ciuro-travaglio#comment-6572 spiego il metodo “d’Avanzo-Mastellarini-Facci e Company”
Scritto da diego rivera il 9 Ott 2008
“Sa quanti stupidi ci sono in internet che chiedono come mai Travaglio non si occupi di Di Pietro o di De Benedetti?”
ho un’ipotesi al riguardo, piuttosto banale ma verosimile: Di Pietro non ha commesso reati e – lui sì, a differenza di un altro che si definisce “perseguitato dalla magistratura” – è stato per molti anni oggetto di manovre tese a delegittimarlo / sputtanarlo; De Benedetti, se mai si è macchiato di nefandezze, è stato un tantino più furbo di alcuni suoi colleghi e non si è fatto sgamare.
Scritto da Carlo Gambino il 9 Ott 2008
@ Carlo Gambino
Ma le sembrano queste delle ragioni anche solo vagamente accettabili per non gettar fango su delle persone che oltre tutto hanno il demerito di non osannare il Cavaliere?
Scritto da Daniele il 9 Ott 2008
sintetizzo. Anche io oggi ho comprato il riformista come fornasini. Un euro buttato
Scritto da Paolo Rossi il 9 Ott 2008
Vi scongiuro, correte tutti a leggere «il metodo D’Avanzo-Mastellarini-Facci e company» descritto da Diego ‘Signora mia’ Rivera.
Scritto da Filippo Facci il 9 Ott 2008
Che poi non è proprio vero che Travaglio non si occupi di Debenedetti e di Di Pietro.
Diciamo piuttosto che tende a tagliar corto, senza dare risalto alle motivazioni di sentenze e provvedimenti come è solito fare quando gli imputati hanno altro cognome.
Da “Bananas”, “l’Unità” del 6 Novembre 2002
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=3V936
“De Benedetti non è mai stato indicato da nessuno come titolare di un comparto estero di 64 società off-shore con 1500 miliardi sottratti ai bilanci nè come un corruttore abituale di giudici estero su estero, Berlusconi sì. E poi l’inchiesta su De Benedetti fu “scippata” al pool di Milano dai colleghi di Roma, dove l’Ingegnere fu anche messo al fresco per una notte, mentre i suoi avvocati tentavano di spiegare ai giudici che i fatti erano gli stessi già contestati (e confessati) a Milano. Il giudice che firmò quell’arresto era il gip Augusta Iannini, la signora Vespa appunto, che nella stessa indagine (presunte tangenti al ministero delle Poste) si vide recapitare altre due richieste di custodia cautelare per altrettanti dirigenti Fininvest: Gianni Letta e Adriano Galliani. Per costoro, però, decise di astenersi, essendo “amica di famiglia” di Letta”.
Insomma. Avete capito? Debenedetti, secondo Travaglio, si è fatto ingiustamente una notte in galera per colpa di un gip che non capiva.
Un gip, scrive sempre Travaglio, che, abominio, non accoglie le richieste di custodia cautelare per due dirigenti Fininvest perchè “amica di famiglia” di uno dei due indagati in questione.
Su Di Pietro ne abbiamo invece una più recente, tratta da Voglioscendere, per difendersi dagli attacchi di un commentatore a cui il trebbiatore molisano non va tanto a genio a causa delle sue politiche ambientali.
Da notare che finalmente il nostro turista fai-da-te, dopo aver ricevuto svariati premi per la sua opera ai recenti Blogawards, ha capito cosa sia un blog e si è degnato di dare un paio di risposte ai suoi commentatori.
E lo mette bene in evidenza. In cima al post infatti campeggia una bella scritta rossa
“Ho risposto ad alcuni commenti in questo post”.
Chissà che emozione! Qualche parola direttamente dal vate!
Qui la letterina del 7 ottobre 2008.
Commento numero 1.
Caro Marco,
ho un dubbio che mi porto dietro da un bel pò di tempo e vorrei tanto che tu mi rispondessi. Come mai, chi come te fa informazione e smaschera gli incuici e gli intrallazzi dei nostri cari politici non ha mai detto una parola su questo blog del dossier su Di Pietro fatto dall’associazione “casa della legalità e della cultura onlus”?
(…)
Spero che un giorno Di Pietro, invece di fare tanto il vago, risponda direttamente a questi dossier dicendo la sua ma sopratutto te Marco, quando ne parlerai? Chi ti scrive è un ex simpatizzante dell’Italia dei valori che quando ha visto questi dossier e quando ha visto la posizione di Di pietro in fatto di ambiente e inceneritori ha deciso che forse tutta questa “legalità” non appartiene al partito di Di Pietro.
Con profonda stima,
Giorgio Simonetti
Ed ecco Travaglio, piuttosto contrariato a dire il vero, che risponde il giorno successivo all’ingrato e disattento estimatore.
Commento numero 123.
