Berlusconi: un premier “in fuga”
15 Maggio 2009di Sergio Fornasini per dituttounblog.com
Per Ezio Mauro non ci sono dubbi: Silvio Berlusconi e’ un ”uomo in fuga”, sulle dieci domande che gli sono state pubblicamente rivolte ieri in un articolo a firma di Giuseppe D’Avanzo il premier è incapace di rispondere. L’argomento su cui verte l’inchiesta del quotidiano romano è arcinota, si tratta del rapporto tra Berlusconi e la giovane Noemi Letizia, con conseguente annuncio di divorzio da parte della moglie Veronica Lario. L’inchiesta pubblicata da Repubblica sta sollevando un fitto dibattito, ovviamente solo in rete. Guai naturalmente a parlarne alla televisione, il pubblico potrebbe restarne troppo turbato.
Il premier non confuta gli argomenti addotti da Repubblica, semplicemente non risponde. Fa invece diffondere uno stizzito comunicato stampa ufficiale da Palazzo Chigi che inizia con questa frase: «Invidia e odio nei confronti di un Presidente del Consiglio che ha raggiunto il massimo storico della fiducia dei cittadini», definendo l’inchiesta «una strategia mediatica diffamatoria» orchestrata in vista delle prossime elezioni europee. Immutabile nei toni e nella strategia, Berlusconi ribadisce il principio molte volte enunciato: chi conquista la fiducia dei cittadini deve ottenere l’immunità alle critiche. Una sorta di aurea mistica di intangibilità lo dovrebbe quindi circondare, oltre a quella già garantita dal “lodo Alfano”.
Giunge oggi, con l’editoriale a firma del direttore Ezio Mauro, la replica del quotidiano. Ricordando che i giornalisti fanno il loro sacrosanto mestiere formulando domande scomode, agiscono da pungolo nei confronti del potere. Le non risposte dell’intangibile Berlusconi equivalgono ad un rifiuto della verità, della trasparenza e del confronto, «il che per un uomo pubblico equivale alla fuga». «La storia che ha fatto il giro del mondo resta tutta da chiarire, perché il Presidente del Consiglio sa solo minacciare, ma non può spiegare. Dunque continueremo a fare domande, come fossimo in un Paese normale», conclude il direttore.
L’inchiesta è corredata da un video molto esplicativo, qualcuno lo ha pubblicato fresco fresco su YouTube e noi lo abbiamo prontamente ripreso. A seguire, l’audio di Ezio Mauro che approfondisce ulteriormente il contenuto del suo editoriale, buona visione.
50 commenti presenti
Io, Sergio, mi pongo un’altra domanda.
Un giornalista che segue una ben precisa linea politica è anch’egli un personaggio pubblico?
E come tale dovrebbe essere obbligato a rispondere a domande scomode ed a giustificare eventuali condotte fallaci o, comunque, non professionali?
O c’è un preciso salvacondotto per una categoria che pretende di occuparsi della cosa pubblica, a patto che non tocchi la magistratura?
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 15 Mag 2009
Dean, secondo me:
– si, assolutamente
– certamente si
– tassativamente NO!
Le responsabilità sono comunque ben diverse fra un giornalista ed un premier, ambedue personaggi pubblici e come tali chiamati a rispondere a chi li chiama in causa a mezzo stampa. Se, e sottolineo se, le cose andassero per il verso giusto, chi li segue dovrebbe trarre le giuste conseguenze dalle loro contraddizioni. Ambedue dovrebbero perdere la fiducia di chi li segue con cotanta passione, sappiamo bene invece che le cose non vanno esattamente in questo senso.
Saluti
Scritto da Sergio Fornasini il 15 Mag 2009
Mi viene un dubbio giornalistico. Non si potrebbe indagare sui biglietti aerei di questa ragazzina, per vedere se ha viaggiato per la sardegna o per milano, e se ha viaggiato da sola o con i genitori? Ci sono norme che vietano questo genere di indagini da parte dei giornalisti?
Dean, che c’entrano i giornalisti, che ovviamente, come personaggi pubblici, sono anch’essi in parte sotto i riflettori? Possibile che davanti all’ovvio, ossia che i politici debbano essere monitorati, scrutati e giudicati dall’opinione pubblica e dalla stampa, si parli sempre di guerra di poteri? In tutto il mondo libero la stampa tiene i politici sotto controllo, e a nessuno viene in mente che sia invidia e odio, e che invece occorrerebbe mettere sotto controllo i giornalisti stessi. Non è una guerra! Dietro l’inchiesta di Dean vedo la solita voglia di rappresaglia, la stampa mi controlla? E chi sono loro per farlo? ‘Sti impuniti! Lo stesso discorso che la destra fa per i giudici: eh, ma loro sono intoccabili, si proteggono tra loro, se sbagliano nessuno li giudica etc. I giudici che commettono reati sono giudicati da altri giudici. I giornalisti da altri giornalisti. I politici dai giornalisti, dai giudici (in caso di reati) e dagli altri politici. Così funzionano le democrazie
enrico
Scritto da enrico il 16 Mag 2009
@ Enrico: anche i giornalisti sono personaggi pubblici, e condivido l’opinione (accennata per la verità) di Dean che anche loro debbano essere soggetti al controllo dell’opinione pubblica. Anche i controllori devono risultare puliti per esprimere giudizi degni di essere analizzati. Così come i giudici, gli avvocati, ecc fino ad arrivare ai bloggers, certo.
