Posta e risposta / 3: ci scrive di nuovo Alessandro Biancardi, direttore di primadanoi.it
25 Agosto 2009Interviene di nuovo in questo blog Alessandro Biancardi, direttore della testata online primadanoi.it – Riporto qui integralmente la mail che mi ha inviato la settimana scorsa, seguita dalla mia breve replica. Ricordo che il botta e risposta ha avuto origine con la pubblicazione sul settimanale “Il Mondo” di un articolo di Gabriele Mastellarini, ripreso da questo blog e del quale Biancardi ha messo in dubbio l’originalità delle fonti di informazione. Le altre due puntate della diatriba le trovate qui: link 1 – link 2
Oggetto: SCUSE MASTELLARINI
Gentile Sergio Fornasini,
credo ora mi conosca (purtroppo), sono Alessandro Biancardi, direttore di PrimaDaNoi.it, si è occupato di me nella faccenda di un appalto su smaltimento di macerie all’Aquila.
Il tutto nasce da un articolo de Il Mondo di Gabriele Mastellarini.
In realtà nel commento scritto di getto dopo la lettura dell’articolo, da lei ripreso, non intendevo riferirmi nè al blog nè a lei.
La storia intendo chiuderla anche io ma mi conceda qualche chiarimento.
Non ho nulla contro Mastellarini e mi scuso se ho utilizzato espessioni forti e toni duri dettati dalle emozioni del momento ma il giornale che dirigo è spesso vittima di veri e propri plagi e furti da parte di quei giornalisti che potrebbero (anzi dovrebbero) fare molto di più disponendo di mezzi che noi non abbiamo. La consuetudine pare che sia: è sul Web dunque si può prendere…
Le regole sono chiare: è obbligatorio citare la fonte sempre. Questo l’Ordine lo sa benissimo e lo ripete spesso.
Leggere giornali, trarne informazioni e notizie per poi rimaneggiarle come proprio frutto di lavoro -benchè consuetudine sempre più in voga- è vietato.
Quando ho letto l’articolo de Il Mondo sono andato su tutte le furie: dopo 15 giorni di polemiche, infatti, sulla notizia del settimanale non c’erano tutti questi elementi inediti e nemmeno virgolettati con dichiarazioni rilasciate alla testata e che non fossero già stati pubblicati.
Dopo la polemica innescata dal mio commento ho riletto l’articolo e credo che la sua deduzione sia quella più esatta: abbiamo percorso strade diverse per arrivare allo stesso risultato (così si potrebbero spiegare le molte informazioni in comune tra l’articolo di Mastellarini e quelli nostri).
Non intendo addentrarmi nella faccenda della delibera 154 (e non come erroneamente scritto 152) che Mastellarini ha trovato (con un fax dunque senza andare a L’Aquila).
Non intendo nemmeno approfondire la stranezza che si evince dal rapporto di avvenuta spedizione del fax al Comune dell’Aquila (?) che reca la data del 19 luglio mentre la data della richiesta è del giorno dopo.
Faccio i complimenti a Mastellarini che è riuscito ad avere una risposta dal Comune in meno di 3 giorni (mentre le nostre -perchè anche noi ne abbiamo fatte- sono state ignorate)
Non capisco quale senso abbiano poi gli articoli allegati da Mastellarini (articolo de il Giornale del 13 luglio o l’articolo de il Centro del 18 luglio?). Cosa dovrebbero provare?
Curiosi poi quei segni di penna biro sull’articolo de Il Centro in corrispondenza delle dichiarazioni dell’avv. Rossi, proprio quelle poi riportate nell’articolo de Il Mondo.
Quando il Giornale ha scritto il primo pezzo noi ne avevamo già scritti due di cui uno il 7 luglio come già lei stesso ha fatto notare (in verità ne abbiamo scritti diversi sull’argomento http://www.primadanoi.it/search.php?query=t%26p+macerie&mid=6&action=showall&andor=AND ).
Troverà agevolmente anche quello del 17 luglio dove il titolare della ditta alle 12 di quel giorno a noi ha detto che non si sarebbe ritirato dalla gara di appalto quando per tutto il giorno anche i tg continuavano a dare notizie non aggiornate.
Poi il giorno dopo arriva il Centro che fa confermare a Cialente la notizia lanciata solo da noi.
Gli articoli dei “grandi” giornali sono successivi e riportano moltissime cose già da noi riportate (occorre però leggere anche gli allegati documenti).
