E-nose & affini. Ma chi ha naso sceglie Arpav!
8 Settembre 2008di Nicoletta Salata
Dall’1 al 15 settembre presso il Centro Olfattometrico di Vicenza, che fa capo all’Arpav (Agenzia Regionale Prevenzione e Protezione Ambiente Veneto) si svolge la curiosa selezione per…aspiranti annusatori.
Gli odori molesti, causati da emissioni di gas/vapori affligge sempre più la popolazione costretta a convivere in un ambiente inquinato da fenomeni odorigeni.
Tramite un olfattometro comandato da un apposito software vengono misurati gli odori tramite olfattometria dinamica: diluizione del campione, presentazione alla commissione di valutazione, registrazione delle risposte (sento/non sento), elaborazione statistica dei risultati.
Il campione di aria odorosa viene raccolto alla sorgente emissiva con un apposito dispositivo di campionamento che lo aspira in sacchetti di nalophan (capacità circa 8 litri) e deve essere valutato entro 30 ore dal prelievo.
Come si misura la molestia olfattiva? La Norma Uni En 13725:2004 stabilisce che la soglia di percezione si ha quando il 50% della popolazione, annusando il campione, percepisce un odore.
Il candidato ideale deve avere i seguenti requisiti:
– un’età compresa fra i 20 e i 30 anni
– obbligo di presenza nel laboratorio olfattometrico almeno 15 minuti prima dell’inizio delle misure per consentire l’adattamento delle capacità percettive all’ambiente neutro dello stesso.
– divieto assoluto di fumare, mangiare, bere (eccetto acqua), o masticare chewing-gum o dolciumi nei trenta minuti antecedenti la prova e durante la prova stessa.
– estrema attenzione a non interferire con la percezione olfattiva propria o degli altri membri del
gruppo a causa di scarsa igiene personale o, al contrario, con l’uso eccessivo di profumi, deodoranti,
lozioni, cosmetici, ecc.
All’esaminatore giudicato idoneo, che entrerà a far parte di un panel di “rinoanalisti” viene proposto un contratto che riconosce un compenso di € 38 per ogni sessione di misura alla quale partecipa.
Buona annusata!
Ancora a proposito di naso, che qui era di tipo umano, negli ultimi anni nella versione e-nose, cioè naso elettronico, l’organo preposto all’odorato convertito in sofisticato strumento tecnologico è stato ispiratore in diversi paesi di numerose innovazioni in campo medico, agroalimentare e non solo.
In campo medico esistono apparecchiature e-nose per rilevare tumori alla pelle e al polmone, in campo alimentare questo sistema viene utilizzato per valutare freschezza dei prodotti, maturazione, presenza di microtossine, alimenti adulterati.
In Italia l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (Prof. A.D’Amico) in campo medico e il DiSTAM di Milano (Dipartimento Scienze Tecnologie Alimentari e Microbiologiche Prof. Saverio Mannino) in campo alimentare, sperimentano da anni l’utilizzo di questo apparecchio ampliandone le applicazioni.
Dopo l’efficace analisi del miele tramite e-nose, per esempio, che ne ha rivelato dall’odore l’origine botanica, la qualità e la provenienza geografica si è arrivati alla recente applicazione in ambito enologico, sempre presso il DiSTAM.
Un “sommelier” elettronico ha assaggiato 53 campioni differenti di vino, riuscendo ad individuare il vitigno, la regione di provenienza e le proprietà organolettiche di ciascuno. La notizia, apparsa anche sul Washington Post, ha destato stupore e scetticismo di intenditori e appassionati di enologia. I quali giustamente tremano all’idea che possa venir meno quell’aspetto plateale descrittivo da parte del sommelier intento a declamare con ricercata e suadente terminologia le qualità del vino proposto.
Ma ancora più allarmati i graffitari, categoria spesso perseguitata quando i suoi affiliati imbrattano muri e superfici pubbliche o private, che ora temono anche la minaccia del torvo ed incombente e-nose in grado di fiutare ad una distanza di 45 metri i vapori delle vernici spray.
Inventato dall’ente australiano di ricerca Csiro, l’apparecchio inala tramite una ventola particelle di aria circostante e quando riconosce i fumi della vernice invia un messaggio radio agli agenti di sicurezza.
Sembra che qualche ex graffitaro scienziato stia pensando di inventare una maschera antigas da applicare, una volta intercettato, al famigerato naso elettronico.
Tempi duri per gli odori!