Scritto da Sergio Fornasini il 16 Mag 2009
Scusami Sergio, ma forse hai letto il mio lungo post frettolosamente. Ho mai detto il contrario di quello che affermi tu? Solo che la reazione del berlusconiano tipo, alla Dean, davanti alle inchieste della stampa, come alle indagini della magistratura è: mettiamo sotto inchiesta i controllori, mica sono meglio dei nostri politici. Fuori contesto quindi la domanda di Dean è ammissibile, in risposta al tuo articolo e ai filmati di Repubblica è francamente inaccettabile, perché sa di intimidazione e di rovesciamento degli equilibri democratici
Scritto da enrico il 16 Mag 2009
@ Enrico, ammetto di essere stato frettoloso ed anche assonnato leggendo il tuo commento precedente. E di aver abboccato all’amo di Dean che, invece di commentare l’articolo su Mr. B. ha spostato il discorso sulla moralità di chi lo critica.
Scritto da Sergio Fornasini il 16 Mag 2009
Amici, non ci sono Santi.
Berlusconi DEVE IMMEDIATAMENTE RISPONDERE a quelle Domande.
Dei suoi “E’ solo Odio ed Invidia”, dei suoi “Ma ci sono Veline Minorenni?”, non ce ne frega nulla.
In una qualsiasi democrazia Occidentale, pensate agli Stati Uniti e alla fellatio lewinskiana, il leader del Governo (e tutti i rappresentanti delle Istituzioni) è tenuto obbligatoriamente a chiarire su contraddizioni sollevate da stampa o cittadini.
Ecco, se non imporremo al Premier di rispondere, decadrà ulteriormente la qualifica di cittadini, e saremo ancor più sudditi.
Dean, basta parlare d’altro. Questo è un Premier Vergognoso, con un potere eccessivo ed un’arroganza comportamentale e legislativa che in Italia non si vedevano da 60 anni.
Ma stiamo scherzando?
Il Premier DEVE RISPONDERE. Anche se ovviamente NON PUO’ RISPONDERE, perchè il Caso Noemi è una Palla talmente gigante dall’essere inenarrabile, le contraddizioni sono molte, le bugie clamorose.
Ripeto, siamo democraticamente analfabeti. Se permettiamo questo enorme Conflitto di Interessi, se permettiamo questa Cooptazione Parlamentare, se permettiamo questi Cuffari ai Vertici, se permettiamo da parte di un Premier Barzellette su Lager e rapporti con Minorenni … è davvero finita.
Oggi la mamma di Noemi dice al Times di Londra: “Al futuro di mia figlia ci penserà Papi Silvio”.
Tutti i quotidiani del mondo lo chiamano Papi, nel mondo è odiato, deriso, provocatore universale d’incredulità, mentre in Italia venerato. Ecco uno studio di France 24 ed Herald:
http://www.dirittodicritica.com/2009/05/15/berlusconi-sono-piu-popolare-di-obama-ecco-cosa-abbiamo-scoperto/
Ma come potete difendere Silvio Berlusconi?
Ma come potete?
WN
Scritto da Wil Nonleggerlo il 16 Mag 2009
Io non mi farei prendere dall’isteria: domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Sul paragone ossessivo con Clinton c’è da dire che là la relazione fu provata e Clinton mentì alla nazione in merito: dove sono le prove di un rapporto tra Berlusca e Noemi? ci sono solo frasi, sibilline e nemmeno cosi’ esplicite (a meno che non si faccia un collage fuorviante) della Lario. Basta, non ci sono prove, quelle spetta ai magistrati raccoglierle aprendo un’inchiesta ed eventualmente valutando a posteriori il rinvio a giudizio. Il lodo? certo, lo protegge, ma solo fino a che B. non lascerà la carica protetta (e la prescrizione viene sospesa) e poi non c’è stato ancora il responso della consulta sulla costituzionalità del lodo, che potrebbe decadere. Non mi pare che negli anni abbiano risparmiato inchieste giudiziarie a B., il fatto che lui sia ricorso a leggi ad personam è un’altra cosa, certamente impropria. Quindi il mio messaggio è: chi di dovere indaghi, se lo ritiene opportuno; i giornalisti sono un’altra cosa e non mi pare che il trattorista di Montenero di Bisacce sia propenso a rispondere alle domande di un altro giornale, di parte legittimamente, come è di parte quell’altro là.