Anche perchè se l’inviato de Il Giornale era presente davvero alla conferenza stampa ha ricevuto copia dei nostri articoli dalle stesse mani di Giuliante…
Qualcuno mi vuol far credere che i giornalisti delle testate nazionali ci sono arrivati (dopo) per altre vie?
Bene, ma come vede qualche dubbio potrebbe sorgere.
Francamente mi vergogno di stare qui a rivendicare cose o meriti, me ne vergogno.
Ma sono state dette imprecisioni come quella che il caso sia nato da una conferenza stampa è falso (noi avevamo già scritto) così come non è vero che il caso è nato da un comunicato stampa di Giuliante (l’interessato potrà confermare tutto compreso la contabilità dei contatti avuti con i nostri giornalisti).
Sulla questione avevamo già parlato con Giuliante la mattina stessa e lo abbiamo sollecitato noi a mettere per iscritto le cose che diceva proprio perchè particolarmente pesanti (nel primo articolo si trovano infatti particolari che non ci sono nel comunicato).
Ma anche questo è ininfluente e forse secondario.
La cosa che mi preme di più è che quei nostri pezzi sono sempre infarciti di virgolettati e di interviste dirette agli interessati.
Gli attori della vicenda hanno parlato di sicuro con i giornalisti di PrimaDaNoi.it, è un fatto incontestabile. Noi c’eravamo sul campo ed abbiamo scritto prima.
Mi riservo di fornire ulteriori dettagli nel merito nelle opportune sedi e di far evaporare le altre insinuazioni strumentali che il collega ha lanciato con altrettanta foga e leggerezza nei nostri confronti e dunque commettendo lo stesso deprecabile mio errore.
Mi scuso però con lui per i toni accesi, anche se non credo che abbia fatto un grosso sforzo per confezionare il suo articolo, non credo nemmeno possa ironizzare sul nostro lavoro visto che in fondo ha mandato solo un fax (con risposta) mentre le nostre richieste sono cadute nel vuoto.
Andare oltre sarebbe un errore per entrambi.
Per quanto riguarda il mio ruolo nella associazione stampa abruzzese (ruolo elettivo – altro deprecabile errore): in seguito a mie spontanee dimissioni (credo di gennaio 2009) non ricopro più alcun ruolo.
grazie per la sua pazienza, non ne abuserò più.
—
Alessandro Biancardi
direttore www.PrimaDaNoi.it
Gentile Alessandro Biancardi, mi spiace solo di averla conosciuta via email e non di persona. In questa vicenda credo di avere agito correttamente, mi fa piacere che abbia riconosciuto come “esatta” la mia deduzione. Mi sembra invece molto scorretto che il Comune de l’Aquila non abbia fornito copia di atti pubblici ad una testata regionale quale la vostra.
Leggendo la sua lettera, direi che traspare una certa insofferenza verso chi fa il suo stesso lavoro percorrendo strade diverse, non attingendo alle fonti bussando fisicamente porta a porta. Se solo a questo fosse limitata l’informazione, le redazioni dei giornali e le migliaia di blog presenti oggi nel nostro Paese (compreso questo) non potrebbero offrire il loro contributo alla pluralità dei punti di vista. Sarebbe uno scenario ben triste.
Io non sono un giornalista, come avrà intuito, ma in un certo senso quando mi dedico al blog faccio un’attività non molto diversa, anche fisicamente, da quella dei professionisti che siedono alla loro scrivania in redazione. Nell’era dell’informazione in tempo reale, si impone di attingere alle notizie nel momento stesso in cui si verificano, non nel luogo ove accadono i fatti. Per i giornali, ovviamente, potrebbe essere richiesto un certo approfondimento da perseguire nel luogo specifico della notizia, interpellando direttamente i protagonisti.
Ho forse una visione diversa dalla sua, questo è però nella normale per via della natura decisamente diversa delle nostre reciproche attività. Da parte mia cerco sempre di attenermi una policy di correttezza, citando le fonti nel proporre spunti di discussione e pubblicando i contributi che pervengono sul blog, come il suo commento di qualche giorno fa che ha poi dato il via a questa articolata discussione.
Francamente non posso che dissentire con la conclusione della sua lettera, lei probabilmente non conosce di persona Gabriele Mastellarini e ne sminuisce il lavoro e la meticolosità con la quale opera.
La ringrazio per il suo contributo e le auguro buon lavoro
Sergio Fornasini