La guerra in Libia e le figuracce di La Russa
4 Maggio 2011Diciamocelo, Ignazio La Russa non perde le occasioni per accumulare figuracce su tutta la questione della guerra in Libia. Nella corso di Ballarò andato in onda ieri sera ne ha collezionate almeno tre, anche se i media e la rete sembrano concentrati soltanto su una di queste situazioni al limite della comicità. Forse erano presi a guardare la partita, chissà. Eppure la “distrazione” del ministro della Difesa mentre si informa su Lukashenko non era la più clamorosa del tris, forse solo la più ridicola. Ne avrà pure sparate altre ancora e me le sono perse, ho assistito solo a parte della trasmissione ma è stato sufficiente.
La gaffe di La Russa sul premier bielorusso è su tutti i media con tanto di filmato (video 1), non ci sarebbe altro da aggiungere. Salvo che Ignazio non è troppo informato di cosa fa e dice il suo boss Silvio: di Berlusconi ne hanno parlato così tanto i giornali quando, unico fra i leader occidentali a rimettere piede a Minsk dopo anni, ha pubblicamente elogiato Lukashenko per tutto l’amore che riceve dal suo popolo. Anche con una certa invidia, alle ultime elezioni farsa «l’ultimo dittatore europeo» ha ricevuto oltre il 79% dei voti.
L’apice della comicità però è arrivato con la versione rassicurante di La Russa, sull’assoluta precisione delle “bombe intelligenti” utilizzate dai nostri aerei in Libia. Tanto “intelligenti” da escludere assolutamente che potessero causare vittime innocenti fra i civili. È stata davvero una gag quando ha cercato di rafforzare la sua tesi raccontando di esser stato in una base militare per accertarsi personalmente della bontà dei nostri armamenti. Ha detto di aver visto un filmato girato in Afghanistan nel quale un nostro aereo individuava una persona intenta a piazzare una mina su di una strada. La precisione di queste armi è tale che da «seimila metri» (ripetuto più volte) di altezza il nostro aereo avrebbe potuto sparare un missile prendendo in pieno il presunto terrorista. Salvo poi ricordarsi un particolare e correggersi: è noto che i nostri AMX schierati in quello scacchiere non portano bombe, sono addetti esclusivamente alla ricognizione, ne avevamo già parlato mesi fa. Le argomentazioni di La Russa su questo particolare sono risultate talmente deboli che forse non è rimasto convinto neppure lui stesso. Rimarrebbe poi da spiegare come farebbero le nostre “bombe intelligenti” a risultare più precise di quelle degli alleati NATO, che fra l’altro le fabbricano e ce le vendono, causando comunque qualche “danno collaterale”. Hai visto mai: sarà mica che a noi forniscono le bombe più paracule e si tengono quelle un tantino sceme? Su questo punto specifico in effetti La Russa ha le spalle ben coperte, Berlusconi stesso ha dichiarato di essere assolutamente certo che i nostri attacchi non causeranno vittime civili. Lo speriamo davvero.
La parte più inquietante è arrivata con l’esclusione di responsabilità nell’attacco che ha causato la morte del figlio di Gheddafi. La Russa ha pubblicamente dichiarato in diretta tv che gli attacchi dei caccia italiani sono iniziati solo dopo quell’episodio. C’era qualcosina che non mi tornava così a caldo, mi sono andato allora a rivedere le cronache scoprendo che il figlio del raìs è stato ucciso il 30 aprile mentre il primo raid di aerei italiani armati è stato annunciato due giorni prima. Qui c’è qualcuno che ha bisogno di una rinfrescatina alla memoria, oppure racconta cazzate in diretta, fate voi.
Su tutta la questione libica il protagonismo di La Russa è iniziato fin dalle prime ore della crisi. Ricorderete come il ministro della Difesa abbia presentato insieme a Frattini le decisioni del CdM in conferenza stampa. Berlusconi in quella occasione si era già allontanato, stava volando a Torino per inaugurare la campagna elettorale. Nei giorni seguenti il bellicoso La Russa ha dimostrato tutta la sua profonda conoscenza sui particolari della risoluzione del consiglio di sicurezza: nel corso di una puntata di “Porta a Porta” veniva beccato in castagna da Bruno Vespa per aver affermato come nel documento ONU fosse previsto di poter colpire solo obiettivi «in movimento». Al che il conduttore sbarrava gli occhi ed approfondiva la domanda, con evidende imbarazzo del ministro. La Russa veniva provvidenzialmente salvato dalla pubblicità, al termine della quale si correggeva dicendo come si potessero colpire tutti gli obiettivi purché fosse funzionale alla salvaguardia dei civili, come in effetti è previsto dalla risoluzione. Purtroppo in rete non ho trovato il brano video al quale mi riferisco, di quella puntata ho scovato solo il pastrocchio del ministro sul nome del comandante USA, vedi video 2.
Il grande guerriero Ignazio è inciampato anche su quello che doveva essere l’utilizzo dei nostri aerei nello scenario libico. Inizialmente sembrava scontato il possibile uso di bombe e missili per neutralizzare i radar di Gheddafi, non per niente venivano impiegati dei Tornado in allestimento tipico per questo ruolo. Salvo poi scoprire, dalle stesse sue parole, che nessun aereo aveva mai sparato. Qualcuno ha fatto notare che i Tornado partivano dalla base di Trapani armati e tornavano senza più i missili ma La Russa non ha nemmeno pensato di doverne rendere conto, pazienza. Un pilota ha dichiarato che in caso di necessità sarebbero state utilizzate le armi di bordo ed è stato immediatamente rimosso, pazienza. Tutto il governo ha sempre dichiarato che non saremmo mai arrivati a bombardare la Libia e di nuovo pazienza. Poi Berlusconi si è incontrato con Sarkozy e si è calato le braghe su tutta la linea. Per quanto ancora continueremo ad essere buoni e pazienti?
(Sergio Fornasini per dituttounblog.com)
Video 1
Video 2
3 commenti presenti
Un po’ di riposo, necessita. Anche i telespettatori hanno il diritto di non essere inseguiti sempre dalle stesse facce. Più che un anno sabbatico, ci vorrebbe un oscuramento. Gli uomini di destra, partiti con ardimento verso la conquista del potere prima loro negato, occupata la poltrona si mostrano arditi soltanto nell’attaccamento alla stessa. Fini ha tracciato il solco, gli altri l’hanno seguito. Così la Destra è una memoria d’archivio, e non riescono più le sue facce d’antan a riproporne gli ideali.
Scritto da Fabrizio Spinella il 5 Mag 2011
Sottoscrivo al 100% il commento di Spinella
Scritto da Sergio Fornasini il 5 Mag 2011
Fornasini, ma non si è accorto che agli italiani della Libia non gliene frega niente?
Bisognerebbe invece rilevare come la pressione dell’immigrazione prodotta dalla guerra scatenata da Sarkozy ha di fatto dissolto l’Europa di Schengen.
Scritto da asdrubale il 11 Mag 2011