CULTUR@. Lido di Venezia, 65° Mostra del Cinema. I tre muratori: tutti per uno ma ognuno per sé.
29 Agosto 2008di Nicoletta Salata
Nella tarda mattinata di ieri, con tanto di cazzuola in mano ma senza cappellino a barchetta auspicabilmente proveniente da foglio di giornale ripiegato con metodo origami (si poteva quasi chiedere la consulenza del regista giapponese Takeshi Kitano presente alla mostra che forse una qualche dimestichezza con l’arte di piegar la carta potrebbe averla appresa in patria) i tre improvvisati muratori Bondi, Galan, Cacciari, affiancati da un simbolico rappresentante della categoria in tuta da lavoro e munito anche di elmetto antinfortunio (la cerimonia si svolgeva all’interno di una normalissima tensostruttura allestita ad hoc) che li guidava nell’ardua impresa, hanno posato la fatidica prima pietra.

