Poi c’è la ragion di stato, quella che gli utopisti non capiscono: a chi è utile che Berlusconi decada? sarebbe utile all’Italia, oggi in difficoltà, e agli italiani che tanto consenso gli hanno attribuito? Clinton, l’uomo allora più potente del mondo, è forse decaduto? se fosse decaduto sarebbe stato utile agli americani? La stampa l’ha fucilato? siete sicuri? I giornali e i media liberal insorsero invece in larga parte contro la “macchinazione” dei repubblicani, ecco cosa e il nostro Repubblica non mancò di sottolineare questo aspetto, che oggi si risparmia di rinfacciare a quei politici che vogliono (legittimamente) cavalcare questa vicenda, come Di pietro tramite Borghesi e la sua interrogazione parlamentare.
Scritto da marco il 16 Mag 2009
Di Pietro a suo tempo ha risposto ad una decina o più di domande presentategli da Feltri, che, stupito, non poté che fargli i complimenti per questo gesto inusuale. Ora, le domande rivolte a Di Pietro dal Giornale si erano dimostrate per quello che erano, ossia bolle di sapone. Ce ne sono nuove? Tutti noi vorremmo la massima trasparenza dai nostri rappresentanti e anche io vorrei conoscere la replica di Di Pietro, è anche vero però che gli si contestano fatti che nel contesto italiano, anche se fossero provati, sono davvero risibili. Abbiamo un premier che l’ha sfangata davanti alla legge con una serie ininterrotta di trucchi legali, aiutandosi anche con leggi fatte appositamente da un parlamento a lui asservito, e si va a frugare nelle fatture di lavori per una casa di 7000 euro? In un altro paese, certo, cadrebbero teste per molto meno, ma da noi sarebbe addirittura una sperequazione. Ciò detto, nel caso di Berlusconi ci sono dei fatti palesi, che prescindono da una relazione eventuale del premier con una minorenne, ossia il suo approccio con l’opinione pubblica, nei rari momenti che sfugge al suo controllo ,datogli dal mostruoso conflitto d’interessi. Berlusconi nell’ordine: ha mentito riguardo alle veline nelle liste elettorali, facendole scomparire sfacciatamente e poi accusando la stampa di sinistra di averle inventate; ha mentito su Letizia, ritrattando la bugia dalle gambe cortissime che fosse un autista di craxi; ha mentito sulla sua partecipazione all’ultimo momento alla festa, abbiamo testimoni che garantiscono che il tutto era già preparato almeno dalla mattina; non spiega l’origine della misteriosa sua amicizia col Letizia; descrive la sua “amicizia” con Noemi in termini totalmente contraddittori con l’intervista della stessa. E fa tutto questo con l’arroganza e la prepotenza, sue caratteristiche, accusando quindi la stampa, l’opposizione e la moglie, trattata come una debole e influenzabile marionetta.
Questo comportamento è sotto gli occhi di tutti, non servono le prove di un eventuale sua relazione con una minorenne per avere la chiara immagine di un leader pericolosamente poco incline al confronto con l’opinione pubblica critica.
enrico
Scritto da enrico il 16 Mag 2009
“Siamo democraticamente analfabeti”, disse colui che nel suo blog (http://nonleggerlo.blogspot.com/2009/05/sono-sotto-shock-non-avevo-mai-letto-un.html ) scrisse “Forza, sù, senza fare tante storie”, beninteso tromboneggiando con sicumera sulla morte del giornalismo. Più che di analfabetismo della democrazia, direi che si tratta di analfabetismo tout court, per giunta ostentato tentando di dar lezioni ad altri proteggendosi con l’anonimato.
Scritto da Tommaso Farina il 16 Mag 2009
Ben ritrovato, Tommaso. Ci sei mancato
Scritto da Sergio Fornasini il 17 Mag 2009
“There may be an excellent explanation for all the unanswered questions. But if there is, the Prime Minister has not yet provided it”
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6297084.ece
Questi sporchi comunisti del Times non hanno ancora capito che non si fanno domande ad un leader che ha il 75% del gradimento.
Anzi, che non si fanno proprio le domande….
Con questi articoli si alimenta solo la campagna di odio e di disinformzione contro l’uomo del fare.
Piantatela di fare domande bolscevichi invidiosi, lasciatelo lavorare!
Scritto da tequilero il 17 Mag 2009
Grazie Sergio, ultimamente ho qualche grattacapo professionale. Non ce l’ho affatto col Wil, solo che a volte, come dire, se le tira un po’ dietro, ecco.
Scritto da Tommaso Farina il 17 Mag 2009
@tequilero: forse non comunisti, ma sporchi di sicuro, viste le usanze igieniche del loro pur bel Paese britannico…
Scritto da Tommaso Farina il 17 Mag 2009
Uuh eccolo Tommaso!
Sapete, Tommaso non ha mai perdonato un mio commento in particolare. Non i rigurgiti su Dell’Utri o Berlusconi, non le mie sbraitate su Democrazia e Costituzione.
Lui si è risentito per qualcos’altro: osservando il suo blog alcuni mesi fa non ho potuto fare a meno di notare le fotografie dei piatti da lui raccontati.
