Tonino, che c’azzecca la Suko?
10 Luglio 2008Riceviamo e pubblichiamo uno spunto di discussione, dal nostro blogger DeanKeaton (postato in “No Travaglio Day”):
Mi permetto un leggero ma pesante OT.
Leggero perchè in fondo qui si parla pure dell’On. Di Pietro.
Pesante perchè riporterò per chiarezza nella sua interezza (e mi scuso fin d’ora con Mastellarini e con Sergio per lo spazio occupato) un’interrogazione parlamentare rimasta senza risposta nella sede istituzionale di Mauro Fabris, ex gruppo Popolari-Udeur, in data 12 dicembre 2007 a proposito della società Suko sri con sede a Varna, Bulgaria.
Quello che chiedo a voi amici e non è se il nostro trebbiatore abbia chiarito in qualche maniera la vicenda sul suo blog, su quello di Grillo, su qualche giornale o chissà dove.
Ringrazio in anticipo chiunque risponderà.
FABRIS. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture. – Per sapere – premesso che:
con l’interrogazione a risposta scritta n. 4-05642 presentata in data 14 novembre 2007, l’interrogante segnalava la scarsa trasparenza con la quale, a suo giudizio, il Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro ha gestito la realizzazione delle opere infrastrutturali in Lombardia, e in particolare della nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano affidata alla società concessionaria Brebemi SpA, nonché gli ingenti danni che potrebbero derivare allo Stato italiano in conseguenza della relativa procedura di infrazione aperta dall’Unione europea nei confronti del nostro Paese per violazione delle regole comunitarie in materia di concessioni e concorrenza;
oltre ai fatti già evidenziati nella suddetta interrogazione, alcuni organi di stampa hanno recentemente aggiunto un tassello importante per la ricostruzione dell’intera vicenda, segnalando talune sconcertanti novità relative alla società Brebemi e riferendo della presenza nel suo consiglio di amministrazione di un certo Tristano Testa, socio alla pari del Ministro Di Pietro in una società immobiliare di diritto bulgaro, la Suko srl;
in particolare, come risulta da un articolo pubblicato sul settimanale Panorama del 29 novembre 2007, il signor Tristano Testa avrebbe costituito la Suko sri a Varna, in Bulgaria, alla fine del 2002, con un capitale sociale di circa 2.500 euro e un solo dipendente nel 2006;
sempre secondo l’indagine svolta dal settimanale Panorama, i proprietari di detta società sarebbero appunto, ciascuno per il 50 per cento, Antonio Di Pietro e
Tristano Testa, rivestendo quest’ultimo anche il ruolo di amministratore della società medesima;
il 26 marzo 2007, a seguito della firma della convenzione Cal-Brebemi per la realizzazione della nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano, si insediava a Brescia il nuovo consiglio di amministrazione della società Brebemi SpA, in cui risulta nominato anche il signor Tristano Testa;
secondo la società Brebemi, la nomina del Testa sarebbe da imputare alla provincia di Milano, azionista per il 2,59 per cento, ma l’ufficio del presidente della provincia Filippo Penati ha prontamente smentito detta notizia, attribuendo la nomina del Testa alla società Milano Serravalle SpA, azionista al 10 per cento, peraltro in mano per il 52,9 per cento alla holding milanese Asam (Azienda sviluppo acqua e mobilità), a sua volta di proprietà per il 99 per cento della provincia di Milano;
in realtà, gli stessi uffici della provincia di Milano avrebbero ascritto la nomina del Testa ad una segnalazione proveniente direttamente dal Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro;
ove quest’ultima notizia rispondesse al vero, si tratterebbe di un fatto di inaudita gravità, visto il palese conflitto di interessi in cui verserebbe il Ministro Di Pietro nell’aver «sollecitato», apparentemente abusando della propria posizione di Ministro delle infrastrutture, la nomina del proprio socio al consiglio di amministrazione della società Brebemi, concessionaria per la realizzazione di importanti opere pubbliche e, quindi, soggetto utilizzatore di pubblico denaro;
a ciò si aggiunga che la nomina del Testa non risulta in alcun modo giustificata dalle sue competenze, non trattandosi, per quanto risulti all’interrogante, né di un tecnico, né di un esperto conoscitore di autostrade o appalti;
inoltre, un fatto del genere aggraverebbe enormemente la posizione dell’Italia nell’ambito della procedura di infrazione aperta dall’Unione europea sulla vicenda Brebemi, costituendo un ulteriore motivo di scarsa trasparenza nella gestione del suddetto regime di concessione -:
se risulti al Presidente del Consiglio che i fatti segnalati in premessa corrispondano al vero e, se sì, quale giudizio ne dia;
quali iniziative urgenti il Presidente del Consiglio intenda assumere al fine di rimuovere una tale situazione che ad avviso dell’interrogante configura un conflitto di interessi del Ministro Di Pietro nell’esercizio delle proprie funzioni di Ministro delle infrastrutture;
se il Ministro delle infrastrutture non ritenga quanto mai opportuno fornire ai cittadini italiani e all’Unione europea i dovuti chiarimenti in merito ai fatti denunciati nella presente interrogazione, in ossequio al principio di trasparenza che deve presiedere ad ogni attività della Pubblica amministrazione, sia secondo il diritto interno sia secondo il diritto comunitario.
