Facci-Feltri. Una prima spiegazione
25 Agosto 2009Filippo Facci da Facebook
«Stile da campari soda», «giurista da osteria», «Ne ho stecchiti per molto meno».
Perché Filippo Facci è scomparso dal Giornale dopo l’arrivo di Vittorio Feltri?
La risposta in questo scambio di badilate sul cranio, tra i due, risalente al novembre 2006…
Vittorio Feltri su Libero del 2 novembre 2006:
Vi spiego perchè è giusto dare l’Ambrogino d’oro a Farina
Filippo Facci sulla prima pagina del Giornale ieri ha mostrato di che pasta sia. Fingendo pietà, con quel suo stile da Campari Soda, seppellisce Renato Farina sostenendo che è già morto. Non vuole che gli si dia l’Ambrogino d’oro perchè, afferma, sarebbe un “disastro” proprio per Farina. Quanto altruismo, Poi, con la manina dell’accoltellatore che si avvicina con l’aria di fare una carezza, spiega: il solo merito di Renato è quello di “infrangere la legge e farsi pagare dai servizi”. Quindi si diletta pure a sentenziare e a menare gramo: “Farina è colpevole, ha pagato, pagherà”. Sulla (non) colpevolezza ci arrivo subito. Sul piano della iettatura avverto il dilettante del Giornale: ho la patente. Ne ho già stecchiti per molto meno.
Colpevole Farina? Facci ricava questa sentenza dal fatto che il mio vice ha proposto il patteggiamento all’Ordine lombardo dei giornalisti. Patteggiare in nessun caso vuol dire riconoscere una colpa: lo dice la legge. Quanto a Renato, ha avuto il torto di seguire il mio consiglio. Gli ho suggerito di fermare la pratica a Milano con il minor danno, sapendo bene che a Roma lo avevano già dichiarato radiato a prescindere, senza bisogno neanche di sentirlo.
Ma per Facci è colpevole e pagherà. Mi dicono passi per garantista. Probabilmente lo è, a seconda del reddito e del padrone. Paolo Berlusconi ci risulta abbia patteggiato. Perché non gli dedica un bel corsivo sulle discariche? O forse l’ha fatto e non ce lo ricordiamo?
La dico tutta. Farina merità l’ambrogino d’oro. Per quello che scritto di Milano e su Milano, e anche per il suo modo di intendere il giornalismo. Diciamo alla Testori. Aldo Brandirali proponendolo ha interpretato i sentimenti della gente, non solo milanese, che si identifica col modo farinesco di raccontare e giudicare la realtà.
Come si fa a non caopire che l’aggressione senza precedenti che ha subito è la prova che Renato è importante? Facci losa, e gli rode. Per questo cerca di affossare la candidatura di Renato e la denigra. Poi perà inciampa nelle sue stringhe da fighetto. Quando scrive che contro Farina si sono scatenati “i linciaggi sui giornali a torto o a ragione”. Bel garantistone di un Facci. Ci sono anche i linciaggi giusti per questa mente fina di giurista da osteria. Secondo me Facci andrebbe arrestato per apologia di reato.