Mi ha preso un senso di nausea, immagini trash di piatti mal presentati e a volte all’apparenza disgustosi.
Credetemi, ero in buona fede: gli ho chiesto se tale effetto fosse voluto o meno (peccando probabilmente di ingenuità, o maleducazione). Ma ripeto, era in buona fede. Il suo blog mi dava questa sensazione: nausea, eccesso.
Alla domanda rispose con un secco: “Ti sbagli” o “No” (se non erro).
Da quel giorno ho notato un particolare accanimento verso i miei commenti. Manie di persecuzione? Forse.
Tommaso Farina, che la storia la conosce molto meglio di me, sa che il deficit di alfabetizzazione democratica del cittadino/suddito italiano risale alla notte dei tempi, e mentre le altre grandi Nazioni Occidentali cavalcavano Rivoluzioni, Illuminismi, Costituzioni e Filosofie d’Avanguardia, noi eravamo qui a cercare di arrangarci alla meno peggio.
Quindi non è solo colpa di un quindicennio Berlusco-Mediatico, che di certo ha anestetizzato ulteriormente le nostre coscienze, nè di un sistema allergico al rinnovamento che sopravvive tra adpersonam ed auto-assoluzioni: è la Storia d’Italia a mostrarci che alcune grandi imprese (Risorgimento, Liberazione, Costituzione, Mani Pulite)sono totalmente isolate rispetto ad un cammino di perpetua sudditanza al Signorotto di turno.
L’altro giorno ascoltando il grande Scarpinato al Tribunale di Udine ho rafforzato un’altra mia convinzione: dobbiamo ringraziare il Cielo e dei Grandi Uomini se oggi siamo protetti dalla Costituzione, documento che di certo (a differenza dei soliti grandi Paesi) non rispecchiava nel 48 la cultura e la consapevolezza democratica del Paese.
E tale documento è così lungimirante, da proteggerci pure oggi da Lodi e sopraffazioni. Noi non ce ne rendiamo conto, e saremmo capaci di lasciarla modificare al primo Colluso che capita.
Sì. “Analfabeti Democratici” è effettivamente troppo. Ma “Carenza di Alfabetizzazione Democratica”, soprattutto guardando ai nostri cugini d’oltralpe, credo ci possa stare.
TOMMASO FARINA!
So che in famiglia state scrivendo per Libero un’opera omnia sul Premier Berlusconi!
Il titolo è tutto un programma:
“VITA, CONQUISTE, BATTAGLIE e PASSIONI di un UOMO POLITICO UNICO AL MONDO … BERLUSCONI TALE E QUALE”.
Sicuri lo descriverete proprio “Tale e Quale”?
Sta tutto lì il nostro deficit di demo-consapevolezza!
Basta osservarlo: votare un personaggio con un Vulcanico Conflitto di Interessi, controllore di Tv controllate e controllate concorrenti, con una storia Processuale Thriller, con il continuo vizio di seviziare la Costituzione con leggi ordinarie (per fortuna c’è ancora una Consulta), con la capacità di abortire una legge elettorale che porta ad una leggerissima cooptazione parlamentare, con il vizio di far sedere in Camera e Senato gli stessi avvocati che al pomeriggio lo difenderanno in numerose Aule di Tribunale, solo ovviamente dopo aver legiferato al mattino in suo favore, con la faccia tosta di sparare 3 gaffe internazionali al Giorno, tra barzellette sui Lager a palpeggi di Assessori Donna in zone terremotate, con una propensione credo unica al mondo alla bugia (a raccoglierle ne escono le enciclopedie) e chissà quanto altro.
Votare, Rivotare e RIRIVOTARE un Personaggio del Genere, è qualcosa di unico nel panorama mondiale. A meno che non ci si voglia abbassare a realtà non propriamente democratiche.
Forza Tommaso, continuiamo così, che siamo i Caproni d’Europa.
WN
Scritto da Wil Nonleggerlo il 17 Mag 2009
…e se magna pure male…
Scritto da tequilero il 17 Mag 2009
Ps
dimenticavo il link all’opera omnia di Libero
http://www.libero-news.it/pages/berlusconi-tale-quale
WN
Scritto da Wil Nonleggerlo il 17 Mag 2009
Ma siamo sicuri che le domande di D’Avanzo interessino effettivamente a qualcuno che non sia già visceralmente antiberlusconiano?
Un po’ come quelle che fece a Travaglio dopo l’episodio su Schifani e relative alle frequentazioni vacanziere e presunte regalie ricevute dal braccio giornalistico di Di Pietro. Non interessano a nessuno, ma comunque non abbiamo ancora visto quella prova che l’accusato ha detto che avrebbe prodotto.
E se è per questo D’Avanzo non ha mai chiarito la natura di quelle interviste su Repubblica, a firma sua e di Bonini, a proposito della Mitrokhin, di Scaramella e di Paolo Guzzanti. Il bravo Gabriele Paradisi ci ha scritto un libro, “Periodista, di la verdad!”, ma anche questo non interessa a nessuno, se non a chi vuole sapere come lavorino questi grandi giornalisti d’inchiesta e in che stato sia la nostra informazione, con particolare attenzione nei confronti di chi si vanta di produrne l’unica degna di tale nome.