(4-05886)
http://leg15.camera.it/resoconti/resoconto_allegato.asp?idSeduta=256&resoconto=bt01¶m=n4-05886#n4-05886
Altre informazioni qui sotto.
Da sinistra
http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=147
Da destra
http://perry.ilcannocchiale.it/post/1846205.html
Saluti
DeanKeaton
22 commenti presenti
Tante domande e nessuna risposta. Se è un reato si faccia la denuncia e la magistratura apra le indagini. Oppure se ne parli apertamente in televisione così l’On. Di Pietro si vedrà costretto a rispondere oppure, se colpevole, tacerà nella vergogna.
Scritto da Daniele il 10 Lug 2008
Eh si quoto Daniele,
anche nei link non è che emergano delle risposte, sarebbe proprio il caso di conoscerle. Anche in quello con il resoconto della seduta del Consiglio dei Ministri ci sono le domande, e le risposte? Che non sia una cosa simpatica di cui parlare però lo dimostra il fatto che i motori di ricerca interni al sito di di Pietro e Grillo non cavano fuori nemmeno una parola se gli si da in pasto “Suko”, c’è del marcio in Danimarca?
Scritto da giulio contini il 10 Lug 2008
Per ragioni tecniche (lunghezza e formattazione del messaggio) il commento di Mauri DP viene pubblicato in più parti (sf)
Parte 1:
Ritorno sul mio commento, scritto nel post “PIAZZA NAVONA” , circa la censura operata sul blog di Grillo. La facoltà che il moderatore (o il proprietario) di un blog possiede di cancellare i commenti offensivi o blasfemi o inneggianti la violenza o contenenti messaggi pubblicitari la ritengo una cosa giusta e sacrosanta e va applicata. La censura operata sul blog di Grillo è di altro tipo: è più subdola in quanto essa non viene affatto operata in base a questi criteri (fra l’altro bene elencati nel suo stesso blog…). Ieri , ad esempio, ho letto il commento di un esaltato (che per fortuna è stato “attaccato” da qualcuno, ma il cui commento -si badi bene!- NON è stato cancellato…) che addirittura inneggiava ai kamikaze di Bin Laden e proponeva una colletta per assoldarne qualcuno che si facesse esplodere davanti ai palazzi della politica!! Lo stesso, successivamente, nel rispondere agli attacchi, si è “giustificato” affermando che il suo commento aveva un carattere “chiaramente ironico” (sic!)e che tale sottintesa “ironia” non era stata pienamente compresa da chi lo aveva criticato, tranne che da un suo vecchio conoscente… Insomma, gli stupidi eravamo noi che non avevamo saputo cogliere la sua ironia! Ironia, se è questa che si tratta, che ritengo francamente IDIOTA e IRRESPONSABILE soprattutto in cui contesto e in un momento teso e critico com’è quello che stiamo vivendo. Ciò premesso, la censura “grilliana” non avviene SOLO mediante l’intervento di un moderatore, ma anche attraverso l’azione degli stessi lettori. Infatti, per chi non lo sapesse, esiste un’opzione (“segnala commento inappropriato”) che, se cliccata da 5 lettori, dovrebbe determinare la sparizione del commento stesso. In sostanza, attribuisce agli stessi lettori un ruolo di “giudici”. (continua…)
Scritto da Mauri DP il 10 Lug 2008
Parte 2:
Domande:
1°) chi sono IO per giudicare “inappropriato” il commento di un altro lettore?
