Un “bollino rosso” in memoria di Adriano e il nido d’uccello per Guia
13 Settembre 2008di Nicoletta Salata
Avverto che il titolo è tragicamente fuorviante. Ma le due cose che ho raccolto trovano indiscutibile ispirazione nelle due citazioni.
Le due opere che seguono appartengono ambedue allo stesso autore (se ne potrà facilmente, anche per i meno esperti, cogliere lo stile…?!?). Un artista dotato di creatività e fantasia davvero insolite e inquietanti.
Mi riservo di farne il nome perché ho in mente un altro intervento a lui dedicato, altrettanto raccapricciante sebbene di altro stampo. Appunto!
Opera Prima (click per ingrandire l’immagine)
Invito ad osservare l’immagine e considerando che l’impronta non è un bacio impresso con le labbra, immaginare…a quale matrice appartenga il tipo.
Il foglio da lettera proviene effettivamente dall’Hotel Adriano, via di Pallacorda 2, Roma.
Si tratta di un’opera facente parte di una serie di fogli con uguale soggetto, talvolta anche ..multiplo, appartenenti ad altrettanti alberghi.
È evidente che ciascuno, la carta da lettera messa a disposizione da un hotel, può utilizzarla come gli pare. E invece che approfittarne per scrivere finalmente due righe a mano a chicchessia, esercitando così la trascurata e ormai inusuale calligrafia al posto di sms usa e getta e impersonali e-mail, inventarsi di munirsi di un rossetto, spalmarlo là dove non batte il sole ma tanta cieca fantasia e stamparci sopra questo repellente kiss & smack che certamente nessuno vorrebbe ricevere.
Ragazzi mi spiace, ma anche questa è Arte!
Opera Seconda (click per ingrandire l’immagine)
La visione di questo aggeggio mi ha suggerito di fornire il seguente consiglio a Guia Soncini.
Per ricordare quanto da lei evidenziato e lamentato, clicca qui. Trattandosi di un nido per uccelli (più propriamente una casetta), fin qui penso siamo tutti d’accordo, ed essendo lei giustamente afflitta dall’annoso problema degli uomini che cercano per il loro nuove case pur avendone già una, posso suggerirle di trovare il modo di attrezzare le medesime con tale armamentario in modo tale che lo zingaro, il nomade, il puttaniere insomma, nell’atto di infilarsi nel buco resti infilzato.
Il soave canto dell’usignolo impettito e incantatore lascerà il posto alla voce gracchiante di una cornacchia ferita e afflosciata.
E la prossima volta, questo uccello che più che migratore è stanziale scopatore, starà più attento a cercare un altro nido pur avendone uno.
Il problema è che la tenutaria della casa, quando è vuota, è spesso bramosa e alla ricerca di ricevere un nuovo ospite.
E difficilmente accetterà di dissuaderlo, né tanto meno di indossare questa mise, davvero troppo poco…négligé!
Ragazzi scusate, ma quando ci vuole ci vuole!
1 Trackback(s)