E lo prova quella bellissima decima domanda basata sull’opinione di un geriatra che fa una diagnosi su una presunta patologia del premier. Diagnosi prodotta senza aver avuto la possibilità di visitare il paziente, s’intende, e sostenuta dalle opinioni di una moglie prossima al divorzio.
Un bravo giornalista d’inchiesta, avesse voluto citare un parere medico, lo avrebbe fatto solo nel caso fosse venuto in possesso delle diagnosi del medico di Berlusconi.
Quello sì sarebbe stato un bel colpo. Quello certamente si sarebbe potuto definire giornalismo e non gossip.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 17 Mag 2009
Ahimè nell’opera omnia non sono stato coinvolto. Ma chi la sta scrivendo ha le carte in regola.
Comunque non mi accanisco affatto, e ribadisco di non avercela con te. Chi scrive cose con la tua vis polemica deve aspettarsi, a volte, che qualcuno risponda a tono.
La storia del cibo onestamente non mi ha offeso affatto, piuttosto mi ha colpito, perché il mio blog non è esattamente uno di quelli famosi per le sue foto di ricette e cibo. Ce n’è in giro di molto più agguerriti, roba da farti accapponare la pelle con la loro dovizia iconografico-culinaria.
Scritto da Tommaso Farina il 17 Mag 2009
Dean Keaton
Non lo so se a te interessi, a me certo che si: il discorso è semplice.
La tua sensibilità può tollerare un Rappresentante delle Istituzioni che dice continuamente bugie, che si rimangia la parola dall’oggi al domani, che non ha rispetto per niente e nessuno, che non dà alcuna importanza alle frasi dette, che continua ad accusare in maniera umiliante comunismo e stampa di sinistra anche per quel che riguarda vicende personali?
Certo, se a te questo non interessa, nemmeno quelle domande potranno scaldarti più di tanto.
Ma fino a che non cominceremo a pretendere trasparenza totale, che sia una nomina, che sia un decreto, che sia un finanziamento, o che sia una semplice dichiarazione, non credo le cose potranno cambiare.
Perchè Berlusconi ha mentito su tutta la linea Noemi? Non era meglio starsene zitti? Oppure, se non c’è niente da nascondere, perchè non risponde e zittisce tutti quanti?
Voi che siete esterobibliofili, sapete meglio di me che avviene all’estero in questi casi.
Un Premier, un Deputato, un Senatore, un Sindaco, non deve mentire. Mai. Se lo fa, non deve essere beccato. Se viene beccato, deve renderne conto.
E renderne conto significa tenere un’immediata conferenza stampa, scusandosi e spiegando le proprie ragioni. Ed eventualmente dimettendosi.
Dobbiamo ricordare che la funzione pubblica ha regole molto diverse dal privato di tutti noi. In gioco non c’è solo la dignità personale, ma quella dell’intero Paese, elettori e non.
Perchè non vogliamo evolverci in qualcosa di più pulito, moderno, efficiente?
WN
Scritto da Wil Nonleggerlo il 17 Mag 2009
Ultima cosa: scaricatevi l’Unità del 14 maggio, pagina 11.
Andrea Camilleri parla proprio del prodotto di Libero/Farina su Berlusconi.
http://edicola.unita.it/downloader.php?page=&dayfolder=20090514&edition=NAZ&type=single
(lo so che vi fa schifo l’Unità, ultimamente non esalta troppo nemmeno amme, ma è così per parlare di qualcosa)
Scritto da Wil Nonleggerlo il 17 Mag 2009
Vi segnalo retromarcia con rossore di vergogna di Times, ex tempio di professionalità giornalistica, che chiede scusa per aver provocato imbarazzo con una falsa intervista alla mamma della ragazza di Casoria.
Scritto da Giovanni il 18 Mag 2009
Dean, mi ripeto, le domande vertono soprattutto sulle bugie e le contraddizioni del premier DOPO lo scoppio dello scandalo. E sull’atteggiamento arrogante nel replicare alla stampa come alla moglie
E queste cose dovrebbero importare a molte persone, purtroppo invece importano solo ai viscerali berlusconiani, ossia a persone a cui importa un po’ della democrazia del nostro paese
Scritto da enrico il 18 Mag 2009
Il Times ha avuto il torto di fidarsi, come è capitato ad altri giornaletti d’oltremanica (a proposito, viste le continue bufale non sarebbe il caso di smetterla di agitare il vessillo della mitologica stampa anglosassone?), di una frase “riferita da un giornalista italiano e tradotta in modo errato nel nostro articolo”.
Richard Owen, d’altronde, non aveva mai parlato con la madre di Noemi, ma solo con il padre, e l’aveva scritto chiaramente nel suo articolo. Nonostante questo Repubblica, evidentemente a corto di traduttori, aveva sparato un bel titolo che recitava: La Signora Letizia parla col Times
“‘Papi’ si prenderà cura di Noemi”.