2°)Quale presunta autorità mi è stata conferita?
3°) Con quali criteri operano costoro?
Supponiamo, allora, che 5 amici (perfettamente ANONIMI al resto dei lettori) si accordino per segnalare “inappropriato” un commento A LORO sgradito e che questo PUFF… sparisca nel nulla! Vi pare un’azione corretta?
Aggiungo, fra l’altro, che tecnicamente sarebbe anche possibile che UNO SOLO, registratosi con 5 nicks diversi, operi la suddetta cancellazione! Ma vi rendete conto della pagliacciata? Alla faccia del confronto e della libera circolazione delle idee così tanto sbandierata dal comico genovese…
Sempre restando in tema di censura, segnalo che su Youtube esiste un’intervista fatta a Paolo Barnard (ex collaboratore della Gabanelli, co-autrice di “Report” in onda IN PRIMA SERATA su RAI3) in cui conferma molto chiaramente queste mie modeste constatazioni. Se c’è qualche scettico, provi a scrivere sul blog di Grillo il nome PAOLO BARNARD o a segnalare qualche riferimento che riporti alle critiche di questo bravo e intelligente Giornalista (la G maiusola è d’obbligo) e poi venga qui a raccontarne le conseguenze, qualunque esse siano. Ne prevedo di 3 tipi: o “manine” rosse di bocciatura o insulti a piè sospinto o, addirittura, CANCELLAZIONE del commento stesso. E questo, lo ribadisco, solo perché Barnard si è lanciato nel denunciare una simile anomalia!
In ogni modo, torno a ribadirlo, le testimonianze presenti su internet sono tantissime! Basta avere la pazienza di cercarle e di leggerle. Di recente ho fatto appena in tempo a salvare e conservare il commento scritto da uno dei più critici commentatori del blog di Grillo. Prima pubblicato e, dopo 3 minuti…PUFF… SPARITO!
Altro punto: il sistema di votazioni che avviene sul blog di Grillo, attraverso l’esposizione di “manine” verdi o rosse con cui ogni lettore può esprimere un suo consenso o dissenso ad un commento. Va da sè che i commenti più votati (DA CHI???Il punto è questo…) siano quelli in linea col Grillo-pensiero: ma, a questo punto, ciò mi pare quasi superfluo doverlo sottolineare… D’altra parte se vado in un forum di interisti e scrivo FORZA MILAN è ovvio che venga fischiato! Ma il punto è un altro e cioè che, ancora una volta, si vuol far credere che il lettore sia “giudice” dei pareri altrui. Ma, ancora una volta, non si conoscono nè l’identità dei votanti nè le motivazioni con cui si è deciso di decretare il successo o l’insuccesso di un commento. Alla luce del crollo della mia fiducia e con una buona dose di malizia, perchè non dovrei pensare che siano gli stessi dello staff di Grillo o i suoi cani da guardia a votare positivamente per uno o per l’altro? A parte la volgarità di questa opzione (ma questa è una mia personale opinione), nell’essere trattati come degli scolaretti, si sa che i consensi generano credibilità e visibilità. Infatti, esiste una pagina a parte, quella dei commenti più votati, in cui sono elencate, in ordine decrescente, le esposizioni più quotate dai lettori. Di conseguenza, se per es. il lettore X è costantemente ai vertici di questa classifica, perché fra i più votati, assume lentamente (nella MENTE dei lettori) un valore di credibilità e di autorevolezza che lo distinguono dagli altri. Egli EMERGE, non è più MASSA, ma diventa un CAPO o, se lo preferite, un OPIONION-LEADER quasi inattaccabile, quasi incontestabile. Può proporre, zittire, bacchettare o esaltare gli altri in base al crisma dell’autorevolezza che s’è “guadagnato” nel tempo grazie alla validità dei suoi commenti. Viceversa, se un lettore viene costantemente IGNORATO o quotato negativamente, c’è il rischio