“Di Pietro ha già risposto a quelle calunnie pubblicando tutti i chiarimenti sul suo blog, con tanto di documentazione. Di più: ha risposto ai giudici di Roma, chiedendo loro di essere giudicato in fretta, in seguito a innumerevoli denunce presentate contro di lui da alcuni ex del suo partito. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione, i denuncianti si sono opposti, s’è tenuta un’udienza alla vigilia delle elezioni, e alla fine il gip ha archiviato il tutto. Me ne sono occupato anch’io diffusamente sull’Unità e su questo blog, nonchè in una nota della prefazione del libro “Se li conosci li eviti”. credo che la sentenza, ampia e articolata, sia anch’essa sul blog di Di Pietro. A chi insinua fesserie, del tipo “lei non vuole rispondere…”, consiglio di informarsi meglio. Non posso continuamente ripetere le stesse cose perchè qualcuno ignora ciò che ho già scritto più volte”.
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/allcomments/2049964
E che cavolo. Travaglio ne ha scritto mille volte e anche Di Pietro ha già chiarito tutto sul suo blog.
Di Pietro voleva essere giudicato in fretta e la sua posizione è stata archiviata. Servirà mica dire altro come faccio quando una Procura archivia un procedimento di qualcuno che non mi piace?
Ma che razza di estimatori disattenti e curiosi! Non ci sono più le folle adoranti di una volta.
E poi quello del Bavaglino non ha mica tempo da perdere, impegnato com’è con il suo “Sticky & Sweet Tour”.
O quella era Madonna?
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 9 Ott 2008
Sinceramente la descrizione di Diego Riviera del metodo “D’Avanzo-Mastellarini copiato da Facci” sa di qualunquismo.
Scritto da Alberto Santangelo il 9 Ott 2008
Non voglio, entrare nel merito degli ultimi commenti. Invito a riflettere su quanto rendano queste presunte”liti mediatiche”.E questi commenti non fanno altro che “nutrire”i conti in banca dei presunti contendenti.Fate il l o r o gioco!
Scritto da RITA BELLACOSA il 9 Ott 2008
Ho letto un’intervista in cui Facci diceva che per il giornalismo italiano è “un momentaccio” e tra i giornalisti italiani, pur definendo pessimo Travaglio, descriveva il torinese “non una pecora e non un ignavo”. Allora qualche qualità questi due (o almeno Facci) se le riconoscono a vicenda!
Lo so che non c’entra nulla…
Era solo per stemperare.
W la guerra, però di idee.
Peace!
Ps. Seconda pecca di questo mio intervento, non ricordo la fonte. Ma sono sicuro che era un allegato de Il Giornale… forse Tempi?
Scusate, il virus febbrile è realmente nel mio organismo
buona tapichipirina a tutti
Scritto da elzevirus il 9 Ott 2008
Marco è il più grande giornalista che abbiamo ora come ora in Italia capito… GIORNALISTA parola che tu non conosci il significato
cmq sei sempre in tempo alle 21.00 c’è Annozero sbrigati non si sa mai che tu non riesca ad imparare qlk
d’altronde anche i muli a forza di darle imparano..
p.s. sei divertente come comico fai ridere un casino
ciao biondo (con le meches)
Scritto da RudiR9 il 9 Ott 2008
“Ma le sembrano queste delle ragioni anche solo vagamente accettabili per non gettar fango su delle persone che oltre tutto hanno il demerito di non osannare il Cavaliere?”
Rispondo alla sua domanda: l’innocenza di Di Pietro, e la reale, non pretesa, macchinazione tentata ai suoi danni mi sembrano validissimi ed accettabili motivi per non gettare fango su di lui. L’eventuale furbizia di De Benedetti nel non farsi sgamare non è una ragione accettabile, ma bisogna anche tenere conto del fatto che non farsi sgamare equivale a non lasciare prove: e senza prove come si fa ad accusare uno di alcunché?
E ora che ci penso, rileggendo la mia stessa risposta e la sua domanda, mi rendo conto che lei probabilmente non ha compreso quello che avevo scritto. 🙂
Scritto da Carlo Gambino il 9 Ott 2008
No caro Alberto, i personaggi in questione sono stati misurati approfonditamente, a torto o a ragione che sia, stanno combattendo una guerra incrociata contro il nemico Travaglio.
La parola “metodo” è ovviamente ironica, non c’è bisogno di chiarire a cosa è riferita. Quello che è certo è che questi ed altri giornalisti hanno l’abitudine di usarsi l’un l’altro come fonti, nessuno fa indagini serie sui fatti realmente accaduti, una volta immessa la bugia/virus in questo sistema, la menzogna si sparge a macchia d’olio.
Poi c’è un noto giornalista (o presunto tale) che si spaccia per garantista solo quando fa comodo a lui. Quando invece non gli fa comodo sembra di vedere “Sua Signora” Santa Inquisizione all’opera….
Scritto da diego rivera il 9 Ott 2008
L’INNOCENZA DI DI PIETRO?
Scritto da Filippo Facci il 9 Ott 2008
L’INNOCENZA DEGLI ALTRI?
Scritto da RITA BELLACOSA il 9 Ott 2008
“E ora che ci penso, rileggendo la mia stessa risposta e la sua domanda, mi rendo conto che lei probabilmente non ha compreso quello che avevo scritto. :)”
Caro Carlo Gambino,
mi sa che è lei a non aver colto l’ironia insita nella mia domanda 🙂
Scritto da Daniele il 9 Ott 2008
Travaglio ha torto e Mastellarini ha ragione. Punto. Quando finirà questa storia che si trascina da giugno?