Più che di scuse del Times sarebbe il caso di parlare quindi di bufala tutta nostrana.
Spiace per Owen che ha fatto la figura di un D’Avanzo qualsiasi: non gli ha insegnato la mamma a non fidarsi degli sconosciuti?
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 18 Mag 2009
Il re è nudo. Il berlusca è talmente indifeso e indifendibile che sono sufficienti 10 domande per metterlo in difficoltà. Scommettiamo che il pd, anzichè proseguire con questa strategia (a domanda rispondi) metterà tutto a tecere in favore del dialogo?
Scritto da Charly il 18 Mag 2009
Il Times, come ha giustamente scritto Dean, non ha mai detto di aver intervistato la mamma di Noemi.
Il problema non è tanto la vita sessuale di “pisello irrefrenabile”, copyright by Paolo Guzzanti, ma il fatto che a distanza di tempo ancora non abbiamo capito come è nata l’amicia con il Sig. Letizia.
Sono state fornite diverse versioni, tutte smentite, e lo stesso Letizia sul punto continua a dare risposte vaghe.
Altra smentita è il cambio di programma all’ultimo minuto per andare alla festa.
E il problema non è l’amicizia in se con Letizia, è il non aver fornito all’opinione pubblica una spiegazione e/o averla fornita errata.
E’ illegittimo chiedere il perchè di questo?
E’ veramente una cosa così strana in democrazia chiedere al proprio governante conto del perchè sia reticente o abbia fornito versioni dei fatti poi smentite?
Se così è, il Times, che ha confuso Berlusconi con il Signore, è scusato.
Anche io inizio a non vedere troppe differenze…
Scritto da tequilero il 18 Mag 2009
Piccolo OT, scusate ma non sapevo dove infilarlo.
Titolo:I Fatti separati dalla realtà
Facci sul Giornale:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=351416
In riferimento al nuovo giornale di Sansonetti scrive:
“Si è scatenato anche Marco bile Travaglio, sempre livoroso verso chi faccia un’opposizione potenzialmente più intelligente della sua, cioè tutti: siccome L’altro si propone di «diffondere idee ed esprimere pensieri», si è stupito di non avervi trovato «neanche una notizia» secondo il neo-principio (prendete appunti) che «Le opinioni non hanno mai dato fastidio a nessuno, quello che disturba sono i fatti»
Ed aggiunge:
“Contano i fatti, non le opinioni. Ora: a parte che persino Montanelli nel ’97 disse che «seguirei la strada aperta da Ferrara con il Foglio», scarno quotidiano di opinioni e assai meno di notizie, che saranno mai ’sti fatti secondo Travaglio? È noto: opinioni. Di magistrati. Su atti, verbali o annotate al telefono”.
Bella stoccata nei confronti di Travaglio.
Stavolta soprannominato “bile”.
C’è solo un piccolissimo problema.
L’articolo a cui si riferisce Facci, e di cui riporta alcuni brani tra virgolette, non è di Travaglio ma di Peter Gomez
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2247290.
A che servono i fatti?
Forse ad evitare di fare confusione tra due giornalisti.
Ma è solo una mia opinione.
Saluti.
Scritto da tequilero il 18 Mag 2009
Dean
Non ci conosciamo di persona, ma mi sembra di capire (nonostante la pensiamo su molte cose in maniera diametralmente opposta) che tu sia una persona colta e preparata.
Ma mi dispiace, stavolta stai prendendo un granchio enorme.
Il Times non centra nulla con tutta questa faccenda, e tu stesso stai eludendo il nocciolo della questione.
D’Avanzo ha semplicemente posto le domande che qualunque persona di buon senso ha in mente, vista l’orda di contraddizioni e bugie in cui è incappato il Premier.
E per favore, non sminuire a “giornaletti” d’Oltremanica la stampa inglese.
L’Economist ed il Financial Times da anni provano a metterci in guardia sul disastro Berlusconi, per non parlare dell’Oltreatlantico New York Times, che sul sito tratta Berlusconi come un criminale.
E poi ancora Liberacion, El Pais, Le Monde, tutti a stupirsi del fenomeno Berlusconiano e della nostra elettorale condotta.
Qui il problema è serissimo: un Primo Ministro abituato a mentire continuamente, che parli di Tangenti in un Processo o di una Minorenne che è solito frequentare, le sue sono perpetue palle.
Lo diceva Montanelli, lo sanno tutti.
Ripeto Dean, e mi piacerebbe avere risposta: a te questo va bene? A te bastano le frottole sul caso Noemi, o vuoi che il mondo sappia che il nostro Primo Ministro cerca di nascondersi anche dietro questa ennesima questione?
P.s.: stamattina sono state depositate le motivazioni della sentenza Mills di Febbraio.