Filippo Facci sul Giornale del 3 novembre 2006
Libero di contraddirsi
Ieri sono stato attaccato da Vittorio Feltri, un signore che non ha neppure il coraggio di essere direttore responsabile del suo giornale perchè ha paura delle querele. Un signore che ha fatto la battaglia contro le baby-pensioni e poi è andato in pensione a 53 anni. Uno signore che ha fatto la battaglia contro le sovvenzioni pubbliche ai giornali di partito e poi ha trovato il modo di prenderle anche lui. Uno che sparò tremila articoli contro Di Pietro e poi scrisse “scusa, abbiamo sbagliato” il giorno prima che Di Pietro andasse ai voti con Giuliano Ferrara. Uno che per solleticare il ventre più basso delle classi più basse ha fatto ogni cosa, compreso allegare videocassette simil-porno e piazzare racconti scabrosi di pedofili con fotografia. Uno che non cambia mai idea perché non ne ha. Uno che ai tempi dello scandalo Parmalat fece il giro delle sette chiese per prendersi i complimenti di certe volpi di direttori (vai avanti Vittorio, bravo) che in realtà lo pigliavano tutti per il culo. Uno che, sinchè l’inchiesta riguardò delle banche che avevano finanziato il suo quotidiano, trattò quell’inchiesta coi guanti bianchi. Uno che poi sbatté in prima pagina la foto di Giuliano Ferrara per faccende di denaro penalmente irrilevanti. Uno che alla fine dello scandalo Parmalat ebbe la faccia di scrivere “noi restiamo garantisti, guai a rifare gli errori di Mani pulite” dopo aver appena scritto che “Dieci anni fa, con Di Pietro in attività, le galere sarebbero già state riempite”, e dopo aver gioiosamente invitato Di Pietro a scrivere sul suo giornale: nostalgia canaglia.
Un signore così lucido da non capire neppure che per Farina si vuole solo scongiurare il peggio, come ho scritto ieri: perchè Farina medesimo ha abbandonato la posa del difensore dell’Occidente, si è detto pentito, ha chiesto scusa, ha ammesso l’errore. Perchè non puoi premiare un tizio per un errore peraltro penalmente rilevante. E non puoi prospettare alla classe giornalistica che se infrangi la legge e ti fai pagare dai servizi segreti ti premiano pure, alla fine. Non devi alzare la posta politica e farne una bandiera, di Farina: altrimenti diventa l’oggetto di un contendere che riguarda altre cose e insomma rischia di essere schiacciato in mezzo, di peggiorare una punizione già inflittagli e che per quanto mi riguarda va benissimo così.
Ma Feltri non ha capito un tubo. Ha scritto che “patteggiare non vuol dire riconoscere la colpa, lo dice la legge” quando la legge dice proprio il contrario. Mi ha dato di invidioso, di roditore, di iettatore e incredibilmente di “garantista a seconda del reddito e del padrone”, confondendo la mia storia di garantista con la sua di banderuola: passato com’è, lui, dal fare il quotidiano più forcaiolo della Storia al fare il più garantista, sinché gli è riuscito: per il grano e i quattrini, direbbe lui. Uno che ieri ha scritto di me: “Sul piano della iettatura lo avverto: ne ho già stecchiti per molto meno”. Una 44 Magnum per l’ispettore Feltri. Datelo a lui l’Ambrogino d’oro, anche se probabilmente lo venderebbe subito.
7 commenti presenti
La colleganza è odio militante. Questo è il mondo.
Scritto da fabrizio spinella il 25 Ago 2009
Fossi stato in Feltri Filippo Facci me lo sarei tenuto stretto: è bravo, capace e non ha peli sulla lingua o, perlomeno, la lingua non la usa. E, come diceva Peppino De Filippo, ho detto tutto.
Scritto da Alberto il 25 Ago 2009
Mi dispiace molto che Facci non scriva più sul Giornale. Anche se le sue idee non sempre coincidono con le mie, era il suo il primo articolo che leggevo al volo la mattina. Era impagabile.
Scritto da Anna il 28 Ago 2009
Mica è morto. Per i coccodrilli c’è ancora sarà tempo.
Scritto da ambrogio brambilla il 28 Ago 2009
Facci non mi piace troppo e spesso non ho condiviso le sue idee,ma non si può negare che sia bravo.
Averlo “scaricato” immediatamente dopo l'”insediamento” .. beh non mi è piaciuto proprio
Scritto da adrian il 1 Set 2009
Mi dispiace molto che Facci non scriva più sul Giornale,lo ritengo un ottimo giornalista e Feltri ha fatto l’ennesima pessima figura.
Vorrà dire che cercherò il giornale dove scrive e lo sostituirò con quello di Feltri
Scritto da alberto il 6 Set 2009