Come abbattere la Rai in 10 semplici lezioni
16 Ottobre 2013dal blog di Gregorio Paolini
Volete abbattere definitivamente la Rai e non sapete come fare? Ecco un vademecum di semplice attuazione, già in uso presso diverse forze politiche e poteri vari.
1) Agitate con molta veemenza il tema dei compensi “alle star”. Emettete gridolini di stupefazione, connessi a smorfie di scandalizzato disgusto, ogniqualvolta vi vengono comunicati i compensi (veri o presunti) dei conduttori televisivi della Rai. Evitate però accuratamente di citare i compensi dei loro omologhi Mediaset (e in qualche caso, anche della 7 e di Sky).
2) Paragonate i compensi delle suddette “star” non a quelli degli attori del cinema e dei calciatori (categorie, come si sa, intoccabili) ma a quelle di un precario (tipo quelli che usate nei vostri giornali a 10 euro a pezzo). Creerete così una efficace ventata di antipatia con l’obiettivo di minare la credibilità degli asset di una rete.
3) Riferite i compensi, medi, alti e altissimi, alle ore di messa in onda e non ai mesi di lavoro. Ad esempio: prendi tutti quei soldi per 3 ore alla settimana? (Anche se per realizzare quelle tre ore sono stati necessari mesi di impegno continuo).
4) Fingete di non sapere che ogni polemica sui compensi alla Rai serve sostanzialmente per “calmierare il mercato ” (trad. it.: far risparmiare soldi alla concorrenza).
5) Evitate di spiegare che in passato i personaggi televisivi tendevano comunque ad andare sulla Rai perché, a parità di compenso o anche a compenso inferiore, l’investimento della tv pubblica sulle altre voci accresceva il valore del prodotto (scenografie più belle, più tempo per provare i programmi, più cura di tutti gli aspetti della produzione). Tutte cose che con la crisi non si possono fare.
6) Date addosso, sempre, alle “produzioni esterne”. Chiamandole “appalti”, e dando l’idea che dietro c’è sempre la magagna. Non dite mai che le altre tv pubbliche europee, BBC in primis, danno all’esterno metà dei loro programmi e così risparmiano, mettono in sana competizione i gruppi creativi interni ed esterni e fanno lavorare i giovani.
7) Dite “basta al teatrino della politica”, ma nel frattempo sgomitate per gli spazi nei tg e nei talk show, dando così l’idea che la politica sia un interminabile caleidoscopio di chiacchiere per riempire i palinsesti tv a poco prezzo.
8) Se pensate che Crozza costi troppo, non dite “fatelo costare meno”. Dite: anatema. Qualcuno vi sarà grato.
9) Ripetete che Fazio costa troppo, ma non svelate che il vostro sogno è che il servizio pubblico serva solo a mettere in campo la squadra primavera. Quando un giocatore diventerà bravo, passerà alla serie A (che a quel punto starà da un’altra parte). E comunque, non esagerate con la sperimentazione: meglio che la Rai non si rinnovi troppo.
10) Con l’altra mano, raccomandate un amico.