Fantapolitica o realtà? Il governo ha rischiato di cadere! Ma sarà vero?
3 Novembre 2008Il primo quotidiano online italiano pubblica una esclusiva rivelazione: il governo ha rischiato di cadere sulla riforma della legge elettorale per le prossime elezioni europee. La libertà degli elettori di esprimere la preferenza per i candidati non piace affatto ai partiti in genere, vedi il “Porcellum” attualmente in vigore per le elezioni di Camera e Senato. La trasposizione alle europee delle norme che assegnano in esclusiva ai partiti la scelta ed il posizionamento dei candidati nelle liste non sta andando a buon fine, secondo l’articolo pubblicato da Affaritaliani.it – Leggi tutto [..] per visualizzare l’articolo (sf)
Ma quali manifestazioni degli studenti contro il decreto Gelmini. Macché corteo del Partito Democratico. Neanche la crisi economico-finanziaria spaventa più di tanto. A mettere a serio rischio l’esecutivo di Centrodestra, pochi giorni fa, è stata la legge elettorale per le Europee. Affaritaliani.it ricostruisce un passaggio delicatissimo, che avrebbe addirittura potuto portare alle clamorose dimissioni del presidente del Consiglio. Andiamo con ordine. Il premier fin dall’inizio ha voluto fortemente la riforma con sbarramento al 5% e senza preferenze. Una scelta decisa, inequivocabile e ribadita più volte. In commissione la riforma del Pdl è passata ma arrivati in Aula sono cominciati i problemi.
Il primo è stato Veltroni. Il segretario del Partito Democratico, inizialmente non contrario ad abolire il voto di preferenza, è stato costretto a rivedere la sua posizione spinto dalle varie anime del Pd e per non lasciare troppo spazio a Di Pietro. Ma il vero problema per Berlusconi è cominciato quando ampi settori di Alleanza Nazionale hanno fatto capire di essere a favore delle preferenze. Più qualche esponente del Centrodestra isolato con l’ex Udc Giovanardi. Il premier ha cercato di convincere Fini a non mettere il voto segreto sull’emendamento centrista, proprio quello che conservava la possibilità di scelta ai cittadini-elettori. Ma il presidente della Camera, pressato dalle opposizioni e dal alcuni dei suoi, non era affatto propenso ad accontentare il Cavaliere e si preparava a concedere il voto segreto sulle preferenze.
Fatti due conti, soprattutto al Senato, la maggioranza era a forte rischio. Fortissimo. La bocciatura sarebbe stato un colpo durissimo per il premier, che con una maggioranza bulgara non sarebbe stato in grado di far passare la propria linea, uno smacco enorme. Che – raccontano nel Palazzo – avrebbe portato fortissime fibrillazioni all’interno del governo, con la possibilità estrema anche se remota di dimissioni del presidente del Consiglio. D’altronde An non voleva cedere, nonostante le dichiarazioni dei big. Senza preferenze Berlusconi avrebbe piazzato la regola del 70 a 30 nelle candidature a favore di Forza Italia. Mentre con l’attuale sistema gli uomini di Via della Scrofa, più forti sul territorio, soprattutto al Sud e al Centro, sono convinti di strappare almeno un 40% di eletti del Pdl.
A capire il pericolo è stato Umberto Bossi, che delle Rifome è pur sempre ministro. Da qui la discesa a Roma in persona del Senatùr e l’incontro con il premier. Il leader della Lega, preoccupato anche per il cammino del federalismo fiscale in Parlamento, ha convinto il Cavaliere che sarebbe stato un suicidio rischiare di farsi malissimo su un tema di scarso interesse per l’opinione pubblica. E così la decisione di tornare in Commissione. Di azzerrare la riforma ricercando un consenso più ampio, come richiesto anche dal capo dello Stato. Di fatto i tempi non ci sono e si voterà con l’attuale legge elettorale (preferenze e nessun sbarramento), una soluzione che non piace molto a Berlusconi ma che gli ha evitato un pericolo enorme e la prima potenziale crisi dopo il trionfo di aprile.
10 commenti presenti
Dai che comincia a scricchiolare la plastica che costituisce questo mal-governo!
Scritto da stardust il 3 Nov 2008
sti cazzo de leghisti e alleanzanazionalisti!!! Vai Silvio!!! Tutti a lavorare mandali!!! Voio la Carfagna in Europaaa!!!
Adoro Affari Italiani. Se non sbaglio sono usciti con libero.it e sono ancora collegati o no?
Adoro leggere libero.it. Oggi sì parla della possibilità che il programma “uomini e donne” della De Filippi sia tutta una farsa. Per me è tutto vero. Lasciategli un commento!!! Adoro i commenti su quel portale
Scritto da Tyler il 3 Nov 2008
Tyler, se la cara Carfagna si candiderà per l’Europa, la rabbiosa Guzzanti avrà un coccolone.
Prima o poi, la Sabina – da nessuno rapita perché nessuno se la fila – dovrà scucirle un po’ di euro.
Preferenza: Carfagna. Basta che, come dice Belusconi, ingrassi un po’. Ma che bel collo di cigno e che occhioni da cerbiatta. Mastellarini, più foto di Carfagna e meno di Travaglio
Scritto da Fabrizio Spinella il 3 Nov 2008
cmq io andavo spesso dove mangiava la Guzzanti il sabato sera, vi assicuro che dal vivo è proprio bella 🙁
Scritto da Tyler il 3 Nov 2008
Com’era quella di Vauro su Garfagna vs Guzzanti?
Uno dice all’altro:”La Carfagna chiede 1 milione di euro”…
L’altro risponde: “Non me la posso permettere..”
Scritto da Candidus il 3 Nov 2008
“con la possibilità estrema anche se remota di dimissioni del presidente del Consiglio”
Seee, come no, Silvio Berlusconi che si dimette ‘per senso di responsabilità’, questa si che è fantapolitica…
Scritto da Enrico il 3 Nov 2008
La Carfagna, nel frattempo, ha deciso di querelare tutta la famiglia Guzzanti.
Stavolta tocca al collega del PdL.
L’on. Paolo.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=34007&sez=HOME_INITALIA
Saluti
Scritto da DeanKeaton il 3 Nov 2008
e cia ragione, la Carfagna è na professionista
Scritto da Tyler il 3 Nov 2008
Il prossimo querelato potrebbe essere proprio Tyler, ma se ritiene la guzzantina una bella donna potrebbe facilmente invocare l’infermità mentale.
Scritto da asdrubale il 3 Nov 2008
asdru io l’ho vista e te no 😉
Scritto da Tyler il 3 Nov 2008