che scatti in lui un senso di emarginazione e di inappropriatezza, col risultato di minarne perfino l’autostima. Venti voti positivi mi gratificano, mi esaltano, mi stimolano. Ma venti voti negativi come possono farmi sentire? Il risultato qual è? Il risultato è che, se voglio essere considerato dagli altri, se voglio essere partecipe alla discussione, devo necessariamente “allinearmi” al pensiero degli altri. Ovvero al Grillo-pensiero. Altrimenti: OUT! Giochetto subdolo, ma efficacissimo! Altrimenti, che bisogno ci sarebbe di votare? E questa non la chiamate MANIPOLAZIONE DELLA MENTE (oltre che della COSCIENZA)?? Ho personalmente conosciuto delle persone dotate di acume e di senso critico che hanno abbandonato il blog di Grillo e questo io lo ritengo uno spreco, un vero spreco di risorse. Oltre che un’autentica ingiustizia…
Veniamo a Travaglio, degno rappresentante di quell’INDUSTRIA DELL COSCIENZA che tanto sta fruttando (in termini economici) a questi professionisti, grazie alla vendita dei libri, di articoli ed alle apparizioni in PRIMA SERATA sulle reti televisive PUBBLICHE. Ogni lunedì alle 14 Travaglio interviene sul blog di Grillo, quindi è -mi si conceda il termine- “imparentato” col Nostro. I due, è noto, sono grandi amici. Prima dell’intervento di Travaglio alcuni lettori, in buona fede, si affannano sul blog di Grillo per proporre al giornalista dei temi da affrontare: i più disparati, quelli che interessano alla gente comune. Ma lui, puntualmente, se ne frega. Semplicemente ignora quelle richieste perchè, quasi certamente, neanche le legge. Così facendo, dimostra in effetti quanto sia DISTANTE dalle richieste, dalla curiosità, dai bisogni della gente comune. Noi siamo CONSUMATORI e basta. Io parlo di quello che interessa a me. Voi ascoltate e zitti. O sennò fuori di qui. Proprio com’è distante quella CASTA che costoro attaccano con puntualità metodica… Insomma, stanno replicando quegli stessi meccanismi che loro stessi hanno denunciato e criticato fino ad oggi. Il solito sermoncino anti-berlusconiano ben fatto, la solita ironia e stop. Ma il fatto –per così dire- “curioso” è questo: nel corso di un dibattito pubblico (ne esiste PROVA FONICA su internet, digitare GIOSBY), un ex partecipante del blog di Grllo (per l’appunto tale GIOSBY), un signore di 50 anni colto, sensibile, preparato e straripante di bellissimi ideali, ma deluso ed amareggiato nel verificare le continue censure operate a suo danno, chiese a Travaglio se fosse a conoscenza di questa grave anomalia. Bè, visto che i due sono amici, si poteva “sperare” che l’illustre giornalista ne sapesse qualcosa, no?Il caro Travaglio, così bene informato sulle vicende giudiziarie dei politici italiani, così attento a tutte i malaffari del nostro Paese, affermò che “NO, LUI NON NE SAPEVA NIENTE!”, cadendo letteralmente dalle nuvole… Ma che -ATTENZIONE! ATTENZIONE!- “si sarebbe informato….”.
Non è forse questo che ci ha sempre ripetuto Travaglio?…………………………..
Per concludere: è noto che il creatore e curatore del blog di Grillo è tale Gianroberto Casaleggio. Non mi espongo ad alcun giudizio sul personaggio. Ciò che però desidero porre all’attenzione dei presenti è solo un particolare, forse piccolo, ma per me MOLTO significativo: lo stesso Casaleggio è ANCHE il curatore del blog dell’On. Di Pietro e le analogie fra i due blogs sono evidentissime… Il triangolo è quindi palese: GRILLO-TRAVAGLIO-DI PIETRO. Quest’ultimo potrebbe rispondere: “Bè…e che c’azzecca?”.
C’azzecca, Tonino….c’azzecca….
Qui si parla di CREDIBILITA’, di FIDUCIA, di STIMA cari signori…
Serena giornata a tutti.