Scritto da Alberto Santangelo il 9 Ott 2008
@ Santangelo
Caro Santangelo. Qualcuno dei “miei” mi aveva chiesto di stare attento ai tuo commenti, visto che su altri blog avevi dato prova di una certa “intolleranza”, difendendo a spada tratta le posizioni di Travaglio e dintorni.
Credo che il tuo commento qui sopra sia emblematico di come stanno le cose. E detto da te pesa moltissimo.
Ciao, grazie
gm
Scritto da Gabriele Mastellarini il 9 Ott 2008
A proposito de: L’INNOCENZA DI DI PIETRO?
Qualcuno è in grado dirmi quanto soldi ha sborsato “il giornale” a favore del Trebbiatore?
In rete ho trovato chi parla di circa 400 milioni relativamente alla gestione Feltri e in totale 1 miliardo di Lire da parte dei giornali di Berlusconi ma nulla di preciso, né riferimenti sicuri.
E quanti soldi sono stati pagati a favore dell’Avv. Giuseppe Lucibello sempre dalle stesse testate?
Scritto da tequilero il 9 Ott 2008
“mi sa che è lei a non aver colto l’ironia insita nella mia domanda”
Inconvenienti della parola scritta. Un emoticon sorridente mi avrebbe aiutato grandemente. 🙂
“L’INNOCENZA DI DI PIETRO?”
Caro Facci, so di darle un dispiacere, ma come lei è convinto dell’innocenza di Berlusconi io sono convinto di quella di Di Pietro. Mi piacerebbe dire “Un giorno si saprà la verità e si vedrà chi ha ragione e chi ha torto”, ma come sa siamo in Italia, paese in cui tutto viene a galla tranne, ahimé, la verità.
Scritto da Carlo Gambino il 9 Ott 2008
Conclusioni. 1)Non tutti i commentatori hanno il coraggio di scrivere che Facci ha avuto l’onesta intellettuale di scrivere come stanno le cose. 2) Ci complimentiamo, tutti uniti, con Filippo, giornalista capace di discernere quel che i blogger di mezza Italia scrivono quotidianamente da quel che accade sostanzialmente. 3) Deontologicamente impeccabile nell’aver citato Mast; 4) Facci ha ragione anche quando scrive che qualcuno cerca di “sviare”, pensando alle lasagne al forno..(e questo non ci pare correttissimo);5) Bravo Polito, continua così.6)Se continua così, dal 20 ottobre (quando uscirà il NUOVO RIFORMISTA, pure con Pansa) non sarà facile contestare il successo di questo (bel giornale). Notte a tutti, domani si ricomincia!!
Scritto da Gruppo Delfini Curiosi il 9 Ott 2008
I tuoi informatori ti hanno rifilato un pacco. Ho scritto solo su pochi altri blog: Paolo Guzzanti, Travaglio, Ricca, Macchianera, Di Pietro, Grillo. Solo in una occasione (con Guzzanti) mi esposi apertamente per difendere Ricca. Quanto a Travaglio, l’ho pure criticato x difenderti(ricordi lo scambio di mail?). Guardare per credere: http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/blogs/servizi/comments.aspx?id_blogdoc=1941019
Commento n.13, 16 e altri
Ciò non toglie che stimi Travaglio e che detesti Facci.
Scritto da Alberto Santangelo il 9 Ott 2008
Facci, continua così che Stefaniuccia è contenta.
Scritto da Hytok il 9 Ott 2008
Conclusione: mi sorge un dubbio… anzi due!
1) Lei/voi è/siete un’aspirante delfino del futuro statista Filippo Facci.
2)Lei/voi è/siete il delfino curioso Filippo, che tempo fa si era perso ed era finito nel golfo di Manfredonia.
Ci FACCIno sapere, grazie.
🙂
Scritto da diego rivera il 9 Ott 2008
@ Santangelo
Beh e’ gia’ la seconda volta in pochi mesi che mi dai ragione…..
grave?
Scritto da Gabriele Mastellarini il 10 Ott 2008
Gran bell’articolo quello di Facci oggi su “Il Giornale”.
Credo che si abbia veramente timore di fare una legge in Italia sulla questione, meglio non fare nulla e far finta di non vedere quello che accade, come scritto da Facci, lontano dai riflettori dei media.
Tutta la mia solidarietà al padre di Eluana che porta avanti da anni una battaglia di civiltà con forza e dignità.
Scritto da tequilero il 10 Ott 2008
Perché mai dovrebbe essere grave? E’ grave che tu dia spazio a Facci!!! Ti ha dato pure del Palombarini!;-D
Scritto da Alberto Santangelo il 10 Ott 2008
(non il luigi dei commenti sopra)
basta Facci, hai rotto, veramente…
Scritto da luigi il 13 Ott 2008
Ce ne fossero tanti Facci..
Scritto da Gruppo Delfini Curiosi il 13 Ott 2008