Se non è stato Grande Puffo o Rocco Siffredi a corrompere Mills perchè testimoniasse il falso nei processi di Silvio come penso io, beh, Houston … forse abbiamo un problema.
Wil
Scritto da Wil Nonleggerlo il 18 Mag 2009
Gomez, Barbacetto…Travaglio è Legione!
Scritto da François Villon il 18 Mag 2009
Non cliccate il link di Camilleri: il server dell’Unità è lentissimo (20k al secondo in download, roba da sotterrarsi vivi), e questo scritto non appagherebbe né simpatizzanti né antipatizzanti, perché bene o male dice poco o niente.
Scritto da Tommaso Farina il 18 Mag 2009
Wil.
Il nocciolo della questione è che Repubblica, in caduta libera come vendite ed appeal sull’elettorato di sinistra, si è buttata a pesce in una questione che di politico ha ben poco, per non dire nulla.
La mia posizione sugli articoli della stampa estera lei la conosce già ed è inutile che la ribadisca: ed i fatti, tra parentesi, mi danno ragione, visto che pure il Times ha rimediato una figuraccia, complice, manco a dirlo, un giornalista nostrano.
Il problema, se vogliamo, è che il D’Avanzo pretenda risposte dal premier sulla sua vita privata, arrivando ad insinuare patologie senili, come nella migliore tradizione della sinistra: Berlusconi, in sostanza, sarebbe pazzo oppure malato. Una strategia applicata per decenni al di là del muro.
Altra questione è che, se la situazione fosse realmente così grave e palese, non ci sarebbe bisogno di ricamarci intorno delle falsità, di tagliare ed incollare le dichiarazioni ad arte, di cercare la sparata sensazionalistica a scapito della verità.
Viceversa, faccio un esempio, se qualcuno pone delle domande a Di Pietro, l’interlocutore si accontenta della risposta. Mica è necessario verificarne la veridicità: se il trebbiatore molisano dice che cambia lo statuto gli si crede e basta. Se promette che pubblicherà tutti i risarcimenti ricevuti dalla stampa per giustificare il suo enorme patrimonio, basta la parola: se decidesse di non farlo, com’è stato, non importa. Il perchè è presto detto: nonostante Travaglio affermi che Berlusconi “ha seppellito i pochi giornalisti che lo criticano, italiani e stranieri, sotto una grandinata di cause civili per risarcimenti miliardari”, fonti attendibili dicono che nei suoi anni di carriera pubblica Di Pietro abbia intentato poco meno di 400 richieste di risarcimento.
La media mensile la faccia lei.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 18 Mag 2009
Avvocato Tequilero.
Per aiutarla a capire il perchè Facci abbia confuso Gomez con Travaglio, la invito a leggere il resoconto di questa tavola rotonda del 31 Gennaio 2003 sul Foglio a firma di Mattia Feltri.
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=43T2T
Come vedrà tra i due firmatari del blog Voglioscendere la differenza è prettamente anagrafica, non certo di metodo.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 18 Mag 2009
Chiedo a tutti (copio incollo un mio commento postato altrove, scusate ma c’è qualcosa che non torna)
“scusate se vado Ot.
Ho una domanda da 1 milione di dollari. Oggi scadevano i 90 giorni per il deposito delle Motivazioni della sentenza Mills.
Niente e nessuno ne ha parlato, io avevo il post pronto da ieri ma del faldone non c’è traccia.
Nessuna agenzia, nessun aggiornamento, nulla.
Cos’è successo? Dov’è l’informazione? Niente, sarebbe solo potuto cadere il Governo (forse mi sto sbagliando alla grande eh, ma voglio togliermi sta curiosità).
Ne parlo qui:
http://nonleggerlo.blogspot.com/2009/05/david-mills-silvio-berlusconi-le.html
Grazie, Wil Nonleggerlo”
thanks (forse sto prendendo un granchio colossale)
Scritto da Wil Nonleggerlo il 18 Mag 2009
Caro Dean,
non sono soddisfatto della sua risposta. Generalizza troppo sulla stampa estera. Si ricorda quando Newsweek fece quel mezzo complimento al Premier (peraltro frainteso), come tutta la stampa ed i media nazionali corsero a celebrare l’evento?
E ha visto l’umiltà del Times nel chiarire la situazione? Ce lo vede il Giornale o il Corsera?
Come? Nella vicenda Noemi non ci sarebbe nulla di politico?
Si ricorda la vicenda Clinton? Per una bugia la poltrona dell’uomo più potente del mondo tremò manco avesse ucciso un uomo. E’ questo che non capiamo: come possiamo fidarci di un uomo che mente alla nazione?
E McCain alle ultime elezioni? Per convincere gli elettori sulla sua salute fisica dovette rendere pubbliche analisi e controanalisi.
E le domande di Repubblica: lecite, semplici, niente di particolare. Se non fossero emerse quelle incredibili contraddizioni dai racconti del Premier, nessuno le avrebbe poste (anche l’Economist anni fa provò ad interrogare Silvio, gli pareva normale … venne denunciato).