Grazie per il lungo contributo. Ragazzi però attenzione a non fare il copia-incolla direttamente da Word, le formattazioni per il web possono fare scherzi strani e qui i tag html se li scrivete (consapevolmente o no) creano strani effetti. Comunque messaggio rielaborato, solo nella formattazione ovviamente, ‘na faticata…
sf
Scritto da Mauri DP il 10 Lug 2008
Travaglio che “NON SA” che sul blog di Grillo si opera la censura dei commenti non-allineati e che per giunta cade dalle nuvole nell’apprenderlo, è come quel politico che, fotografato mentre bacia un mafioso durante la sua festa di matrimonio, poi dice “CHE NON SAPEVA” di essere stato invitato da un mafioso… Perchè Travaglio non s’informa? E se lo accerta, perchè non ne parla pubblicamente?
P.S. Chiedo scusa per la lunghezza dell’intervento. Il mio unico scopo era quello di richiamare l’attenzione su questi nuovi guru del XXI secolo…
Scritto da Mauri DP il 10 Lug 2008
Per Vs. informazione, riporto il link su cui potrete ascoltare la voce di Travaglio che risponde a Giosby.
http://giosby.splinder.com/post/17693598/Una+domanda+a+Marco+Travaglio%3A
Scritto da Mauri DP il 10 Lug 2008
…E questo è il link dell’intervista di Paolo Barnard in cui denuncia la censura:
http://it.youtube.com/watch?v=k-XRabg3NhM
Scritto da Mauri DP il 10 Lug 2008
Mauri DP, lei è comunista o cosa? Come ho già detto a Mastellarini i blog sono spazi privati dove il padrone fa quello che vuole. Se lei sul mio blog scrive cose che non mi stanno bene o che mi danno fastidio io le cancello e basta. Se a lei non sta bene sul mio blog non ci passa più, molto semplicemente. A me il blog di Grillo fa semplicemente cagare, quindi non ci passo e non lascio mai interventi. Gridare alla censura per i blog che sono, ripeto, spazi privati ed il padrone fa quel cacchio che vuole. Se censura e non offre un prodotto interessante allora gli interventi caleranno. Al momento quello di Grillo è il più grosso blog italiano, il più frequentato.
Mi fa proprio ridere che a gridare alla censura siano magari i sostenitori del libero mercato, liberali o libertari…. che però non capiscono il semplice concetto di proprietà privata.
Scritto da Daniele il 10 Lug 2008
Allora..
DeanKeaton propone una discussione interessante su Di Pietro.
Mauri DP posta “ritorno sul mio commento nel post piazza Navona”.
E l’argomento passa alla censura di Grillo e al pericolo per le nostre menti, a cui attenta il comico genovese per raggiungere il suo obbiettivo che è quello di conquistare la totalità del Nord America e dell’Asia e distruggere le Armate Verdi.
E intanto l’insostenibile conflitto di interessi di Di Pietro, sollevato da un deputato dell’Udeur, rimane lì, sospenso nell’aria, senza risposte.
Che Mauri DP sia un infiltrato del Trebbiatore per sviare alla domanda?
Ed in ogni caso Le è mai passato per la testa di non cagarselo proprio il blog di Grillo?
Scritto da tequilero il 10 Lug 2008
Caro Daniele, la prima, doverosa precisazione che mi permetto di rivolgerLe è la seguente: non sono nè comunista, nè altro e l’unica etichetta che accetto è quella di “uomo libero”. Ho le mie idee e so che queste possono essere condivisibili o meno. Ma, pure, sono sempre disposto a rimetterle in dubbio se esse vengono disarticolate con motivazioni convincenti. Ciò premesso, ritengo (e l’ho anche scritto) che sia opportuno mettere in guardia chi ACRITICAMENTE inneggia a tizio o caio, innalzandolo a ruolo di guru o nominandolo paladino della cosiddetta “corretta informazione”. Tenga presente che se a 50 anni il senso critico può essere ben allenato, a 20 spesso non lo è ancora sufficientemente…E di ventenni, sul blog di Grillo, ne bazzicano parecchi! Proprio perchè, come giustamente Lei afferma, il suo è il NONO blog più visitato al mondo (sul perchè sia diventato così popolare, se ne ha voglia, ne potremmo discutere in una successiva occasione), ritengo DOVEROSO da parte dei proprietari o dei curatori dello stesso un atteggiamento non solo eticamente corretto, ma soprattutto CRISTALLINO. E’ vero: sul blog del genovese ci sono anche delle critiche a lui rivolte. Non le censurano e sa perchè? Perchè altrimenti l’appiattimento sarebbe troppo palese. Qualche voce, per così dire, dissenziente è necessaria, altrimenti che libertà d’espressione sarebbe? Ma sono quisquilie, punturine che non fanno male…Ciò che censurano sono alcuni blogghisti o addirittura ottimi Giornalisti le cui critiche rischiano di essere deflagranti per un certo tipo di “sistema”. Qualcuno addirittura sostiene (ma ciò non posso confermarlo di persona)che esistano dei “filtri” i quali, individuato l’IP del mittente, ne bloccano non solo l’accesso al blog, ma anche l’invio di qualunque commento. Qualche altro, che in seguito ha giustamente abbandonato il blog, ha visto comparire sul monitor dei messaggi firmati a suo nome, ma che non aveva MAI scritto! Fra l’altro, Le faccio notare che è vero che Grillo ha specificato che qualunque commento contrario ad una sfilza di norme (condivisibilissime!) PUO’ essere, a suo insindacabile giudizio, censurato dal proprietario del blog. Ma,nelle righe successive, afferma anche che “in ogni caso il proprietario del blog NON potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi”, rimettendo in sostanza allo scrivente la responsabilità di ciò che invia. Francamente, fra queste 2 affermazioni, riscontro una certa contraddizione… Lei no?
