Chiamate il Capo, c’è da fare un altro miracolo: con i rifiuti a Palermo
4 Marzo 2010A furia di riempire i giornali e televisione con i tormentoni del momento, tipo le liste elettorali a Roma e Milano, l’informazione tralascia di trattare argomenti niente affatto secondari. Anzi sembrerebbe che certi argomenti siano volutamente ignorati, sepolti nel dimenticatoio, tanto è difficile scovare notizie. Per trovare qualcosa sulla drammatica situazione dei rifiuti a Palermo, ad esempio, c’è da scavare in rete e seguire le tracce quasi impercettibili di questa piaga. E non mi sembra affatto una questione secondaria, a meno che la salute dei palermitani non sia stata declassificata di recente.
Almeno qualche agenzia ha ancora il pudore di pubblicare una nota come questa: «Palermo, 4 mar. – Per il terzo giorno consecutivo i vigili del fuoco sono stati impegnati per tutta la notte nello spegnimento di incendi appiccati a Palermo e in aluni paesi della provincia. Numerosi gli interventi a Santa Flavia e nella frazione di Porticello dove l’immondizia non viene raccolta da alcuni giorni. Roghi di cassonetti e di discariche sono stati spenti anche a Capaci e a Isola delle Femmine. Una decina di interventi anche a Palermo, dove la gente e’ esasperata dal cattivo odore e dalla presenza massiccia di rifiuti di ogni genere, nelle vie Ciaculli, dei Cantieri, Santo Canale e Regione siciliana. (AGI) Mrg». Altra breve nota di Adnkronos e davvero poche altre righe in rete, forse non fa più notizia il ripetersi ormai da mesi di queste situazioni . Visto niente di tutto questo in qualche TG?
A parte la televisione, vediamo come siamo messi sulla stampa nazionale: repubblica.it (edizione di Palermo) ha pubblicato ieri un breve flash, niente in prima pagina di palermo.repubblica.it. Sull’edizione nazionale bisogna risalire addirittura al 13 novembre scorso per imbattersi in un articolo dal titolo: «Palermo assediata dai rifiuti – decisa la chiusura delle scuole». E si vede che nel frattempo la situazione è stata brillantemente risolta, oppure che la cosa riguarda solo quei poveri disgraziati di palermitani, non è proprio il caso di darle maggior risalto. Sul trio corriere.it – lastampa.it – ilgiornale.it nemmeno l’ombra della notizia. Troppo impegnati a parlare di motivazioni delle sentenze di Corona e Meredith, liste elettorali, festini di Balducci, il calcio (guai a dimenticarlo), l’Isola dei Famosi, Grande Fratello e via dicendo. Di rifiuti se ne parla solo a proposito di quelli campani e della condanna comminata dalla UE, per quelli siciliani credo si debba attendere fino a quando faranno notizia a Bruxelles.
Informazione negli USA: “Gli scoop continuano a nascere nei quotidiani anche nell’era del web e da lì, tra blog e aggregatori di notizie, migrano poi su Internet.” (Ansa, 1 marzo 2010).
Invece noi, nel nostro pianeta Italia posto nella galassia di monnezzopoli, abbiamo tutto un altro sistema di informazione. Gli scoop in genere aspettiamo che li pubblichi un certo giornale, magari si rivelano taroccati ma non importa: buoni o fasulli, comunque vada danno sempre un sacco di lavoro ai cronisti. Con la televisione ormai ci siamo assuefatti al TG formato seconda Repubblica: salvo terremoti e catastrofi naturali, la cronaca domina i notiziari. Meglio se le news sono di nera, ché fa maggiore impressione e non fa pensare ad altre bazzecole. Un robusto rinforzo di gossip, poi non si può prescindere dal calcio, agli altri sport al massimo sono riservati brevi flash esclusivamente quando un italiano vince qualcosa. Ed infine la rubrichetta leggera, tipo gli spettacoli, la cucina e la moda. In apertura, ovviamente, la solita sfilata dei politici, ognuno con la sua bella dichiarazione da fare. Prevalentemente in prima persona gli esponenti governativi, con un breve commento dello speaker quelli dell’opposizione. Una formula ampiamente collaudata, talvolta gestita con la tecnica del “panino”, con tempi assegnati in gran parte a personaggi di area governativa. Il precedente governo era talmente sprovveduto che invece faceva quasi il contrario, privilegiando nei TG l’allora opposizione. Si vede che già allora avevano poco da dire, quindi che li facciamo parlare a fare?
Tornando al grave problema dei rifiuti palermitani e purtoppo non solo per questo tema, le informazioni da noi filtrano in manierà più o meno libera solo in rete. Giustamente stanno studiando il modo di limitarne l’uso ed i contenuti, mi sembra giusto. Ci sono quotidiani e media che danno l’impressione di opporsi a tutto ciò, in realtà non fanno altro che inseguire i soliti argomenti senza scendere nel difficile terreno dell’inchiesta giornalistica, salvo rare eccezioni. In questo quadro desolante, solo grazie all’iniziativa di normali cittadini possono emergere situazioni catastrofiche, come la reale situazione degli ammassi di spazzatura nelle strade di Palermo e quella della discarica di Bellolampo, collettore dei rifiuti per il capoluogo siciliano. A tal proposito, vi propongo alcuni video girati in forma più o meno amatoriale. Per primo un filmato pubblicato due giorni fa su YouTube, con interviste ad esponenti dell’associazione Fare Ambiente corredato da immagini molto eloquenti, documentano lo stato reale delle strade. Il secondo è stato pubblicato ieri, propone in un quadro evidente, direi perfino doloso, il metodo utilizzato per lo stoccaggio della spazzatura in discarica, in maniera del tutto indifferenziata. Nelle riprese ad un certo punto vengono inquadrati una grande quantità di cassonetti nuovi di zecca e non utilizzati. Si tratterà forse di quelli descritti da un articolo del corriere.it di giugno scorso e costati le bellezza di 750 mila euro? Il terzo, girato nella stessa piattaforma di Bellolampo, risale ad ottobre 2009 e si sofferma sul pittoresco laghetto di percolato che la discarica continua ad alimentare, minacciando le falde acquifere.
Buona visione, e grazie ai cittadini che si improvvisano cronisti pur di diffondere la realtà delle cose. Alla faccia dei mezzi di informazione tradizionali.
Fare Ambiente: giornate di informazione ambientale – Le strade di Palermo
Palermo differenzia…BELLOLAMPO NO!!!
Il laghetto di percolato a Bellolampo
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