CULTUR@. Riparte MiTo, secondo festival internazionale della musica. SI ENTRA GRATIS A UN CONCERTO SU DUE!
3 Settembre 2008di Nicoletta Salata
Mentre in quel della capitale, dal trenino ciuf ciuf proveniente da Leno scende una donzelletta conosciuta come Stella dei Mari ma odorosa di Gelsomini terrestri, e reca in man un malloppon di carte e documenti sul tema Istruzione made in Italy, caparbiamente intenzionata a rivoluzionare la scuola e oppressa dal numero troppo elevato dei conservatori musicali, Torino e Milano programmano alacremente una manifestazione inneggiante alla musica.
Toro e biscione s’incontrano, murazzi e navigli si mescolano, mole e duomo si collegano, gettando un ponte virtuale che tutti gli amanti della musica possono percorrere e attraversare.
L’ambizione elevata e la costruttiva intesa danno vita alla seconda edizione di un evento che non poteva che chiamarsi MiTo, non soltanto perché ovviamente giustifica il nome delle città che ne sono artefici ma perché sottolinea la rilevanza e il sentore di probabile eternità che esso riveste nel panorama culturale e musicale.
La straordinarietà di questo secondo Festival Internazionale della Musica consiste anche nel fatto di essere economicamente fruibile da un pubblico molto più vasto, dato che il costo dei biglietti definito “popolare” varia da 5, 10, 15, 30, 40 euro e il 60% dei concerti è ad ingresso gratuito.
Inoltre i concerti si svolgono negli abituali luoghi frequentati da quell’élite che normalmente può concedersi il lusso dell’accesso, primi fra tutti la Scala di Milano e il Teatro Regio di Torino, e poi in altri teatri, auditorium, conservatori e chiese a seguire.
Il programma è vastissimo: 25 giorni, 230 eventi, 102 sedi, 97 istituzioni cittadine coinvolte, 33 dibattiti, 4.000 artisti provenienti da oltre 30 nazioni. È quindi vivamente consigliato consultare il sito del Festival www.mitosettembremusica.it, anche solo per constatare quale sforzo e lodevole proposito c’è dietro all’iniziativa.
Riferisco alcuni temi, dal titolo accattivante, di questo programma davvero imperdibile:
In alto le bacchette (concerti musica sinfonica)
Ascolta in religioso silenzio (musica sacra, antica, barocca)
Ti costa più l’aperitivo che il Čajkovskij (la grande musica sinfonica)
Musica inaccessibile? Non ascoltateli (concerti di musica contemporanea)
Fermati la musica è nomade (il viaggio musicale dei gitani)
Ascoltate in pace (messe con musiche sublimi)
Venite a darvi delle arie (opera)
L’inaugurazione milanese ha avuto luogo la sera del primo settembre alla Scala. Tutto esaurito per la Royal Concertgebouw Orchestra diretta da Mariss Jansons (musiche di O.Messiaen, C.Debussy, M. Musorgskij).
A Torino l’inaugurazione è andata in scena invece ieri sera al Teatro Regio con The Cleveland Orchestra diretta da Franz Welser-Most, musiche di Adès e Bruckner.
Il concerto alla Scala era stato però preceduto da un altro evento del programma e non va omesso anche il tutto esaurito registrato appunto presso la Sala Buffet di Palazzo Reale in cui alle ore 18.00 Vittorio Sgarbi ha celebrato il quadro di Giovanni Agostino da Lodi “La cena in Emmaus”, che resterà esposto per tutta la durata della manifestazione.
Quadro che parecchi anni or sono vide proprio Sgarbi invischiato in una poco chiara vicenda. http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi
Comunque siano andate le cose, tra l’altro non sono riuscita a capire a chi appartenga ora questo dipinto, che sia suo o di qualcun altro Sgarbi lo avrà certamente descritto con quella competenza e passione, compostezza e rigore (che molto spesso e facilmente gli sfuggono) che lo contraddistinguono quando si esprime in materia artistica.
Concludo segnalando che MiTo aderisce al progetto Impatto Zero di Lifegate: le emissioni di anidride carbonica generate dal Festival che prevede nelle due città un pubblico di oltre 160.000 persone, saranno compensate con la creazione di nuove foreste nel Parco del Ticino e in Costa Rica e che tutti i programmi di sala sono stampati su carta riciclata.
Insomma orchestre e musicisti internazionali, arte, biglietti a basso costo, eleganti teatri, magiche chiese, note che risuonano ad ogni angolo e a tutte le ore, rispetto per l’ambiente: questo sì che è un MiTo!