D’altra parte, per concludere, non mi sembra di essere l’unico ad aver -per così dire- evidenziato certe…anomalie. Ho lasciato dei link a cui può accedere giusto per poter verificare.
P.S. Non avendo alcuna necessità fisiologica di adoperare lassativi, anch’io non vado più sul blog del Signor Grillo… Ovviamente.
Saluti.
Scritto da Mauri DP il 10 Lug 2008
Comunque non ho ben capito il reato che si prefigura per Di Pietro. Qualcuno me lo potrebbe spiegare?
Scritto da Daniele il 10 Lug 2008
Daniele, si tratta di conflitto di interessi.
Una cosa per cui in Italia ti segano le gambe e ti spazzano via dalla scena politica in un attimo.
Bei temi quando c’era Lunardi al Ministero delle Infrastrutture…
Saluti.
Scritto da tequilero il 10 Lug 2008
Caro Mauri DP, è veramente bello che in Italia ci siano tanti filantropi che vogliono mettere in guardia dal lavaggio del cervello o di Berlusconi e delle sue TV o dal pericolosissimo blog di Beppe Grillo. Noi che abbiamo i superpoteri e siamo immuni dall’influsso malefico delle forze del male abbiamo il dovere morale di salvare il resto dell’umanità, i poveri ventenni cerebrolesi che subiscono gli attacchi malefici.
Ha ragione Facci quando insulta quelli che vanno in piazza navona o i frequentatori del blog di Grillo, sono tutti cretini che si bevono quello che leggono sul blog e che non vogliono credere alle sacrosante verità del Giornale o di Repubblica.
Salviamo l’umanità dal lavaggio del cervello ed inneggia acriticamente a Tizio o Caio. Anzi, la lascio salvare a voi e vi faccio tanti auguri.
Scritto da Daniele il 10 Lug 2008
Ah, conflitto di interessi! Di Pietro quindi ci ha guadagnato a seguito dell’entrata di Testa nel consiglio di amministrazione? E’ questo il reato?
Scritto da Daniele il 10 Lug 2008
Daniele.
Si sforzi un po’. Io ho chiesto se qualcuno di voi sa se il trebbiatore ha chiarito la vicenda in qualche sede.
In cambio ho ricevuto il racconto di come Grillo manipoli le menti. Comincio a pensare che ci sia della malafede.
Lei chiede. Embè? C’è reato? Io le rispondo. Che ne so? Mica faccio il magistrato.
Eppure un Presidente del Consiglio a caso ha dovuto passare ore, anche a distanza di anni dal fatto, a spiegare perchè facesse le corna in una foto. Questo sì evidentemente è un chiaro reato, come la pratica del sesso orale.
Nonostante quella della Suko sri sia vicenda nota e nemmeno troppo recente rimango sconcertato dall’assenza di risposte da parte vostra, solitamente così precisi. Tutti troppo impegnati con Berlusconi forse? Devo fare tutto da solo?
