Gli “oncogeni Marzotto” a Praia a Mare. Aspettiamo l’intervento della Borromeo sul “Fatto”
5 Ottobre 2009riceviamo e volentieri pubblichiamo questa email di Fabrizio Spinella – La vicenda è trattata oggi in cronaca da repubblica.it – ne ha parlato estesamente anche Indymedia Calabria
Caro Fornasini,
circa un centinaio li ha già mandati all’altro mondo, un altro centinaio in mobilità col beneplacito della Regione Calabria. Quando indossate vestiti e filati vari della ditta Marzotto, pensate soprattutto a quanti “cappotti di legno” sono stati confezionati a causa sua per i poveri operai di Praia a Mare tumorati nella fabbrica di coloranti tessili della Marlane Marzotto, che spostò la produzione in Calabria per beneficiare delle agevolazioni finanziarie a chi investiva nel Sud, salvo poi dichiarare lo stato di crisi col solito refrain della concorrenza dei Paesi emergenti (concorrenza generata anche dagli stabilimenti tessili italiani che si sono allocati nel Terzo Mondo per sfruttare la manodopera a basso costo contribuendo pure all’aumento della mortalità indigena, senza troppi scrupoli salutistici e di sicurezza nei processi di lavorazione, come in Calabria).
Del resto, dalle parti dei Marzotto, a Valdagno, e altrove nel Vicentino, quel tipo di lavorazione cancerogena non la vogliono più. Non ci risulta che Beatrice Borromeo, l’ex assistente di Santoro ad “Anno Zero” adesso praticante al quotidiano di Travaglio “Il Fatto”, ne abbia fatto oggetto di un inchiesta o di una protesta vibrante contro i suoi parenti Marzotto che non hanno vigilato sulle norme di sicurezza nello stabilimento di Praia a Mare. Ricordiamo che sua nonna è Marta Vacondìo già sposata ad un conte Marzotto, che cornificò con il pittorone Guttuso appropriandosi del cognome del marito anche dopo il divorzio, e suo cognato è John Elkann luogotenente della Fiat.
La contessina, che a ben vedere ha meno dei canonici tre quarti, discetta ora del malessere degli operai italiani ora delle abitudini mondane di Berlusconi, ma in realtà ignora la condizione dei primi mentre conosce meglio del primo ministro i risvolti della seduzione, come testimonia la foto che la ritrae mentre si fa strizzare in pubblico la “pàssera” dal principino Casiraghi-Grimaldi di Monaco, intento a spupazzarla.
Attenderemo invano dalla contessina un suo articolo sugli “oncogeni Marzotto” in Calabria, in prima pagina sul “Fatto”. E, visto che ha già percorso il Mar Tirreno sullo yacht del Principato, non le sarà difficile fare una capatina a Cetraro per scrivere su una delle navi di veleni chimici colà affondata.
Fabrizio Spinella
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