Berlusconi, pensate, proprietario di ogni sorta di media, è restio a qualsiasi tipo di confronto. Sono anni oramai che non si concede a domande vere, o ad un vero oppositore. E’ democrazia questa? Il colmo è che è finta pure l’opposizione, come sono finte la maggior parte delle conferenze stampa di cui ogni giorno discutiamo. Un sistema che si autoalimenta e si autorigenera, tra cooptazione e corruzione.
Il grande escluso, questo cittadino sempre più arido di valori e consapevolezza democratica. WN
Scritto da Wil Nonleggerlo il 18 Mag 2009
Ma ‘sto Wil non leggerlo (e no, leggetelo pure se riuscite a seguire quelle che nelle tipografie un tempo per la loro lunghezza si chiamavano pisciate) fa come il cuculo, non si accontenta di covare nel suo blog ma mette le uova anche nei blog altrui invadendoli con la sua logorrea. Abbiamo capito, l’ha capito anche il timido Farina, Wil è contro Berlusconi, contro Castelli, contro il ciarpame, contro le veline che non gliela daranno mai, contro tutti quelli che gli stanno antipatici. L’abbiamo capito, e adesso, visto che non dice niente di nuovo e lo dice pure male, che non “pisciasse” più.
Scritto da Giovanni il 18 Mag 2009
Caro Dean, grazie per il link.
E’ stato molto interessante leggere quel confronto tra Barbacetto, Liguori, Zurlo e Brosio.
Saluti
Scritto da tequilero il 19 Mag 2009
Negli USA, caro Wil, Repubblica sarebbe classificato tra quei giornali che raccontano di donne che partoriscono figli di alieni dopo essere state rapite da una luce nel cuore della notte.
ps: vada a scuola di ironia dall’avvocato Tequilero, talvolta geniale.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 19 Mag 2009
Si, forse è vero. Commenti troppo lunghi e ripetitivi.
E quando la parola non basta, non c’è miglior cura del silenzio.
Mi ammutinerò come i Circoli del Buongoverno di Dell’Utri.
Adieux amici bibliofili … WN
Scritto da Wil Nonleggerlo il 19 Mag 2009
last info: approposito di Dean e di pubblico/privato, leggetevi la Maraini a pag 41 del Corsera di oggi (19 may)
Scritto da Wil Nonleggerlo il 19 Mag 2009
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/index.shtml
Così forse Wil si tranquillizzerà circa lo stato dell’informazione, anche se sarà difficile.
Scritto da asdrubale il 19 Mag 2009
Che poi, Tequilero, Paolo Brosio durante Tangentopoli c’era e faceva l’inviato del Tg4.
Memorabile, nella tragedia s’intende, quando intervistò la signora Cagliari definendola “la vedova di Roberto Calvi” e confessando poi candidamente a Fede, in diretta, “Ho sbagliato vedova, scusa direttore”.
Saluti
Scritto da Dean Keaton il 19 Mag 2009
Ma Wil, se non sai parlare né scrivere in francese, perché non prendi un dizionario, per non essere ridicolo? Si scrive Adieu. L’ignoranza è brutta.
Scritto da Giovanni il 19 Mag 2009
E’ come se dicessi in italiano “Addii Wil”
Scritto da Giovanni il 19 Mag 2009
Amici del pubblico: stanotte è la grande notte. Al “Giovanni night show” di cosa si parlerà mai?
Di Urina, di grandi Pisciatielle, di Pisciatone, di Pisciatuzze, di Adieu semplici o Adieux con la X? Di Addio o di Addii nonleggerliani?
Il Pubblico è in estasi, vorrebbe il Giovanni su ogni fronte, ma il tempo è poco: sul piatto ci sarebbe anche un Premier Corrotto e milioni di cittadini che gridano alla “congiura rossa”. Per non parlare dei Bondi, dei gatti e dei Capezzoni che gridano alla “Giustizia ad orologeria” …
Ma no, il conduttore Giovanni preferisce cimentarsi sulle Pisciatielle. E’ il suo argomento, si sente ferrato ed è certo di dare il meglio di sè. Il Pubblico apprezza, applaude ed orina. Con la X, s’intende.
Scritto da Wil Nonleggerlo il 19 Mag 2009
L’ignoranza resta, e crassa. Ma più di ignoranza, perdonabile, si tratta di povertà di spirito. Continua con i travasi di blog. v.a.m.a.
Scritto da Giovanni il 19 Mag 2009
Giovanni, mi verrebbe una battuta ma la evito, sennò Wil pensa che lo perseguito.
Scritto da Tommaso Farina il 20 Mag 2009
ma i trans c’erano? o quelli sono solo a torino? sarebbe interessante saperlo… per una questione di democrazia si sarebbe dovuto invitarne almeno uno… poi lo sollazzava l’autista ma almeno un trans… che antichi!
Scritto da pippo il 25 Giu 2009
Niente Pì, solo fiche, nà festa de vecchi.
Scritto da romoletto er fruttarolo il 25 Giu 2009