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 10 Lug 2008
ps: Tequilero. Non faccia facili ironie sui conflitti di interesse. O forse per lei ce ne sono di serie A e di serie B? E anche se fosse, visto che dei primi ormai sappiamo quasi tutto, non sarebbe il caso di dare uno sguardo anche alla serie inferiore? Non si sa mai che si possa scoprire qualche nuovo talento meritevole di un posto nella categoria maggiore.
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 10 Lug 2008
Si DeanKeaton, faccia tutto da solo… Le riesce molto bene…
Un saluto.
Scritto da tequilero il 10 Lug 2008
“Daniele.
Si sforzi un po’. Io ho chiesto se qualcuno di voi sa se il trebbiatore ha chiarito la vicenda in qualche sede.”
Ok, mi sforzo, ma Lei potrebbe fare altrettanto. Io le ho suggerito un paio di modi per ottenere la risposta da Lei tanto bramata: una denuncia oppure il portare l’argomento all’attenzione della stampa; guardi, è facilissimo, basta dirlo a Facci. Tali suggerimenti vogliono dire che io non ho le risposte che lei cerca.
“In cambio ho ricevuto il racconto di come Grillo manipoli le menti. Comincio a pensare che ci sia della malafede.”
Pure io lo penso, ma siamo sicuri che tale malafede derivi dai fan di Di Pietro? A me quello che ha postato il racconto non mi pare un sostenitore di Grillo, Di Pietro o Travaglio…
“Lei chiede. Embè? C’è reato? Io le rispondo. Che ne so? Mica faccio il magistrato.
Eppure un Presidente del Consiglio a caso ha dovuto passare ore, anche a distanza di anni dal fatto, a spiegare perchè facesse le corna in una foto. Questo sì evidentemente è un chiaro reato, come la pratica del sesso orale.”
Ma sta facendo battute o ci crede veramente a quello che dice? A me fa ridere comunque, continui pure. Non mi pare che nessuno abbia chiesto ad un presidente del consiglio a caso di spiegare perché facesse le corna, ci si è limitati a riderne o a prenderlo in giro o a fingere di scandalizzarsi, a me sinceramente non importa. Ha sentito dire da qualcuno che è un reato? Comunisti cattivi cattivi, non si fa. Comunque, per tranquillizzarla, glielo dico io, non è reato.
“Nonostante quella della Suko sri sia vicenda nota e nemmeno troppo recente rimango sconcertato dall’assenza di risposte da parte vostra, solitamente così precisi. Tutti troppo impegnati con Berlusconi forse? Devo fare tutto da solo?”
Vostra parte? Quale? Non faccia così, sembra quasi frustrato da questa assenza di risposte. Mi dispiace, non ho la risposta che cerca, cosa ci posso fare? Togliere il voto a Di Pietro? Mi spiace, non posso, Di Pietro non l’ho mai votato. Dare il voto a Berlusconi per consolarla? Lo stesso mi dispiaccio, ma non posso: non è che io non voti Berlusconi perché lo ritenga un mafioso o un lestofante o chissà che altro; a me non piace proprio quello che dice e come lo dice, a prescindere da quello che scrive Travaglio o che dice Grillo.
Comunque glielo ho già detto: chieda a Facci, vedrà che sarà accontentato.
Scritto da Daniele il 10 Lug 2008
Caro DeanKeaton, io ho passato la serata di martedi 8 luglio a chiedere ad ogni politico che mi passasse a tiro, del perché sono state date 8 ( deroghe ) sul decreto “mondezza” a Guido Bertolaso, e a momenti venivo cacciato dalla piazza.
Bisogna rassegnarsi, credo che ognuno sarà destinato a tenersi il proprio cruccio.
saluti
Scritto da Alessandro il 10 Lug 2008
Viviamo un momento in cui non c’è più il popolo, ma la plebe. Il popolo protesta e chiede. La plebe impreca e bestemmia. Il popolo è fatto di sentimenti. La plebe, di pernacchie.
Scritto da Domenica il 10 Lug 2008
Cava Bavonessa ha pvopvio vagione, qvesta plebaglia è vevamente insoppovtabile!
Scritto da Daniele il 10 Lug 2008
Daniele, benedetto figliolo con la erre moscia, la plebe è un’antica “categoria” romana, soggetta alle fomentazioni. Il popolo ha un’altra dignità, lei m’insegna.
Scritto da Domenica il 11 Lug 2008